Pt: 106

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"Che stupida!"esclamai tirando su la coperta fino a che non mi coprì il viso.
"Non sei stupida, l'hai fatto con amore" disse Federico
"Tu non meriti il mio amore!" Mi lamentai ancora con il volto coperto.
"Facciamo così, adesso tu vai a lavarti, poi mi lavo io, usciamo separatamente e dato che tu vuoi così faremo finita che non sia successo nulla ok?" Domandò dolcemente lui togliendomi il lenzuolo dal viso.
"Ok, però prima vai tu" dissi imbarazzata
"Perché devo andare prima io?" Chiese
"Vai prima tu e basta" Risi
"Ok" disse lui alzandosi dal letto. Osservai Federico in mutande per qualche istante poi mi misi le mani su viso, lui rise ed entrò in bagno a prepararsi.
Presi il telefono per distrarmi un po e trovai un messaggio di Ale della notte appena trascorsa.

*CHAT*
Alessandro Bastoni: Cazzo Ludo ma siete due animali? Ahahah non riesco a dormire perché si sente tutto e non è piacevole per niente ahah. Però sono contento che abbiate fatto pace.
*FINE CHAT*

"Oh no!" Esclamai dopo aver letto il messaggio, dunque chiamai Alessandro di impeto.
"Buongiorno Ludo" disse lui pimpante
"Ti prego dimmi che non è vero quello che hai scritto!" Sperai
"Cosa? Vuoi dire che mi avete fatto rimanere sveglio tutta la notte praticamente? Oh sì certo che è vero" rise lui
"Cazzo!" Esclamai "scusa Ale" dissi dispiaciuta.
"Ma va! Sono contento che abbiate fatto pace" disse lui
"Beh!" Dissi con voce acuta
"Ludovica!" Esclamò lui rimproverandomi
"Ero ubriaca ok?" Cercai di giustificarmi
"Ma perché non ammetti che vuoi stare ancora con lui! Lo ami no?" Disse serio
"Certo che lo amo" bisbigliai
"C'è Fede di la?" Domandò ridendo capendo il motivo del bisbiglìi
"Esattamente" dissi
"Allora perché non vuoi perdonarlo!?" Urló quasi Ale
"Perché lui mi ha tradita!" Esclamai
"Sai che allora non dovevi andarci a letto" disse serio
"Ero ubriaca!" Mi giustificai di nuovo
"Voglio vedere se la prossima volta dirai di nuovo così" rise
"In che senso?" Domandai
"Nel senso che sai che ricapiterà" precisò
"Non è vero" dissi
"Invece si, dai ne parliamo meglio a colazione" disse
"No! Nicolò non deve saperlo, nessuno deve saperlo, promettimelo!" Esclamai
"Ok promesso, a dopo scema" disse Ale chiudendo la chiamata.
"Cazzo!" Urlai, dopo il mio Urló Federico uscì dal bagno.
"Che succede?" Domandò con un asciugamano intorno alla vita e uno più piccolo tra le mani.
"Succede che non abbiamo fatto dormire Alessandro perché ci ha sentiti!" Esclamai
"E sti cazzi!" Rise Federico strofinandosi i capelli con il piccolo asciugamano
"Come sti cazzi?" Domandai nervosa
"Sti cazzi Ludo, sei la mia ragazza è normale che scopiamo" disse
"Ancora insisti! Noi non stiamo più insieme!" Urlai
"Questo lo dici tu, adesso vatti a lavare puzzona" disse scherzando.
"Ti detesto" dissi alzandomi in piedi
"No invece mi ami" continuò lui imperterrito ad infastidirmi.
"Aaah!" Urlai entrando in bagno e chiudendo la porta alle mie spalle.
Mi lavai e sistemai, poi uscii per vestirmi.
"Girati" dissi a Federico mentre presi il vestitino scelto per la giornata.
"Oh Gesù! Ci risiamo? Ti ho già vista" disse alzando gli occhi al cielo.
"Vaffanculo" bisbigliai e lui rise.
Mi cambia sotto lo sguardo attento di Federico e quando fummo pronti uscii prima io dalla camera.
Sceso giù in sala colazione senza aspettarlo e quando vidi il mio migliore amico mi fiondai addosso a lui.
"Buongiorno anche a te" disse Nico mentre lo stringevo.
"Buongiorno" risposi.
"Che faccia che hai" precisò Teo
"Non ho dormito molto" e Ale rise "ecco perché questi servono più a me che a te" dissi togliendo gli occhiali da sole dalla faccia di Nicolò
"Tienili tanto per allenarmi devo toglierli, hai passato tutta la notte a vomitare?" Chiese il ragazzo
"No tranquillo" precisai
"Mhm" mormorò.
Inizia a mangiucchiare qualcosa poi vidi Federico arrivare e si sedette tranquillamente al suo solito posto.
"Vieni con me" disse Nicolò appena finito l'ultimo pezzo di torta che stavo mangiando.
Mi alzai e lo seguii a bordo piscina.
"Puzzo di sesso" rise
"Cosa?" Chiesi confusa
"Hai capito bene, puzzi di sesso" rise ancora
"Nicolò non ti sto capendo" ammisi
"Ludo non è difficile da capire, hai fatto sesso con Federico?" Chiese
"Oh quello" dissi
"Ok ho già capito" disse serio
"Ero ubriaca ok!" Esclamai
"Lo so benissimo per questo non mi incazzo, sapevo sarebbe finita così" ammise lui
"Scusami" dissi
"Non devi chiedere scusa a me ma a te stessa" disse Nicolò
"Hai ragione, però cazzo Nico, io lo amo ancora" ammisi
"Lo so, ma devi capire cosa vuoi, vuoi passare sopra il gesto di Fede o chiudere con lui definitivamente?" Domandò lui
"Non lo so" ammisi
"E allora riflettici bene" rispose
"Tu e lui?" Chiesi io
"Chiariremo tranquilla" ammise tranquillo
"Ludo eccoti!" Esclamò papà nel bel mezzo della conversazione.
"Beh io vado allora" disse Nico
"No tranquillo Nicolò rimani pure" disse papà
"Ho sentito la dottoressa Alfredi mi ha detto che non l'hai avvisata del recupero della memoria!" Esclamò serio
"Papà ho avuto altro per la testa" dissi nervosa
"La tua rottura con Federico non mi sembra più importante di questo" gridò lui
"Come lo sai?" Chiesi alzando il tono della voce
"L'ambiente e piccolo ed è quello che è, le voci circolano" ammise
"Ottimo" dissi nervosa
"Ti aspetta nel pomeriggio la dottoressa" disse
"Che palle" mi lamentai
"Ma devi andare!" Disse Nico
"Può venire Nicolò?" Chiesi
"No Ludo deve allenarsi" disse lui serio
"E va bene ci andrò" dissi
"Perfetto, adesso in pullman" disse papà e andammo via.
Arrivati a Coverciano i ragazzi iniziarono ad allenarsi ed io come al solito mi misi sugli spalti a guardare.
La mattinata passò in fretta e la visitina con la dottoressa si fece sempre più vicina.
"Non voglio andarci sola" mi lamentai con Nicolò
"Devi, fallo per me" disse il ragazzo
"Eh va bene" mi lamentai
"Dai vai" insistette lui
"Ok vado vado" dissi sbuffando.
Uscita da Coverciano chiamai un taxi che mi condusse fino in ospedale.
"Salve ho una visita con la dottoressa Alfredi" dissi alla riccia donna all'ingresso
"Si, un momento che controllo" rispose cordialmente la donna.
"Si, eccoti, sei Ludovica Mancini giusto?" Chiese
"Si esatto" confermai
"Puoi andare la dottoressa ti sta aspettando" disse
"Grazie, arrivederci" risposi.
Mi iniziai a muovere in modo confuso tra le corsie non sapevo bene dove andare, poi vidi un ragazzo correre come il vento che mi travolse.
"Sta attento" dissi nervosa dopo che mi colpì
"Tu chi sei, questo piano è solo per i pazienti" disse
"Mi chiama Ludovica e credo di essermi persa, ho un appuntamento con la dottoressa Alfredi" dissi
"Ludovica Mancini?" Chiese
"Si" affermai
"Mi fa piacere vederti star bene" disse il ragazzo sorridente
"Si ma tu saresti?" Risi
"Seguimi" disse lui iniziando a camminare poi si voltò e disse: "Piacere io sono Luca"

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora