Pt: 133

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La partita iniziò, entrambe le squadre erano cariche e pronte a dare il tutto e per tutto per vincere.
Al terzo minuto Nicolò provò a segnare dopo una palla data da Emerson ma prese il palo il che no fu male poichè era in fuorigioco.
Al diciannovesimo occasione sfumata per noi.
Ma il cuore della partita iniziò quando Giggio fece una super parata su Olmo.
Emerson provò a segnare ma prese la traversa così il primo tempo terminò zero a zero.
"Dove vai?" Mi chiese Margherita.
"Devo parlare con Fede" dissi seria.
Iniziai a camminare verso gli spogliatoi, i ragazzi erano già lì dentro, dal lungo corridoio sentivo mio padre urlare tattiche di gioco, papà era agitato e il suo tono di voce alto e serio, voleva arrivare in finale a tutti i costi.

*FEDERICO POV'S*
Il mister continuava a urlarci addosso e aveva ragione, dovevamo mettere più grinta in campo, ci stavamo giocando un posto in finale e non potevamo rischiare di non averlo e anche se le mie orecchie ascoltavano attentamente ogni sua parola, la mia mente era altro, per non parlare del mio cuore, speravo che finisse di parlarci il prima possibile in modo tale di scappare da Ludovica per parlarle. Mi costa ammetterlo ma avevo paura di perderla di nuovo, soprattutto per una cosa che si era immaginata lei, perché se l'altra volta ero colpevole, questa volta sono innocente al centro per centro.

*LUDOVICA POV'S*
Entrai irrompendo nello spogliatoio, tutti mi guardarono, papà compreso e disse: "Che ci fai qui?" Sorridendo però.
"Volevo parlare con Fede" dissi guardando il ragazzo, a quella frase Federico sorrise.
"Ludo non è il momento" commentò papà
"Mi metto seduta lì e appena finirai se potrò gli parlerò" dissi dirigendomi poi verso una panca.
Papà continuò il discorso con i ragazzi e circa tre minuti prima della partita finì.
"Abbiamo tre minuti" puntualizzò Federico prendendomi per mano e trascinandomi in corridoio.
"Avanti dimmi" dissi con voce tremante.
"So che Matteo ti ha detto di me e Benedetta"  disse lui sinceramente.
"Ehm si" risposi
"Ludo sappi che non è successo nulla, anzi sono andato a parlare con lei per come ti ha trattata quella sera stessa, perché ti ha attaccata, volevo difenderti, ti amo cazzo e l'ho detto anche a lei! Le ho detto di farsi da parte una volta e per tutte perchè non voglio che ci siano altri problemi tra di noi, l'ho persino fatta piangere e non l'ho consolata, anzi sono andato via e ammetto che mi dispiaceva vederla così ma io amo te! Volevo tornare a letto da te e non perdere più tempo con lei" disse lui velocemente.
Io credevo alle parole di Federico e avevo cercato di non trarre conclusione affrettate per la promessa fatta a Teo e per una volta avevo fatto bene, Matteo mi aveva detto che li aveva visto discutere e sono certa che Federico mi stesse dicendo la verità.
Improvvisamente lo baciai.
"Questo vuol dire che mi credi?" Domandò lui sorridendo dopo il bacio.
"Si" dissi sorridendo
"Davvero?" Chiese sconvolto
"Si Fede, sto cercando mi maturare per te sotto questo punto di vista,  ti amo cazzo, ti amo da impazzire e ti credo, ammetto che non trarre conclusioni affrettate è stata dura ma so che mi stai dicendo la verità" dissi sorridendo
"Ti amo così tanto" disse Federico abbracciandomi, poi mi sollevò in aria e mi fece fare un giro.
"Adesso corri in campo" lo incitai.
Federico si mise a correre ed io sorrisi, ad un tratto si fermò, si voltò e tornò verso di me.
"Ti amo" disse, poi mi bació con passione e dopo aver fatto un sorriso smagliante tornò in campo.
Mancavano davvero pochi secondo all'inizio  del secondo tempo, io dunque corsi verso il mio posto pronta a godermi la partita.
La partita riprese, i primi cinque minuti furono tranquilli e poi ci fu un giallo  per la Spagna.
Al cinquantanovesimo ancora tutto calmo, poi ecco Ciro che riceve centralmente da Lorenzo ma fu fermato all'intimo, ed ecco Fede che recupera la palla che da posizione defilata con il destro segna un goal che fece gioire  tutti i tifosi italiani presenti in quello stadio e sono certa anche a casa.
"GOAL!" Urlai orgogliosa del mio ragazzo.
Ed ecco lui felice con la sua esultanza in scivolata abbracciato da tutta la squadra, Federico mi guardò ed io guardai lui, ci sorridemmo e la partita proseguì.
Dopo il goal di Fede ci fu il nostro primo cambio.
Fuori Ciro dentro Berardi.
Al settantaquattresimo altri due cambi, fuori Verratti e Dentro Matteo ed entra Toloi e fuori Emerson.
Purtroppo il sogno della vittoria immediata fu interrotto all' ottantesimo con il goal di Alvaro Morata. Quindi adesso eravamo di nuovo in parità.
Altri due cambi in vista dei supplementari.
Fuori Nico e dentro Manuel e fuori Lorenzo e entro Belotti.
Anche il recupero terminò, quindi come avevo ben pensato ci saranno i supplementari.
Corsi in spogliatoio dai ragazzi insieme a Marghe, quando la ragazza vide Nicolò i due si abbracciarono e baciarono con passione, erano proprio bello da vedere.
Io corsi da Federico che appena mi vide mi strinse a lui, Federico è molto devoto al suo lavoro e ogni sorte di ogni partita cambia il suo umore.
"Sei stat bravissimo amore" dissi stringendolo.
"Grazie piccola ma non è bastato" commentò lui
"Se può farti piacere hai fatto sognare milioni di italiani" dissi
"Di questo ne sono fiero e felice" sorrise il ragazzo ed io ricambiai il sorriso.
"E a te è piaciuto il goal? Ti ho fatto sognare?" Chiese con tono scherzoso.
"Da impazzire" dissi, poi mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai con tono malizioso: "mi hai fatto sognare ma sono certa che stanotte mi farai sognare ancora di più"
"Lo so" rispose Federico con tono da saputello, non mi trattenni e mi morsi il labbro inferiore.
"Era per te comunque, per questo ti cercavo con lo sguardo" disse impacciato Fede
"Ti amo" mi limitai a dire e poi gli diedi un bacio velocissimo sulle labbra. Qualche istante dopo papà venne a richiamare i ragazzi che tornarono in campo.
I supplementari non iniziarono benissimo, ci fu subito un giallo per Toloi.
Poi sostituzione dentro Berda e fuori Fede.
Federico venne in tribuna e si misi accanto a me, non mi guardò e mi prese semplicemente la mano, aveva gli occhi puntati sul campo e seguiva ogni mossa dei giocatori.
Poi ecco il Goal di Berardi e la vuoi di tutti ma l'arbitro smorzò tutto annunciando l'annullamento del goal per via di posizione di fuorigioco.
Giallo anche per Leo ed eccoci anche ai rigori un momento pieno di ansia per tutto lo stadio.
Inizia Manuel che trovo il portiere carico per la parata ma anche Giggio lo era e parò il rigore di Olmo.
Goal sia di Belotti che di Moreno.
Goal sia Bonucci che ti Thiago.
Goal di Bernardeschi e parata di Donnarumma su Morata. Lo stadio era incredulo eravamo avanti noi, adesso stava tutto nelle mani di Jorginho.
Ecco che parte, tira e Goal!
Lo stadio scoppiò in un boato, i ragazzi corsero tutti in campo a festeggiare ed abbracciare Jorginho, papà compreso.
Ci siamo riusciti, siamo in finale.
  

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora