Pt: 101

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"Avanti Thessa dimmi mi stai facendo preoccupare" dissi alla ragazza tremante per via del freddo
"Ludo ricordati che io ti voglio bene" disse prima di parlare
"Thessa così mi fai spaventare, non è che sei incinta?" Scherzai
"No stupida!" Esclamò lei
"E allora che c'è?" Chiesi curiosa
"Io sapevo di Fede e Benedetta" ammise di getto.
"C..cosa?" Domandò balbettando.
"Io lo sapevo e sono stata una stupida a non dirti nulla" ammise.
In quel momento mi sentii frastornata, Thessa sapeva che Fede mi aveva tradita con Benedetta e non mi aveva detto nulla, ecco perché era così impaurita quando siamo arrivate a Londra.
"Tu lo sapevi e non mi hai detto niente" mormorai con voce bassa
"Si Ludo, ti prego perdonami" disse lei avvicinandosi ma io feci dei passi indietro.
"Ludo ti prego" disse la ragazza dispiaciuta.
"Ora si spiega perché ero pietrificata quando abbiamo visto Fede e Nico ieri" sbottai
"Si" ammise lei
"Hai tradito la mia fiducia" dissi
"Ludo ma cazzo! Comprendimi! Io sono anche amica di Benni" disse Thessa con tono rammaricato.
In quel momento quella piccola fiamma di rabbia che stava prendendo il sopravvento si spense.
"Hai ragione" dissi
"Cosa? Ho ragione?" Domandò lei stranita
"Si Thessa hai ragione, qui non devo prendermela con te ma solo con Federico" ammisi
"In che senso? Cioè aspetta, mi stai comprendendo?" Chiese confusa
"Si Thessa, non sei solo mia amica ma lo sei anche di Benedetta, non puoi schierarti da una parte o dall'altra, so che vuoi bene ad entrambe e so che non mi hai detto ciò per proteggerla ma sono felice che adesso hai ammesso tutto. L'unica cosa, se vuoi essere del tutto neutrale ne io, ne lei dobbiamo parlarti più di Federico" dissi
"Mi sembra di sentire Manul" ammise
"Manuel? Che c'entra Manuel?" Risi
"Gli ho detto tutto stamani e mi ha detto la stessa cosa" ammise
"Saggio il Loca" Risi ancora, poi abbracciai Thessa e durante l'abbraccio pronunciò queste parole: "comunque tranquilla perché bendetta non vuole più saperne di Federico"
"In che senso? Proprio ora che è di nuovo single" ammisi
"Senti qua" disse la ragazza uscendo il telefono dalla tasca.
Ascoltai le parole di Benedetta e da un lato me fui rincuorata ma dall'altro pensai a Federico e a ciò che stavamo vivendo. Mi manca già da impazzire ma adesso quando lo guardo non riesco a guardare altro che il ragazzo che mi ha spezzato il cuore.
"Ok tranquilla non sono arrabbiata con te" ammisi
"Adesso però la domanda è lecita, come stai?" Chiese lei
"Male" ammisi
"Ti posso assicurare che anche lui sta di merda" disse lei
"Doveva pensarci due volta prima di tradirmi e a quest'ora nessuno dei due sarebbe stato male" dissi fredda
"Lo so tesoro" disse lei
"Possiamo non parlarne più per il momento?" Chiesi
"Certo! Ma dove hai dormito questa notte?" Chiese Thessa
"Con Matteo" dissi tranquillamente
"Come con Matteo!" Esclamò lei
"Nicolò era con Margherita e da Lorenzo e Ciro c'era Jo" ammisi
"Non potevi venire da me!" Urló quasi lei
"Dovevo disturbare te e Manuel? Anche no!" Esclamai
"Ma perché dormire proprio dal tuo ex! Così peggiori le cose" disse lei
"Non peggioro nulla! Ormai è finita" dissi seria
"Sai anche tu che non è così" insistette Thessa
"Basta Thessa non voglio più parlarne. Torniamo dentro" dissi scocciata.
Mi misi a camminare verso l'ingresso quando sul ciglio della porta incontrai papà.
"Buongiorno tesoro" disse
"Buongiorno un cazzo" risposi nervosa
"Vabe Ludo lasciamo stare" disse papà cambiando strada.
"Perché gli hai risposto così?" Mi chiede Thessa
"Perché non voglio parlare con nessuno" urlai, gli occhi di tutti si puntarono addosso a me ma me ne fregai, corsi verso l'uscita dell'hotel nella speranza che il pullman fosse già arrivato e vedendo il maestoso mezzo già li entrai di fretta e mi accomodai su uno dei sedili, portai le ginocchia al petto e iniziai a piangere.

*MATTEO POV'S*
"Oh Ludo!" Urló Nicolò, quest'ultimo cercò di raggiungerla ma lo fermai.
"Nic aspetta!" Esclamai
"Che c'è?" Ringhiò lui
"Fa andare me, non hai bisogno di pressioni" ammisi
"Perché io la presso?" Chiese lui
"Non volevo dire questo ma lei ha bisogno di neutralità in questo momento e tu sei troppo dalla sua parte, Ludo ha bisogno di vedere come stanno le cose sia con pro che con contro" ammisi
"Hai ragione, vai ma tra poco vengo anch'io" disse sorridendo poi il ragazzo
"Grazie Nic" dissi infine. Poi uscii di corsa per raggiungerla, vidi la sua testolina sbucare dal finestrino del pullman e la raggiunsi.
"Ei" dissi sedendomi al suo fianco
"Ei" disse lei tenendo la testa sulle ginocchia.
"Alza la testolina dai" dissi mettendole una mano tra i capelli e accarezzandoli.
Dopo qualche istante lei alzò la testa, osservai il suo viso bagnato dalle lacrime e gli occhi gonfi e con il pollice le asciugai le guance.
"Sei incazzata?" Domandai
"Molto" sbottò lei
"Lo capisco, vieni qui" dissi stringendola
"Perché ha voluto distruggermi?" Domandò lei in lacrime.

*FEDERICO POV'S*
Andai a prendere la valigia e vidi uno strano clima nella sala colazione.
"Che succede?" Chiesi a Di Lorenzo
"Ludovica è entrata urlando ed è scappata via" ammise.
"Cazzo" dissi stringendo i pugni.
Corsi verso fuori per cercare Ludo, vidi le porte del pullman spalancate ed entrai.
I miei occhi video ciò che non volevano vedere Matteo e Ludovica stretti in un abbraccio, un abbraccio che trasudava sentimenti puri. Restai qualche istante a fissarli, il mio cuore batteva a mille, sentivo la rabbia e la voglia di urlare ma mi trattenni, continuai a fissarli fino a quando Matteo non si accorse di me.
"Ei Fede" disse a quelle parole Ludovica di staccò e mi guardò dritto negli occhi.
Osservai il suo volto paonazzo, gli occhi rossi e gonfi e le guance umide per via delle lacrime
"Ludo" dissi
"Non parlarmi" disse lei con poca voce
"Matteo ci lasci soli?" Chiesi, il ragazzo non rispose si limitò solo a guardare Ludovica.
"Ti prego" insistetti
"Ok" disse sconfitto poi diede un bacio sulla guancia di Ludo e andò via.
Mi sedetti vicino a lei e provai ad accarezzarle la mano.
"Per favore guardami in faccia" dissi cercando il contatto visivo.
Lei alzò lo sguardo e mi afferrò la mano.
"Ti amo, credimi" le dissi in le lacrime agli occhi
"Non ti credo più Federico, mi hai distrutta, non ti perdono, mettitelo in testa" disse lei con sguardo rabbioso, poi si alzò e scese dal pullman, lasciandomi lì da solo con i miei tristi pensieri.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora