Sola

1K 45 0
                                    

No one's pov
: -Toni? Toni!- apre gli occhi. Il letto dove sta sdraiata si sta muovendo. Forse è solo una sua sensazione dopo lo svenimento. Si alza a sedere e nota che non stava su un letto ma in una macchina.
Edward: -buongiorno piccola- le sta sorridendo dallo specchietto retrovisore.
Toni: -dove sono mamma e papà?-
Edward: -Toni, ne abbiamo già parlato ieri...-
Toni: -non è la verità- stringe i pugni.
Edward: -hanno fatto un incidente, stiamo andando a vedere se sono davvero loro. Se è così, il funerale sarà tra una settimana-
Toni: -loro sono vivi- lo zio abbassa lo sguardo sul volante.
Edward: -c'è un hamburger in quella busta e delle patatine, se hai fame puoi mangiare- dice cambiando discorso. Toni non se lo fa ripetere due volte. Sta morendo di fame e la voglia di hamburger la sta divorando.
Edward: -un'altra cosa. Dopo il funerale andremo subito a Chicago-
Toni: -Chicago?- chiede con la bocca piena.
Edward: -sì, lavoro lì e non posso trasferirmi qui a Riverdale-
Toni: -io non voglio andare a Chicago-
Edward: -invece dovrai a meno che non tu non voglia andare in un collegio per bambini senza genitori- dice con tono spazientito.
Toni: -io ho i genitori-
Edward: -Toni, dovresti ringraziarmi che io sia venuto a Riverdale solo per te- la bambina inizia ad odiarlo. Ma da una parte anche a crederlo. I suoi genitori non l'avrebbero mai lasciata con uno sconosciuto, neanche se fosse stato suo zio. L'uomo parcheggia davanti ad un piccolo edificio grigio. L'insegna dice: Dottor Marcus, riconoscimento e conservazione cadaveri. La parola cadavere ha sempre spaventato Toni. Come sono?
Toni: -come sono i cadaveri?- decide di chiedere. Lo zio non risponde, mentre entra nell'edificio. L'aria è fredda, sembra di trovarsi in un congelatore. Un uomo smilzo e calvo esce da una stanzetta.
: -lei è il signor Topaz?-
Edward: -sì, sono io-
: -mi segua- attraversano un corridoio largo, fino ad arrivare ad una stanza rettangolare dove ci sono molte coperte, sotto le quali s'intravedono dei rilievi.
: -è pronto? Ed è sicuro che sia il caso che la bambina li veda?-
Edward: -sì, non crede che siano morti almeno così si calmerà- l'uomo alza il primo telo. Sotto si cela il corpo di Josh. Ha tutta la fronte macchiata di sangue, gli occhi chiusi e la pelle di un colorito soprannaturale
Toni: -papà!- lo prende la mano, ma subito si stacca trasalendo. È gelato. Osserva con sguardo triste il padre inerme.
Toni: -papà...Svegliati per favore- il signore passa al telo successivo. Lo toglie e rivela la faccia devastata di Rebecca. A quanto pare il vetro frantumato le era andato dritto negli occhi, e le aveva graffiato tutta la faccia. Anche lei come Josh ha la testa imperlata di sangue. Toni fatica a trattenere le lacrime che ormai scorrono abbondanti lungo il suo piccolo volto.
Edward: -sì, sono loro...-
Uomo: -per il funerale è tutto pronto?-
Edward: -si terrà il 14-
: -bene per quella data le farò avere i corpi pronti- si stringono la mano ed ognuno torna alle proprie mansioni.
Edward: -ora mi credi quando ti dico che sono morti?- Toni non risponde. Guarda fuori dal finestrino, piangendo in silenzio e con le lacrime che scorrono abbondanti.
Arrivano dopo un'ora a casa Topaz. Lo zio accende la TV, prende una birra dal frigo ed inizia a vedere una partita di calcio, mentre Toni va in camera. Piange finché non ha più lacrime. I suoi fantastici genitori che le volevano bene, che l'avevano coccolata e amata per tutta la sua breve vita se n'erano  andati e non sarebbero tornati mai più. Sarebbe stata costretta a vivere per tutta la sua vita con quel uomo sconosciuto, che guarda la TV e beve, non preoccupandosi minimamente di lei; ed in più doveva trasferirsi in un'altra città. Non avrebbe più rivisto Jughead e i suoi altri amici, non avrebbe più mangiato dal Pop's e non sarebbe mai più tornata in quella città a lei familiare, dove aveva vissuto tutti i ricordi con i suoi genitori. Si sente persa, non sa cosa fare, con chi parlarne. Fa la cosa più ovvia, si rimette a letto e piange per tutta la notte, mentre l'uomo a lei completamene sconosciuto, se ne sta in salotto ad ubriacarsi.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora