Pt: 146

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"Vado ad avvisare Nico e Teo" dissi sorridente dopo il bacio.
"Vengo con te" rispose lui.
Raggiunta la porta misi la mano sulla maniglia e aprendola vidi i due ragazzi accampati per terra.
"Siete rimasti ad aspettare qui fuori! Siete seri!" Risi
"Avevamo l'ansai" rispose Teo
"Non potevo allontanarmi dovevo sapere subito se diventerò zio, quindi adesso parla" disse Nico serio.
"No Nico, non diventerai zio" esclamai.
"Oh che sollievo! Non ero pronto a diventare lo zio fico della situazione" sospirò Nicolò e tutti quanti scoppiammo a ridere.
"Beh tutto bene quel che finisce bene, che dite, andiamo a cenare?" Chiese Teo in conclusione.
"Si, ho una fame" ammisi.

FEDERICO POV'S
Che emozioni in una sola giornata. Ludovica è stesa accanto a me già nel mondo dei sogni, è distesa a pancia in giù e ha il volto appoggiato tra il cuscino e il materasso, dormi così beatamente. Le iniziai ad accarezzare il braccio mentre cercavo di prendere sonno ma i pensieri presero sempre più il sopravvento.
Oggi ho vissuta tante emozioni in pochissimo tempo, l'ansia, il terrore ma anche la gioia. Al momento non ho in programma di diventare padre ma mi piacerebbe tanto e sono certo che lei sia la donna della mia vita, è stato un bene che il test sia stato negativo, non sarebbe stato un punto a favore mio e di Ludo con la mia famiglia, soprattutto per via di mio fratello.
Mi misi ad assolverla un attimo.
"Sei bellissima amore mio" sussurrai. Poi le diedi un piccolo e delicato bacio sulla fronte e mi addormentai.

LUDOVICA POV'S

*IL GIORNO PRIMA DELLA FINALE DEGLI EUROPEI*
"Sveglia dormiglione!" Esclamai a Federico
"Dormi!" Rispose lui girandosi dal lato opposto rispetto a me.
"Dobbiamo prendere l'aereo tra un paio d'ore" sottolineai.
"Hai detto bene un paio d'ore" borbottò lui
"Si ma dobbiamo prepararci!" Urlai euforica
"Che palle che sei!" Esclamò lui "da quando poi sei così attiva di prima mattina?" continuò Federico.
"Ho l'ansia per domani!" Dissi
"E tu non sarai in campo" disse Federico
"Quasi" risposi ironica.
"Dai andiamo a prepararci" rispose lui alzandosi.

*QUALCHE ORA DOPO*
"Cazzo ma come può esserci così freddo a Luglio!" Esclamai
"Abituati al freddo piccolina, la mattina a Torino fa freddo anche in estate, non così freddo ma si sta bene" commentò Giorgio
"Ottimo, io odio il freddo" sbuffai.
Federico si tolse la felpa della nazionale  e me la mise sulle spalle.
"Ma così avrai freddo tu" gli dissi
"Nhaa! Tanto adesso noi iniziamo a correre" rispose Fede
"Ben detto Federico! Avanti ragazzi di corsa!" Urló papà.
L'allenamento dei ragazzi terminò poco prima di cena.
"Teo dove vai?" Chiesi vedendolo alzare improvvisamente dal tavolo.
"Lo chiedi pure, da Vian" rispose Ciro.
Matteo sorrise.
"Buon divertimento" gli dissi
"A tal proposito" aggiunse Nicolò
"Tu stai andando da Margherita, lo so" dissi irritata.
"Scusa Ludo ma non le vediamo da un po" rispose Nicolò con tono di sfida.
"E io pensavo saremmo stati tutto insieme questa sera dato che è l'ultima sera" precisai
"Ludo è giusto che vadano e poi c'è domani!" Cercò di placarmi Lorenzo
"Si domani!" Sbuffai "se perdete sarete incazzati come delle bestie" continuai
"Ma se vinceremo faremo una super festa" sottolineò Giggio
"Ma se dobbiamo rientrare in Italia domani stesso" precisai
"Faremo una festa in volo" scherzò lui
"Si come no" dissi alzandomi.
"Ludo dai aspetta!" Urló Manuel
"No non aspetto, andate a farvi le vostre serate, io vado in camera" dissi allontanandomi di corsa.

FEDERICO POV'S
"Vado io" dissi bloccando Lorenzo e Ciro che stavano correndo verso di lei.
Mi misi a correre e la trovai davanti le porte dell'ascensore in lacrime.
"Mi spieghi che hai?" Dissi facendola sobbalzare in aria.
"Fede lasciami sola" disse lei fiondandosi dentro l'ascensore appena arrivato
"Assolutamente no" dissi correndole dietro
"Perché piangi? Perché eri così nervosa? Che succede?" Le chiesi dolcemente, lei non rispose continuava solo a piangere.
L'ascensore arrivò al piano e io in silenzio la seguii fino in camera.
Entrati all'interno della stanza Ludo si buttò sul letto in lacrime e io mi misi a fianco a lei.
"Mi dici che hai ti prego!" La supplicai quasi, lei di conseguenza continuava a non rispondere.
"Eh va bene! Allora staremo qui in silenzio, non parliamo, ti ascolterò piangere" dissi accarezzandole la schiena.
"Mi abbracci?" domandò lei con voce rotta
"Ma certo piccola" risposi e l'abbracciai forte
"Mi prometti che almeno tu resti?" Chiese singhiozzando
"Ma certo che resto! Io non me ne andrò mai amore, da dopodomani ci aspetta la nostra nuova vita!" Le dissi
"Non dirlo!" Urló lei
"Che succede Ludo? Hai dei ripensamenti?" Chiesi preoccupato.
"Oh no! Non è questo" singhiozzò lei "non voglio lasciare tutto questo" disse prendendo fiato. Dopo quelle parole sorrisi, finalmente con poche parole mi aveva fatto capire cosa avesse, aveva paura di lasciare questa routine che si era creata. Non voleva lasciare i suoi amici e il suo migliore amico, aveva paura ecco perché le lacrime, ecco perché gli sbalzi d'umore.
"Amore sai che loro ci saranno sempre per te!" Dissi spiazzandola
"Ma non sarà lo stesso" rispose
"Lo so ma sai che ti adorano e poi Nico" dissi
"Già Nico" mi interruppe
"Torino e Milano sono vicinissime amore. Potrai vederlo quando vuoi lo sai!" Esclamai per consolarla.
"Si ma" le parole di Ludo vennero interrotte dal frastuono del bussare sulla porta.
"Vado io" le dissi
"Ok" rispose con voce rotta.
Andai verso la porta e aprendola trovai davanti a me Ciro, Lorenzo, Matteo, Nicolò e Giggio.
"Si è calmata?" Chiese Giggio
"Diciamo" sussurrai "ha paura di perdevi" dissi ma Nico mi fermò.
"Non vuole che quest'esperienza finisca, è la mia migliore amica, so come pensa, ecco perché sono qui" disse
"Entrate" risposi aprendo totalmente la porta.

LUDOVICA POV'S
"Che ci fate qui?" Chiesi tirando su con il naso vedendo Federico in compagnia di Matteo, Nico, Giggio, Ciro e Lorenzo.
"Siamo qui per te" disse il biondo
"Non c'è bisogno, andate a divertirvi e voi andate dalle vostre ragazze" mi rivolsi ai cinque
"Punto numero uno ora ci andremo, punto numero due scema che non sei altro, tu sei molto più importante"puntualizzò Nicolò
"Vaffanculo" dissi ridendo
"Eccola che ride!" Puntualizzò Lorenzo
"Ludo lo sai che anche se questa esperienza finirà non cambierà nulla" mi spiazzò Teo
"Si come no" sospirai
"Ma cosa deve cambiare stupidate!" Esclamò Nicolò.
"Il fatto di non vedervi più ogni giorno" dissi
"Ma ci potrai vedere quando vorrai!" Disse Ciro
"Si certo, due a Milano, uno a Parigi, uno a Roma e l'altro a Napoli, ah ed ovviamente io e Fede a Torino" dissi dispiaciuta sedendomi a letto.
"Milano e Torino sono vicine" disse Teo
"Anche Roma e Napoli, il problema è sto stronzo che se ne va a Parigi" disse sarcasticamente Lorenzo a Giggio
"Puoi venirmi a trovare quando vuoi e ti prometto che ti porterò a Disneyland" disse Giggio
"Vale lo stesso, casa mia e di Jenny è sempre aperta per te e poi i bambini ti adorano" disse Lorenzo
"Vale lo stesso per me è Jessica" commentò Ciro
"E per quando riguarda me basta che parli correrò da te" sorrise Teo.
"Io che devo dirti, appena finiremo andremo insieme in Sardegna e poi ci sentiremo ogni giorno e ci vedremo spessissimo, non ci vedevamo da un anno prima di questa esperienza. Pensa quanto sarà bello stare a poche ore di distanza" disse Nicolò abbracciandomi
"Mi promettere che non cambierà nulla?" Chiesi ai ragazzi
"Nulla" risposero in coro per poi abbracciarmi tutti insieme, anche Fede partecipò all'abbraccio.
"Questa esperienza mi ha cambiato la vita" dissi guardando il mio ragazzo
"Anche a me" sussurrò dolcemente
"Adesso andate a divertirvi, ma non fare tardi che domani vi voglio carichi, dobbiamo vincere" dissi agli altri
"Va bene mamma" scherzò Nico
"Andate dai, vi adoro" dissi
"Ti adoriamo" risposero in coro per poi andare via e lasciarmi sola con Federico.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora