Pt: 124

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Il risveglio in camera fu meraviglioso. Mi sentivo proprio bene, ero felice ed appagata, stavo abbracciata al ragazzo che amo con tutta me stessa e lo guardavo beatamente dormire, il solo entrava fioco da dietro la tenda della grande finestra del balcone e il silenzio riecheggiava tra quelle mura, silenzio che poco dopo fu interrotto dal suono della sveglia di Federico.
"Buongiorno piccola, che ci fai già sveglia?" Domandò lui aprendo gli occhi.
"Non lo so" sussurrai.
Fede alzò il busto e lo appoggiò alla testata del letto, io feci lo stesso, ci guardammo e sorridemmo, infine lui si avvicinò a me per darmi un bacio.
"Che bella che sei" disse
"Nha! Sono tutta scompigliata" Risi
"Sei anche più bella scompigliata" sorrise
"Smettila!" Esclamai ridendo
"No, non la smetto! Cazzo!" Esclamò Federico balzando in piedi.
"Che succede? Che ti prende?" Domandai facendo poi una piccola risata.
"Che mi prende Ludo! Sono felice e voglio urlarlo al mondo intero" disse Federico serio, poi fece una pausa e urlò a squarciagola: "sono felice cazzo!"
"Piano! Così ti sentiranno tutti!" Bisbigliai
"Non mi frega. Finalmente sei qui! Siamo insieme, siamo tornati insieme, le cose stanno riprendendo forma! Sono felice Ludo" disse Federico avvicinandosi a me, mi prese il viso tra le mani e mi bació velocemente.
"Vado a lavarmi" disse euforico
"Tu sei pazzo" urlai mentre Federico entrò all'interno del bagno.
"Di te!" Urló lui aprendo l'acqua da uno dei servizi.
Presi il telefono non smettendo un instante di sorridere.
Guardai i messaggi sul cellulare e quello di mio padre colpì particolarmente la mia attenzione.
Diceva che aveva urgenza di parlarmi, che era una cosa seria e che dovevo sbrigarmi a scendere.
Mi alzai dal letto e entrai in bagno.
"Non si bussa?" Scherzò Federico da sotto pa doccia.
"Mio padre mi ha detto che deve parlarmi, è urgente" spiegai
"Ti vedo preoccupata" precisò Federico
"Beh un po, non so quello che deve dirmi" sottolineai. Poi preso in mano lo spazzolino ed iniziai a lavarmi i denti.
"Magari non sarà nulla di che, non trarre come tuo solito conclusioni affrettate" disse.
Sputai il dentifricio e sciacquai la bocca.
"Tu sempre che devi puntualizzare ed infierirei sei" dissi
"Forse" rispose Fede ridendo e Risi anch'io.
Appena fummo pronti sceso in sala colazione mano nella mano con Federico e insieme ci dirigemmo al tavolo di Roberto.
"Buongiorno a tutti" dissi salutando papà e quelli intorno a lui.
"Buongiorno" risposero in maggioranza le persone al tavolo con papà.
"Ciao Ludo, Fede" disse lui.
"Cosa devi dirmi?" Domandai agitata.
"Non qui, sono discorsi di famiglia" rispose papà alzandosi in piedi. Io e Federico lo seguimmo in hall dove si accomodò su uno dei divanetti.
"Allora sputa il rospo" dissi
"Mi ha chiamato in piena notte Lidia" disse secco.
"So già dove vuoi andare a parare" dissi consapevole di ciò che stava per riappendete Roberto.
"Mi ha detto della litigata e della sua contrarietà nel fatto che voi due andiate a vivere insieme" spiegò
"Aspetta tua nonna non è d'accordo?" Si intromesse Federico
"No ma non è questo il punto" risposi a lui "tu che gli hai detto?" Chiesi a papà.
"Che nemmeno io ne sono entusiasta" commentò
"Come mister, lei è contrario?" Domandò confuso Federico
"Fantastico, le hai dato manforte, grazie mille pà" dissi infuriata.
"Non è che sono contrario Fede, io ti rispetto e vedo quanto amore provate entrambi ma secondo me è un passo troppo avventato" spiegò.
"Avventato certo!" Risi balzando in piedi
"Ludo ti prego fammi finire" disse papà "le ho detto che non la biasimo ma anche che sei grande e puoi fare così che vuoi, perché mi fido di te e mi fido di Federico. Quindi le ho detto di mettere da parte la sua tradizionalità Latina e di farsi da parte" disse
"Serio?" Domandai stupita
"Serissimo, suvvia non potete sposarvi adesso" rise papà
"Sposarci?" Sbarrò gli occhi Federico.
"Nessuno si sposerà qui, è abuela che vorrebbe così ma non accadrà" Risi.
"Ecco" commentò papà
"E dopo il tuo discorso si è calmata?" Chiesi
"Un po, ha detto che è ancora offesa con te però" precisò
"Quella donna mi farà impazzire" commentai
"Benvenuta nel club" rise papà "adesso dai andate a fare colazione" ci sollecitò papà e così facemmo io e Fede.
"Buongiorno" dissi ai ragazzi seduti al tavolo.
"Buongiorno" risposero in coro
"Che è successo con la Santa mattinata?" Chiese Nicolò
"Nulla problemi con abuelita" dissi
"Dioa mio" scherzò Nicolò
"Sarebbe fiera di te" commentò Federico ridendo.
"E tu che ne sai?" Chiese scherzando Nicolò
"Quella donna ha casa sua tappezzata di te" rise Fede.
"Si effettivamente mi ama" ammise Nico ridendo.
"Ha detto che sei il nipote che non ha mai avuto" disse Fede
"Si lo so, a nipoti non è stata fortunata, guarda che mostro gli è capitato" scherzò Nicolò
"Si un alieno a tre teste" commentai ridendo.
Finita la colazione andammo di fretta sul pullman mancavano solo due giorni alla semifinale con la Spagna, i ragazzi in allentato erano carichi e vogliosi di vincere, battere la nazionale spagnola significherebbe arrivate in finale e conoscendoli tutti uno ad uno, sicuramente una volta arrivati in finale vorranno vincere.
Gli allenamenti sembravano interminabili, la noia mi stava assalendo, mi misi comoda sulle sedute a bordo campo e pian piano i miei occhi si chiusero.
"Bubi svegliati" sentii la voce di Matteo e supposi mi stesse frastornando.
"Che c'è!"esclamai
"È ora di pranzo, di sei addormentata" commentò Teo
"Ma questo cappello?" Dissi togliendomi un cappellino dal volto.
"Te l'ha messo Nico, il solo ti batteva sul viso" spiegò.
"Che dolce" commentai.
"Allora hai fame?" Domandò Matteo
"Da lupi!" Esclamai.
"Allora andiamo" disse
"Non mi va di alzarmi Teddy" dissi sbuffando
Matteo di mise davanti a me dandomi le spalle, poi si chinò leggermente.
"Avanti salta su" disse
"Ti adoro!" Esclamai, feci un saltino e mi aggrappai sulla schiena di Matteo.
"Allora com'è andata in questi giorni?" Domandò Teo camminando piano.
"Bene a parte il finale" dissi
"Cioè?" Chiese
"Abuela, non accetta il fatto che io vada a vivere con Federico dopo gli europei" spiegai
"La solita insomma" rise lui
"Già" risposi
"Non voleva nemmeno farti venire da me ai tempi ricordi?" Chiese Teo
"Già ed io scappavo la notte pur di passare dei giorni da te" Risi
"E Marti come sta?" Domandò il ragazzo
"Sta bene ma non ha ancora superato la situazione con Ale" ammisi
"È stata una bella batosta per lei" commentò
"Già, ma invece tra Manuel e Thessa tutto ok?" Domandai
"Da quel che so si perché?" Chiese a sua volta Matteo
"Non sento Thessa da giorni" ammisi
"Puoi provare a parlare con Manuel" disse
"Si, mi sa che lo farò" conclusi.
"Arrivati, prego signorina, scenda e grazie per aver scelto Pessina trasporti" scherzò Matteo.
"Grazie del passaggio, ma non ho pagato il biglietto" scherzai saltando giù
"Un abbraccio bas" non lascia finire Matteo che lo abbracciai forte a me.

All'improvviso || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora