Pt: 74

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"Abuela basta!" Dissi intromettendomi
"Non mi sta dicendo niente di grave" sorrise gentilmente Federico
"Appunto" disse nonna con il suo accento spagnolo.
"Mhm" mormorai
"È stato un piacere conoscerti" disse Fede
"Mi saluti già" disse dispiaciuto nonna
"Nonna direi che è anche il momento sono io tua nipote ricordi? Parla un po con me" Risi
"Ma io voglio parlare con Federico" scherzò lei.
Io e Fede ci guardammo e scoppiammo a ridere
"Ragazzi" disse Nico arrivando
"Chi è?" Domandò nonna sentendo arrivare Nico
"È Nico nonna" spiegai
"Mi amor!" Esclamò "Ludovica passamelo subito" disse entusiasta.
"Ti vuole" dissi voltando il telefono verso Nico.
"Hola abuela" disse Nico sorridendo
"Nicolò mi amor como estas?" chiese
"Per forza in spagnolo abuelita?" Domandò Nicolò
"Si" disse lei seria
"Bien" disse scocciato Nicolò
"Sonrisa traidor" rise nonna
"Abuelita basta con sta storia del traditore" rise Nicolò
"Scherzo pequeno" disse nonna
"Lo se abuelita te quiero" disse
"Yo tambien carino" rispose nonna
"La chiama abuelita?" Domandò Fede al mio orecchio mentre Nicolò e abuela parlavano
"Sin da bambino, a volto lo preferisce a me" scherzai
"Non credo" rise
"Ti dirà di chiamarla abuela anche a te tranquillo la conosco, lo dice a tutti" dissi ridendo.
"Vedremo" disse Federico irrigidendosi.
"Ragazzi siete ancora qui?" Domandò Roberto arrivando "gli altri sono tutti sul pullman" si lamentò.
"È colpa di nonna" dissi indicando Nico e il cellulare. Papà andò verso Nico e gli prese il cellulare dalle mani.
"Lidia!" Esclamò papà
"Roberto caro" disse lei
"Mi dispiace doverti dire che i ragazzi devono chiudere" disse papà serio
"Oh" mormorò nonna
"Avanti salutali" disse
"Ciao ragazzi e ancora auguri mi amor" disse
"Ciao abuela" dicemmo io e Nico in coro.
"Ciao Lidia" saluto fede
"Ciao" disse papà infine chiudendo la chiamata.
"Quando inizia a parlare non la smette più" rise papà.
"Che cattivo che sei" scherzai
"Auguri principessa!" Disse lui abbracciandomi
"Grazie papà" ricambiai l'abbraccio.
"Avanti ragazzi, sul pullman" ordinò quasi Roberto.
Saliti sul pullman mi fermai al posto di Manuel e mi sedetti accanto a lui.
"Amore?" Domandò Federico
"Vai pure a sederti, voglio fare due chiacchiere con Manuel" dissi
"Tranquillo è in ottime mani" soffrire Manu
"Lo so" ammise Federico
"Allora come stai?" Domandai a ragazzo appena il pullman partì
"Bene" ammise Manuel "perchè questa domanda?" Chiese successivamente.
"Ieri Thessa è partita e non vorrei che tu fossi triste" ammisi
"Oh, ehm, sì" balbettò "sono triste il giusto, tra poco la rivedrò" disse
"Questo è pur vero ma è stata qui per giorni" dissi.
"Ludo!" Esclamò urlando Nicolò dietro di me
"Che c'è?" Domandai
"Martina non c'è" disse nervoso
"E nemmeno Alessandro" si intromise Bonucci
"Cazzo!" Esclami.
Mi alzai di scatto e andai da papà.
"Dobbiamo tornare indietro!"esclami
"Perché siamo quasi arrivati" disse papà
"Ti manca un giocatore" dissi.
"Chi?" Chiese infastidito
"Bastoni" disse Nico dietro di me.
"Chiamatelo" ordinò papà. Subito dopo chiese all'autista di fare inversione.

*ALESSANDRO POV'S*
Vidi uscire Ludovica e Federico mano nella mano e i miei occhi non potevano fare altro che essere puntati su Martina.
Non accettavo il fatto di averla persa, non volevo sentire questo vuoto incolmabile al petto. Mi feci coraggio e andai da lei.
"Buongiorno" dissi a lei e al fratello
"Buongiorno" disse lei seria
"Buongiorno" rispose Nico, poi si rivolse alla sorella dicendo: "vado da Ludo e Fede che staranno parlando con abuelita, così la saluto" e si alzò.
"Come stai?" Chiesi
"Bene Ale" disse
"Marti non essere gelida" dissi
"Ale come dovrei essere con te cazzo?" Disse lei nervosa. Si alzò in piedi poggiando le mani sul tavolo e disse: "Vuoi che sia allegra? No! Non ci riesco, vuoi che faccia la finta tonta? No Alessandro. Mollami" poi si voltò e le afferrai il braccio.
Rimanemmo fermi per qualche secondo poi Marti si voltò.
"Dobbiamo andare, sono già tutti sul pullman" disse
"Martina, ti prego, mi manca la mia migliore amica" dissi sincero
"Ale" disse lei poi la suoneria del mio cellulare ci interruppe.
"Non rispondi?" Chiese lei
"Si" dissi uscendo il cellulare dalla tasca.
Guardai lo sfondo. Era Camilla.
"Ei Cami" dissi, mi voltai un solo istante e quando andai verso la direzione di Marti non la vidi più sembrava quasi sparita nel nulla.
"Dimmi" dissi al telefono.
"Guarda su whatsapp papino" disse lei chiudendo subito dopo.
Chiusa la chiamata mi incamminai verso il pullman con gli occhi fissi sul cellulare.
"Sono andati via" disse la voce di Martina
"Cosa?" Domandai distratto
"Gli altri, sono andati via" disse lei.
"Oh mio Dio!" Esclamai.
"Non è così grave basta chiamare Nico o Ludo" disse lei.
"Non parlo di questo" dissi con la voce che tremava.
"Ale che succede? Sei pallido" disse la ragazza
"Niente" dissi facendo un sorriso smagliante.
"Ale?" Chiese.
Voltai di scatto il telefono verso la direzione di Martina.
"Mia figlia" dissi sorridendo.
"Oh mio Dio" disse.

*LUDOVICA POV'S*
"Eccoli!" Esclami vedendo
"Ma si stanno abbracciando o cosa?" Domandò Nicolò strizzando gli occhi
"Si si stanno abbracciando" dissi sorridendo.
Appena il pullman si fermò papà scese e io e Nicolò lo seguimmo.
"Bastoni!" Esclamò
"Mi scusi mister" disse Ale guardando per terra.
"Salite" disse papà serio.
senza ulteriori indugi salimmo sul pullman ed io e Marti ci sedemmo accanto.
"Sbaglio oppure vi siete abbracciati" dissi
"Si" ammise lei
"Quindi avete fatto pace?" Chiesi
"Io ci sto provando a perdonarlo ma è difficile" dissi
"E allora perché l'abbraccio?" Domandai
"Mi ha fatto vedere la bambina" disse lei
"Bambina? Allora è una femmina!" Esclamai
"Si" disse lei "mi è venuto istintivo" ammise poi
"Marti, è normale, tu vuoi ancora un gran bene ad Alessandro" dissi
"Lo so Ludo, è proprio questo il problema" disse.
Arrivati a Coverciano scendemmo velocemente dal pullman e papà fece subito riscaldare i ragazzi senza nemmeno dargli il tempo di respirare quasi ma non potevo dargli torto eravamo già in ritardo sulla tabella degli allenamenti, quindi bisognava faticare.
Mentre io e Marti chiacchieravamo sugli spalti il mio telefono squillò.
"Pronto" dissi
"Happy birthday Ludo" Urló Margherita
"Grazie tesoro" risposi
"Come stai?" Chiese la ragazza
"Tutto bene, tu come stai?" Chiesi a mia volta
"Bene tesoro, solita vita frenetica a Londra" ammise
"Capisco tesoro" risposi
"Li come sta andando?" Chiese
"Solito. Abbiamo vinto l'ultima partita quindi la prossima la giocheremo a Londra" dissi
"Quindi verrete qui!?" Domandò entusiasta
"Si" ammisi ridendo
"Quindi vedrò di nuovo Nicolò!" Esclamò
"Beh probabile" ammisi
"Ottimo" rise lei
"Perché ridi?" Chiesi
"Beh Ludo credo sia palese e che tu abbia capito che mi piace" disse
"Beh se posso essere sincera conosco il mio migliore amico, ed è reciproco" dissi
"Che ha fatto mio fratello?" Domandò Martina
"Dopo ti spiego" le dissi
"Parli con me?" Domandò Margherita al cellulare
"No con la sorella di Nico" dissi
"Sorella di Nico, ah bene, che imbarazzo" disse
"Nha tranquilla" Risi
"Che farai questa sera?" Domandò
"Penso una cenetta con Fede e poi a nanna" dissi
"Ho capito tesoro, allora divertiti e ancora buon compleanno" disse infine lei
"Grazie Marghe un bacio" risposi
"Ciao" concluse e chiuse la chiamata la ragazza.
"Allora cosa ha fatto Nicolò?" Domandò curiosa Martina
"Adesso ti spiego" Risi.
Spiegai tutto l'accaduto tra Nicolò e Margherita a Martina e devo ammettere che la prese parecchio bene.
"Spero sia la volta buona che Nicolò si innamori e sistemi" disse Marti
"Me lo auguro anch'io" risposi.
Il tempo passò molto velocemente e ci ritrovammo quasi allora di pranzo.
"Signorina Mancini" disse Lorenzo alle mie spalle.
"Che c'è?" Domandai voltandomi
"Qualcuno vuole farle gli auguri" disse voltando il telefono e facendomi vedere la sua splendida moglie e i suoi magnifici bimbi.
"Auguri Ludo!" Urlano
"Grazie, mi avete riempito il cuore di gioia" dissi
"Ludo guarda cosa hanno fatto i bimbi per te" disse Jenny.
Il più grande dei figli di Lollo mi mostrò un disegno.
"Siamo noi, mamma, papà, tu e la coppa" disse il più piccolo
"Che bello! Mi piace tantissimo" dissi emozionata
"È per te" disse imbarazzato il figlio più grande.
"Siete due bimbi meravigliosi" dissi
"Ciao Ludo, ti lasciamo tranquilla ancora buon compleanno" disse Jenny
"Grazie di vero cuore a tutti" dissi sorridendo.
"Oh Lollo hai visto Federico?" Domandai.
"Era negli spogliatoi" disse Lorenzo.
"Vado" dissi a Marti
"Si tranquilla" rispose lei.
Corsi verso gli spogliatoi e appena entrai vidi Fede vestito super elegante.
"Wow" dissi, lui sorrise e si morde il labbro inferiore.
"Come mai sei vestito così?" Chiesi
"Sorpresa" disse.
"Sono curiosa" dissi
"Adesso metti questa" disse Federico estraendo una benda dalla tasca e adagiandomela sul volto.
"Fede non vedo nulla" mi lamentai
"È quello l'obiettivo" disse
"Non farmi cadere" dissi camminando mano nella mano con lui.
"Ti fidi di me?" Chiese
"Assolutamente" ammisi
"Allora tranquilla, andiamo, tienimi forte la mano" disse lui
"Ok" mormorai, iniziammo a camminare ma non sapevo dove Federico mi stesse portando, ero curiosa ed emozionata, sentivo che il pavimento cambiava, prima era liscio, adesso sentivo la ghiaia dell'esterno della struttura. Improvvisamente sentii il rombo di una macchina, Federico aprì la portiera e disse.
"Ti aiuto a sederti" disse.
Entrai in auto chiesi: "Dive stiamo andando?"
"Ti ho già detto che è una sorpresa" rispose lui con tono compiaciuto.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora