Cheryl's pov
Domani ci sarebbero stati gli esami. Finalmente JJ ed io avremmo finito la scuola media ed avremmo iniziato il nostro primo anno alla Riverdale High. Ha già ricevuto una proposta per entrare nei Bulldogs, il suo più grande sogno. Ovviamente ha accettato. Io invece ho ricevuto l'invito per la squadra delle cheerleader e ne sono felicissima, tutti quegli sforzi sono stati ripagati. Oggi Heather verrà di nuovo a casa mia. Del resto ogni weekend organizziamo un pigiama party, e i suoi la vengono a prendere solo domenica pomeriggio, è una sorta di tradizione ormai. Suonano al campanello. Corro ad aprire e vedo la faccia della mia migliore amica. Non fa in tempo ad entrare che le salto addosso abbracciandola.
Heather: -anche io sono contenta di vederti-
Cheryl: -vieni- la prendo per mano e la trascino in camera mia
Heather: -Jason?-
Cheryl: -allenamento pomeridiano. A luglio hanno l'ultima partita del campionato contro una delle squadre più forti quindi si devono preparare-
Heather: -capito. Pronta per l'esame?-
Cheryl: -prontissima- le dico sorridendo.
Heather: -io sto in ansia costante-
Cheryl: -ma dai, sei stata a studiare tutti e tre gli anni, non c'è nulla di cui preoccuparsi- la abbraccio. Sono già le nove quando ci sdraiamo nel mio letto a vedere un film. In questi due anni Heather è cambiata davvero tanto. I capelli marroni le ricadono sulle spalle e il suo fisico è perfetto. Anche se non l'hanno presa nella squadra delle cheerleader, si è iscritta al corso di atletica. Siamo migliori amiche sì, però penso che ci sia qualcosa di più. Appoggio la testa sulla sua spalla. Lei rimane sorpresa da quel gesto, però poi si rilassa cingendomi con il braccio le spalle.
Heather: -Cheryl, devo parlarti-
Cheryl: -dimmi- dico mettendo in pausa il film.
Heather: -siamo amiche da tanto ormai, però da quest'anno ho capito che c'è qualcosa in più e in queste settimane ho pensato se dirtelo rischiando di rovinare la nostra amicizia oppure non dirti nulla e insomma...Io credo di- mentre sta per dire quelle parole, che mi renderanno la persona più felice al mondo perché anche io ricambio, la porta si spalanca e si accendono le luci. Sulla soglia della porta si staglia la figura di mia madre con le mani sui fianchi.
Penelope: -brutta ragazzina pervertita- dice rivolgendosi a me.
Heather: -signora Blossom, cosa-
Penelope: -va tutto bene Heather, devo solo parlare un attimo con Cheryl-
Heather: -no no, non si preoccupi, penso di dover andare, chiamo mio padre così viene a prendermi-
Cheryl: -no, Heather resta-
Penelope: -grazie Heather, è una conversazione abbastanza importante- dice non staccando gli occhi da me. Il padre di Heather la viene a prendere dopo dieci minuti.
Penelope: -vieni qui- mi avvicino lentamente. Ci osserviamo per qualche secondo negli occhi, poi lei fa la cosa che più mi stavo aspettando. Distende la mano e con tutta la forza che ha mi dà uno schiaffo. Porta al dito il suo solito anello appuntito, perciò mi graffia anche la guancia. Mentre mi siedo sul letto tastandomi la ferita, lei con una faccia schifata dice pervertita, dopodiché esce dalla stanza lasciandomi da sola a piangere. Domani ho anche gli esami e se non vado a dormire, mi sveglierò stanca e non riuscirò a concentrarmi. Cerco di pensare positivo. Ad un tratto sento qualcuno che si sdraia vicino a me, sto per urlare ma mi mette una mano sulla bocca tappandola.
Jason: -sono io-
Cheryl: -che ci fai qui? Se papà ti becca sei finito-
Jason: -non mi beccherà tranquilla. Che è successo?-
Cheryl: -nulla-
Jason: -non sei brava a mentire, e il tuo respiro è irregolare, hai pianto-
Cheryl: -stavamo con Heather, nello stesso letto e lei ha detto di dovermi parlare. Ha iniziato a dire che per lei sono più di un'amica e quando stava per dichiararsi è entrata mamma-
Jason: -lei ti piace?-
Cheryl: -si. Mi è stata sempre vicina, però so che è sbagliato, lo dicono tutti-
Jason: -Cheryl, avere una cotta non è sbagliato. Se i nostri genitori sono così non è colpa tua. Domani andrai a parlare con Heather e le dici tutto, va bene?- annuisco nel buio.
Jason: -bene ora vado che sennò sarò davvero nei guai, tu dormi e non ti preoccupare- mi dà un bacio sulla fronte e se ne va. Prima di chiudere gli occhi prendo il telefono e controllo se Hev è online. Mi ha bloccato. Non ci faccio troppo caso, domani le parlerò cercando di spiegare tutto. Chiudo gli occhi e cerco di prendere sonno.
Diin diin
Cheryl: -maledetta, ma quando ti ho impostata?- spengo la sveglia e mi alzo. Sono le sette e tra un'ora devo stare a scuola per gli esami. Inizio a prepararmi. Anche Jason si è alzato, lo sento mentre esce dalla sua stanza. Faccio una doccia veloce e fredda per svegliarmi, poi mi vesto con una semplice canottiera rossa, una giacchetta bianca e jeans blu. Scendo in sala da pranzo per prendere qualcosa da mangiare per strada. Mamma e papà stanno giusto facendo colazione. Prendo una fetta di crostata senza dire nulla, non guardandoli neanche per un secondo, ed esco insieme a Jason che mi sta aspettando fuori.
Jason: -preoccupata?-
Cheryl: -no, voglio solo vedere Heather e spiegarle tutto-
Jason: -non distrarti però, la cosa più importante è l'esame-
Cheryl: -sì lo so, ti prego non iniziare a fare come mamma e papà- arriviamo a scuola con dieci minuti di anticipo. Nel cortile, di Hev nessuna traccia. Sarà dentro a ripassare. Anche all'interno della scuola non c'è. Mentre sto per uscire di nuovo all'aria aperta vedo passare la preside.
Cheryl: -signora Robinson, ha visto per caso Heather Hill?-
Preside: -ha traslocato stamattina, è venuto il padre personalmente ad informarmi, ora scusami ma devo andare- traslocato? Davvero per colpa di mia madre un'intera famiglia ha lasciato Riverdale? Rincorro la preside.
Cheryl: -signora Robinson-
Preside: -cosa c'è ancora?-
Cheryl: -il padre non le ha detto perché o dove si sono trasferiti?-
Preside: -ha detto che era per motivi lavorativi, il posto non l'ha detto- corro fuori.
Jason: -trovata?-
Cheryl: -se n'è andata- le lacrime iniziano a scendermi e io non ho né la voglia né la forza di trattenerle.
Jason: -ho un'idea. Le scrivo dal mio telefono- gli do il numero di Heather e lui le scrive un messaggio:
Jason: -Heather sono Jason, cos'è successo? Cheryl è molto preoccupata- ho un tuffo al cuore quando appare la spunta azzurra, segno che ha visualizzato.
Heather: -Jason, dí a Cheryl che mi ha fatto piacere conoscerla. Mi mancherà il suo sorriso e i suoi capelli rossi. Addio- bloccato. Ora non l'avrei più vista, non avrei più potuto parlarle e non avrei più potuto avere qualcosa con lei. È l'unica persona alla quale voglio più bene oltre Jason, e mia madre ha rovinato tutto.
Jason: -allora, asciugati le lacrime che tra cinque minuti iniziano gli scritti- riesco a calmarmi. Entriamo in classe, ci sediamo vicini.
Professoressa: -adesso vi distribuirò i fogli. Se dovete fare un calcolo o uno svolgimento fatelo sul retro del foglio. Le regole le sapete: niente calcolatrici e non copiate dal compagno di banco oppure il vostro esame sarà nullo. Buon lavoro- prima di iniziare do un'occhiata alla scheda e mi sembra abbastanza facile. Abbiamo un'ora di tempo. I primi cinque esercizi li svolgo in poco tempo, ora mi mancano solo i due problemi e le tre espressioni. Mi blocco allo svolgimento di un problema senza riuscire ad andare avanti e non voglio continuare con gli altri esercizi. Sono così da sempre: quando qualcosa non mi viene, cerco in tutti i modi di risolverlo senza andare avanti con le altre cose. Jason lo sa benissimo. Lo sento che mi dà un leggero calcio alla gamba. Annuisco per farli capire che lo sto ascoltando. Scrive sul bordo del suo foglio una formula, quella che mi fa andare avanti. La memorizzo e la trascrivo sul mio foglio. Grazie a JJ mi sono sbloccata. Gli do anche io un debole calcio per ringraziarlo. Sorride con gli occhi puntanti sul foglio. Al suono della campanella abbiamo già da tempo finito i nostri compiti. La professoressa ci dice che possiamo andare agli orali. Anche quest'ultimi vanno molto bene, i prof sono di buon umore a quanto pare e non fanno chissà quali domande. Da una parte sono felice certo, però dall'altra mi domando dove sia Heather, come sta. Di nuovo le lacrime provano a scendere, però questa volta mi faccio forza e le trattengo. Penso positivo. A settembre inizierò il liceo da tutt'altra persona. Non soffrirò né mi preoccuperò per qualcuno tranne che per Jason. Non mi innamorerò più dato che mia madre non si è fatta problemi a disintegrare il mio primo amore, figuriamoci cosa farà con tutti gli altri. Se per non far soffrire gli altri dovrò soffrire io, va bene così. Non ho bisogno dell'amore del resto, ho mio fratello e questo mi basta.
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Before the spark
RomanceToni: -Cheryl tu non devi morire- Cheryl: -perché no?! La mia vita fa schifo, ho una vipera al posto di una madre normale, non servo a nessuno e- Toni: -tu servi a me- ~~~ La Choni è una delle ship più amate di Riverdale, però come era la vita di C...