Pt:95

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"Nicolò cosa devi dirmi?" Domandai
I due si avvicinarono a me ma feci un passo indietro.
"Non ho intenzione di salutarvi fino a quando non mi direte che sta succedendo" dissi secca
"Tutto bene?" Chiese Vialli scendendo dall'auto.
"Si andate pure, adesso arrivo" dissi
"Sicura che non vuoi che resti con te?" Chiese Thessa
"Sicurissima, vai, adesso ti raggiungo" dissi semplicemente e i due andarono.
"Allora che sta succedendo?" Domandai
"Federico si è visto con Benedetta" disse sacco Nico.
"Solo questo?" Guardai negli occhi Fede
"Solo questo" ripetè Fede
"Ok" dissi semplicemente
"Solo ok?" Domandò Nicolò
"Che devo dire, mi fido di lui" ammisi, Federico sorrise e chiese: "adesso posso abbracciarti?" 
"Venire qui tutti e due!" Esclamai.
I due ragazzi mi strinsero forte insieme, poi li abbracciai singolarmente.
"Come stai?" Mi chiese Nicolò durante il nostro abbraccio.
"Adesso bene" dissi sinceramente. Poi toccò a Fede che mi strinse davvero forte, mi bació e sorrise.
"Dio se mi sei mancata!" Esclamò
"Anche tu" ammisi
"Che ti hanno detto i dottori?" Chiese Nico
"Che devo avvisare la dottoressa Alfredi qualsiasi cosa accada e nient'altro" dissi
"Adesso sei pronta per la grande entrata trionfale?" Chiese Nico iniziando ad incamminarsi verso dentro
"Addirittura trionfale" Risi
"Oh si" mormorò il ragazzo.
Entrati in albergo tutti i ragazzi erano pronti ad abbracciarmi e a sorridermi, mi erano mancati tutti quanti tantissimo.
"Il nostro raggio di sole" urlarono Ciro e Lorenzo venendomi ad abbracciare
"Dio se mi siete mancati comari del mio cuore" Risi abbracciandoli
"E per me niente abbraccio?" Domandò Giggio appena conclusi con i due
"Vieni qui" dissi. Giggio mi strinse forte a se e mi prese in braccio
"Come stai piccoletta?" Mi sussurrò all'orecchio
"Adesso che sono a casa bene" ammisi
"Ma non siamo a casa" scherzò lui
"Voi siete casa" dissi stringendolo forte. Quando Giggio mi riposò per terra fu il turno di Leo, Spina, Giorgio e così via.
"Io sono offesa con qualcuno qui" mi lamentai ironicamente
"Ops!" Esclamò Alessandro
"Hai un millesimo di secondo per venirmi ad abbracciare o ti odierò per tutta la vita" Risi ed Ale corse verso di me per stringermi.
"Scusami ti prego" mormorò il ragazzo
"Stai tranquillo Ale" ammisi
"Ora posso io?" Chiese Manul
"Vieni qui tu riccioluto che non sei altro!" Esclamai
"Grazie per essermi stato accanto" gli sussurrai all'orecchio
"Figurati" rispose.
Ed ecco Teo.
"Posso?" Chiese imbarazzato, gli afferrai il braccio e lo attirai a me.
"Ti voglio bene Teddy" dissi
"Io più di quanto immagini" rispose.
"Scusatemi tutti ma adesso avete finito? Vorrei abbracciare anch'io mia figlia" urlò papà tra i ragazzi.
Matteo si staccò e lasciò spazio a papà che mi strinse forte, mi diede un bacio sulla guancia e poi si informò dei medici.
"Ok ragazzi adesso che Ludo, Vialli e anche Thessa sono qui con noi è il momento di andare su quel campo, allenarci bene per l'ultima volta prima della partita e di vincere questa sera!" Urló papà incoraggiando tutti.
Un noto di approvazione riecheggiò in quella stanza e poi tutti quanti andammo in pullman.
Arrivati al campo i ragazzi si allenarono io non mi sentivo granché bene ma non lo dissi a nessuno, sentivo come se le tempie volessero esplodermi ma non avevo intenzione di far preoccupare qualcuno. Non oggi.
La sera della partita arrivò presto e come mio solito prima dell'inizio di ogni gare andai a dare il mio personale imbocca al lupo ai ragazzi, abbracciai Nico e baciai Fede e poi raggiunsi papà insieme a Thessa.
"Accomodatevi lì dietro ragazze, mi raccomando vi voglio cariche!" Esclamò
"Si" dissi semplicemente quasi senza forze per via del dolore che mi stava attanagliando ormai da un'intera giornata.
"Ludo tutto ok? Stai male?" Domandò papà
"No tutto ok" mentii
"Ma sei bianchissima" sottolineò
"Sto bene papà tranquillo" dissi.
Io e Thessa ci accomodammo ed ecco la dichiarazione dei giocatori urlati da quella percentuale di italiano presenti, poi gli inni ed ecco il fischio d'inizio di Italia - Austria.
Nemmeno il tempo di iniziare che un giocatore austriaco si beccò un giallo, poi Ciro provò a segnare ma purtroppo prese il palo in pieno.
Il primo tempo fu agguerrito ma terminò zero a zero. Insieme a papà andammo dai ragazzi per motivarli ma forse io feci tutto il contrario.
"Mi devi dire che hai!" Esclamò Nicolò non ascoltando i commenti di papà sul primo tempo.
"Sto bene!" Dissi ferma mentendo però al mio migliore amico.
"Ludo sei bianca come il latte, che succede?" Chiese il ragazzo
"Nulla" dissi
"Io ti porto in ospedale!" Esclamò
"Tu non mi porti da nessuna parte, devi giocare e poi sto bene!" Dissi
"Che avete voi due?" Chiese Federico avvicinandosi
"Sta male si vede e non vuole dirmi che ha" spiegò Nicolò
"Ludo" disse semplicemente Federico
"Ok mi gira un po la testa ma st" non riuscii a finire la frase che stavo per avere un mancamento
"Oh Ludo!" Urlò Fede attirando l'attenzione di tutti.
Papà si avvicinò con una bottiglietta di qualcuno dei ragazzi e mi schizzò con le mani l'acqua sul viso.
Poi mi fecero sedere.
"Bevi" disse serio Nicolò dandomi l'acqua
"Come ti senti?" Chiese papà
Io deglutii l'acqua e dissi con tono serio, quasi ad obbligarli: "bene, ora andate in campo"
I ragazzi uscirono in campo ed io e Thessa ci riaccomodammo sugli spalti.
"Bevi" urlò Nicolò prima di rientrare totalmente ed io feci cenno di si con la testa. Ecco che iniziò il secondo tempo e non nel migliore dei modi Di Lorenzo prese il giallo e di conseguenza Nicolò lo prese anche per protesta al cartellino di Giovanni.
Ed ecco i nostri primi cambi.
Manuel al posto di Marco e Matteo al posto di Nico.
"Vieni qui giù" disse Nico sedendosi.
Io e Thessa ci sedemmo vicino a lui.
"Come ti senti?" Chiese
"Bene Nic davvero" dissi.
Altri cambi e ancora nessun goal.
Belotti al posto di Ciro e Fede al posto di Berardi.
"Ti amo" disse guardandomi
"Anch'io, segna!" boccheggiai e lui sorrise.
Finì anche il secondo tempo e andammo ai supplementari.
Eccoci al novantacinquesimo Spina lancia la palla a Fede che con un gioco da maestro la colpisce col petto, poi la mette giù tira e segna.
"GOAL!" Urlai emozionata
Tutti intorno a me esultarono felici, si abbracciavano e urlavano di gioia, io abbracciai Nico, poi guardai Federico che andò in scivolata facendo sognare tutto il pubblico presente e sicuramente anche quello a casa, mi indicò e io sorrisi quasi in lacrime per l'emozione, subito dopo fu travoltò dall'abbraccio di tutta la squadra euforica per il vantaggio.
"AH!" Urlai mettendomi le mani fra i capelli.
"Oh Ludo!" Disse Thessa preoccupandosi
"Ai.. la testa" mi lamentai gettando gli occhi al contrario
"Ludo! Guardami" urlò Nicolò "resta qui" disse schiffeggiandomi leggermente il viso.
La partita stava continuando ed io ero così confusa, sentivo ancora l'esultanza del pubblico ma la testa mi bruciava così tanto e mi faceva talmente male che credevo mi stesse per scoppiare. Chiusi gli occhi un momento e l'unica cosa che sentii fu la voce di Nico: "cazzo!" Esclamò
Poi aprii di nuovo gli occhi.
"Menomale è stato solo un secondo" disse Thessa rincuorandosi.
"Nico, io devo andare a vivere con Fede?" Chiesi
"Si piccina, perché me lo chiedi?" Domandò
"E per il mio compleanno mi ha regalato le chiavi di casa sua" dissi
"Si!" Esclamò Nico sgranando gli occhi.
"E mamma se ne è andata dopo aver consolato tutti, eravamo tutti con lei" dissi piangendo quasi
"Amore, si!" Urlò quasi Nicolò
"E tu mi hai regato un ukulele e sono stata una notte al mare con Fede e su in terrazza e" non finii la frase che Nicolò mi interruppe.
"Ti ricordi?" Domandò euforico
"Mi ricordo!" Esclamai felice.
Nico mi abbeacciò e Thessa si unì all'abbraccio commuovendosi.
"È stato Federico! Credo che l'emozione per il gesto dopo il goal abbia provocato l'evento scatenante" Ammisi
"Eh si" disse Nico
"Ti ha proprio stravolto la vita" sorrise Thessa.
"Oh ma che sta succedendo!" Urlò Nico tornando con gli occhi sul campo.
"Oh!" Urlai anch'io
"Goal!" Esultammo tutti al centocinquesimo minuto.
"Matteo!" Urlai
"Peeeerssiiiiina" risero Nicolò e Thessa.
Altri minuti passarono e l'Austria segnò ma l'arbitro al centoventesimo minuto fischiò la fine della partita e via con le esultanze.
"Ho capito bene?" Mi bloccò papà prima che andassi da Federico
"Si papà! Ricordo!" Esclamai
"Sono così felice" disse abbracciandomi
"Devo andare da Fede!" Urlai quasi.
Raggiunto Federico gli saltami addosso.
"Te l'avevo chiesto e l'hai fatto" Risi
"Era per te" disse ancora con il fiato corto.
Lo baciai senza dargli tempo di parlare.
"Questo che vuol dire?" Chiese
"Vuol dire che ti amo! Ti amo come quella volta in terrazza dove stavamo per baciarci affianco al telescopio, ti amo come quando te l'ho detto la prima volta a letto e tu non mi hai risposto. Ti amo come quando mi hai portata quella notte al mare e regalato la giacca, ti amo come quando abbiamo discusso per Matteo. Ti amo come quando mi hai regalato la collana, ti amo come quando mi hai chiesto di venire a vivere con te e mi hai dato la chiave di casa tua. Ti amo Federico. Dio se ti amo" dissi guardandolo negli occhi. Pian piano che parlavo gli occhi di Fede mutavano la grandezza, notavo che si allargavano e si riempivano di gioia parola dopo parola che pronunciavo.
"Amore ma queste cose io non te le ho detto" disse sorridendo
"Beh" Risi
"Ti ricordi?" Domandò entusiasta Federico
"Mi ricordo tutto!" Dissi urlando quasi
"Cazzo!" Urló Federico abbracciandomi e poi stringendomi forte a lui.
"Ti amo da pazzi Ludo, non ne hai idea" disse infine lui guardandomi dritta negli occhi.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora