Pt: 50

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"Papà avanti parla mi stai facendo preoccupare" dissi seria
"Frequento una donna" disse lui secco. Federico mi guardò e io ricambiai lo sguardo, inizialmente non riuscii a parlare, era come se qualcosa mi avesse colpito in testa, mi sentivo confusa e stordita.
"Ludo, di qualcosa" disse lui preoccupato
"Oh ehm, sono felice per te" dissi con poca voce
"Non mi sembri sincera" disse lui.
"Lo sono" dissi ancora stordita.
"Sei sicura? Ti conoscono come le mie tasche e non mi sembri così tanto sicura" disse lui
"Sono sicura, è giusto che tu ti faccia un'altra vita" risposi secca
"Quindi non mi odi?" Domandò lui con le lacrime agli occhi.
"Perché dovrei odiarti? Ormai sono passati quasi due anni dalla morte della mamma e anche se questa cosa può darmi leggermente fastidio sono felice per te" dissi
"Perché ti da fastidio?" Domandò lui
"Perché me l'hai tenuto nascosto, da quanto va avanti papà?" Dissi tranquilla
"Circa sei mesi" ammise lui
"Ecco, è questo che mi fa male, non il fatto che tu ti stia facendo una nuova vita ma il fatto che tu me l'abbia tenuto nascosto" dissi
"Anche tu mi hai nascosto di te e Federico" si giustificò lui
"Ma non sono passati sei mesi" dissi
"Hai ragione" disse lui ed io non risposi.
"Scusami Ludo" disse lui con voce pentita
"Tranquillo papà non fa niente, ma non nascondermi più nulla per favore, soprattutto se è una cosa così importante" dissi con voce triste.
"Te lo prometto" disse lui abbracciandomi
"Va bene" dissi io. Papà sciolse l'abbraccio e disse: "voglio fartela conoscere"
"Tempo al tempo" dissi io "sono felice per te ma piano piano" aggiunsi
"Va bene tesoro" disse lui
"Ok" risposi.
"Adesso ragazzi vi lascio in pace, ci vediamo a pranzo e Federico mi raccomando carico per gli allenamenti" disse lui infine rivolgendosi a Fede.
"Certo mister" gli rispose il ragazzo.
Fede gli aprì la porta e Roberto andò via.
"Come stai?" Mi chiese Federico.
"Sto bene" mentii
"Non ti credo" rispose lui.
"Sto bene, possiamo andare da Nicolò?" Domandai
"Certo piccola ma prima fatti abbracciare" disse lui tirandomi a se.
"Menomale che c'eri tu con me" dissi stringendolo.
"Chiamo Nico" disse lui stringendo l'abbraccio.

*FEDERICO POV'S*
Presi il cellulare e chiamai Nicolò.
"Oi Fede" rispose il ragazzo alla chiamata
"Ei Nic, sei ancora in camera?" Domandai
"Si, sono con Alessandro, aspettiamo che Martina si cambi" disse Nico
"È in camera con Martina e Ale" mi rivolsi a Ludo.
"Andiamo" rispose lei
"Senti Nic stiamo arrivando io e Ludo" gli dissi
"Ma tutto ok Fede?" Domandò il ragazzo con tono premuroso
"Non proprio, adesso ti spiegheremo, arriviamo" dissi io
"Ok" rispose il ragazzo e chiusi la chiamata.

*LUDOVICA POV'S*
Appena Fede finì la chiamata andammo subito in camera di Nico e appena il ragazzo aprì la porta lo abbracciai di scatto.
"Ei Ei Ei calma, che succede?" Domandò preoccupato Nicolò.
"Per favore abbracciami" dissi io
"Lo sto facendo, ma calmati, non tremare" disse Nico stringendomi "Fede ma è che è successo, perché è così sconvolta?" Domandò Nicolò a Federico
"Il mister" rispose semplicemente Federico.
"Ludo siediti e spiegaci con calma" disse con voce rassicurante Ale.
Mi staccai da Nicolò e mi misi sul letto.
"Ei ragazzi" disse Martina uscendo dal bagno. La ragazza guardo ognuno di noi in viso e appena mi vide sconvolta disse subito preoccupata : "che è successo?"
"Mio padre" dissi, Martina e Nicolò si misero accanto a me e mi strinsero le mani.
"Ha una donna" proseguì.
"Ah!" Esclamò Nico
"E tu sei arrabbiata?" Domandò Marti
"No, cioè si, cioè non lo so, provo dei sentimenti contrastanti, sono felice ma nello stesso tempo mi da fastidio che l'abbia dimenticata" dissi riferendomi a mia mamma
"Non l'ha dimenticata" è semplicemente andato avanti lo giustificò Martina
"E poi la sapete la cosa più assurda me l'ha tenuto nascosto per sei mesi" Risi nervosa
"Questo non è giusto" concordò con me Nicolò
"Ma infatti sono arrabbiata principalmente per questo" sottolineai
"Ludo.." disse Martina con voce sconsolata
"La mia paura è che questa donna lo porti via da me, non posso perdere anche lui" dissi con le lacrime agli occhi.
"Non lo perderai" disse Federico avvicinandosi a me
"Si invece" dissi in preda al panico
"Non succederà mai è tuo padre" disse Martina
"Non è il mio vero padre vi ricordò" precisai piangendo
"Ma è come se lo fosse, ti ha cresciuta Ludo, per lui sei sua figlia non ti ha mai trattata diversamente" cercò di consolarmi Nicolò
"È vero Ludo per quelle poche volte che vi ho visto insieme non ti ha mai trattata da ragazza qualsiasi" si intromise Ale
"E se fosse la motivazione per sbarazzarsi di me?" Domandai
"Ma no Ludo!" Mi abbracciò Martina
"Non credi si sarebbe sbarazzato prima di te se non ti sentisse sua figlia, smettila di dire cazzate" si unì all'abbraccio Nicolò.
"Ok" dissi asciugandomi le lacrime con le mani.
"Adesso non piangere più, lui sarà sempre tuo padre" mi consolò Fede.
"Grazie ragazzi" dissi "adesso però andiamo a mangiare dai, sto morendo di fame" accennai un sorriso con il volto ancora umido.
Il pranzo fu molto veloce, gli allenamenti dei ragazzi erano alle porte.
Arrivati a Coverciano i ragazzi iniziarono ad allenarsi e io, Martina e Thessa ci accomodammo all'intento della struttura.
"È enorme qui!" Esclamò Thessa
"Si è parecchio grande" le confermai
"Ma quello è un tavolo da Ping Pong!" Rise lei
"Si, Manuel è fissato, nelle pause vuole sfidare tutti" Risi io
"Si gli piace molto" disse lei
"Da quando sono qui mi ha sfidato almeno cinque volte" rise Marti.
"Ma quasi sempre gioca con Matteo" ammisi, Thessa sorrise e poi domandò:
"Vi va di giocare?"
"Si dai" le dissi.
Iniziammo a giocare e devo ammettere che è parecchio brava tanto che mi ha persino battuta.
"Sono una frana" Risi
"Thessa sei bravissima" disse Martina
"Degna fidanzata di Manuel no?" Sorrise lei
"Beh" emisi io e poi mi unii a lei alla risata.
"Mi trovo davvero molto bene con voi ragazze, siete adorabili" disse dolcemente la ragazza mora.
"Che carina, anche tu sei un amore" le disse Martina
"Mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio prima" le dissi
"Si è un peccato che quando stai con Matte ci siamo visti così poche volte" ammise "però abbiamo questi giorni per recuperare" concluse lei
"Con molto piacere" le dissi.
"Uff, perché devo proprio partire oggi" sbuffò Martina
"A proposito a che ora è il volo?" Domandò
"Alle 22:30" rispose lei.
"Ti accompagno ovviamente" le dissi
"Vengono anche Ale e Nico" rispose lei
"Immaginavo" le dissi
"Un'altra partita?" Propose Thessa
"Questa volta voglio giocare io!" Esclamò entusiasta Martina.
Passammo un'altra oretta a giocare a Ping Pong tra chiacchiere e risate.
"Ei ma quello è il mio gioco" disse Manuel raggiungendoci.
"Ora è mio" scherzò Thessa
"Cavolo Manu, la tua ragazza è bravissima" disse Martina
"Lo so" sorrise soddisfatto lui "A proposito Ludo, raggiungi tuo padre mi ha chiesto di venirti a chiamare, deve parlarti" disse Manuel.
"Oh no!" Esclamai ad alta voce
"E adesso che succede?" Pensai.
Oggi papà deve darmi troppe notizie per i miei gusti.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora