Perché ti amo

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Toni's pov
: -l'abbiamo chiamata perché era l'ultimo contatto nella rubrica-
Cheryl: -sta bene?-
: -sì, lei piuttosto perché l'ha chiamata?-
Cheryl: -penso lei si debba fare gli affari suoi dottore. Posso rimanere con lei da sola?-
: -certo signorina. Però non per tanto tempo. Deve riposare- sento una porta chiudersi. Ho ancora gli occhi arrossati. Ho già riconosciuto la voce che stava parlando qualche secondo fa. Quella voce, la voce.
Cheryl: -è tutta colpa mia- non mi ricordo nulla di cos'è successo, né di dove sia adesso. Apro lentamente le palpebre. Sono in una camera totalmente bianca. Sento un odore di detersivi vari. Il solito odore di un ospedale. Mi giro leggermente vedendo una sagoma sfocata vestita di rosso. La vista diventa più nitida e vedo Cheryl che ha la testa appoggiata sulla mano e le lacrime che le rigano il volto. Mi guarda negli occhi. I ricordi affiorano nella mia testa.
La nostra discussione, io che torno a casa, l'incontro con Fangs, del resto non ricordo nulla. Non potevano chiamare qualcun altro? Betty o Sweet Pea? Non so se essere felice di vederla. Da una parte lo sono eccome, mi fa sempre piacere vederla, però dopo quella conversazione, non so più cosa dire.
Cheryl: -TT-
Toni: -che è successo?-
Cheryl: -devi riposare. Non sforzarti. Ti racconterò tutto dopo, promesso- chiudo di nuovo gli occhi e sento che le forze mi abbandonano.

Cheryl's pov
Guardo Toni mentre si addormenta. Le lacrime continuano a scendermi. È tutta colpa mia. Se non le avessi detto quella cosa lei sarebbe rimasta a casa e nessuno l'avrebbe ridotta in questo modo. Ha dei lividi in faccia e un taglio sulla tempia. Il dottore mi ha detto che era ubriaca. Mi alzo e chiudo piano la porta per non svegliarla.
: -allora?- mi chiede il dottore.
Cheryl: -si è riaddormentata. Senta, quando uscirà?-
: -non ha nulla di rotto e le ferite non sono gravi. Tutta la sua confusione è dovuta all'alcol che ha bevuto, nulla di più. Penso che appena si risveglierà, potrà uscire-
Cheryl: -può ripetermi chi ha chiamato l'ambulanza?-
: -certo, mi ha detto di chiamarsi Fangs Fogarty, un suo amico. Le consiglio di andare a casa e riposare, la chiamerò appena si sveglierà-
Cheryl: -perfetto arrivederci- esco dal ospedale tornando a casa. Ogni volta che entro a ThistleHouse ho sempre paura che mia madre sia tornata. I lividi che ho sulla faccia sono quasi completamente guariti.
Nana Rose: -come sta?-
Cheryl: -bene Nana. Andrò a prenderla quando si sveglierà-
Nana Rose: -non mi hai ancora spiegato cosa è successo-
Cheryl: -le ho detto che forse Heather non è proprio sparita dalla mia testa-
Nana Rose: -è così?-
Cheryl: -non lo so. Da una parte no perché amo Toni, però lei è stata pur sempre il mio primo amore-
Nana Rose: -chi è che ti ha fatto sorridere quando tutto andava male? Chi ti ha salvato ben due volte? Pensaci e prendi la tua decisione. Però sappi che a volte bisogna lasciar andare il passato per essere felici-
Cheryl: -ti voglio bene Nana- le do un bacio sulla guancia e vado in camera mia. Prendo dei vestiti di Toni, visto che i suoi sono insanguinati e li metto nel borsone che uso per gli allenamenti. Ora devo chiarire solo un'ultima cosa. Rientro nell'auto partendo da Heather.
Heather: -ciao-
Cheryl: -sorpresa di vedermi?-
Heather: -un po'. Successo qualcosa?-
Cheryl: -sono solo di passaggio. Volevo dirti che-
Heather: -lo so, ti piace Toni. Sono felice che tu abbia preferito lei a me. Siete fatte l'una per l'altra- è stato facile.
Cheryl: -grazie-
Heather: -di niente, non posso farci nulla, è il tuo cuore-
Cheryl: -vado allora, ci vediamo- vado alla roulotte di Toni. Busso alla roulotte vicino alla sua dove c'è scritto il nome Fangs Fogarty
Fangs: -Cheryl?- 
Cheryl: -grazie per aver salvato Toni, se non fosse per te, ora starebbe molto peggio.
Fangs: -di nulla immagino- 
Cheryl: -hai per caso visto l'aggressore?-
Fangs: -no, è scappato ed io ero più concentrato su Toni. Come sta?-
Cheryl: -bene, nulla di grave. La andrò a prendere quando si sveglierà-
Fangs: -l'hai sentita?-
Cheryl: -solo per qualche secondo-
Fangs: -senti, sarò sincero con te. Mi ha detto cosa è successo. Le ho dato io quelle birre con le quali si è ubriacata- alzo il mento guardandolo male.
Fangs: -non riesco a resisterle quando mi chiede qualcosa, e stava davvero male-
Cheryl: -fa nulla- dico per non far uscire tutti gli insulti che si stanno accumulando nella mia testa.
Fangs: -hai un'altra ragazza quindi-
Cheryl: -no. Sinceramente non so neanche io perché le abbia detto quelle cose. Ora se vuoi scusarmi devo andare- cerco sempre di cambiare argomento quando sono in difficoltà. Guido fino al ospedale. Voglio essere da Toni nel preciso istante in cui si sveglia. Non voglio riposare senza di lei. Finché non sarà con me non riuscirò a fare nulla. Dopo un'ora il telefono vibra. Sobbalzo dall'eccitazione.
Cheryl: -pronto?-
: -la sua amica si è svegliata-
Cheryl: -è la mia ragazza, ma grazie comunque, arrivo- dico con tono gelido attaccando la chiamata ed entrando nell'edificio.
: -ha fatto presto vedo-
Cheryl: -ero da queste parti-
: -è maggiorenne?-
Cheryl: -sì, ora posso andare da lei?- cerco di sembrare il più convincente possibile.
: -prego, le infermiere l'hanno già visitata, sta bene- entro nella camera nel momento in cui Toni si sta togliendo la maglietta.
Cheryl: -scusami- esco velocemente appoggiando le spalle al muro. Dopo qualche minuto esce e mi guarda.
Toni: -potevi anche restare- dice senza un intonazione precisa. Si dirige verso l'uscita lasciandomi indietro. A quanto pare è ancora arrabbiata e delusa. Apro la macchina e lei entra senza neanche degnarmi di un'occhiata. Oltrepasso il SouthSide. Il dottore mi ha detto di tenerla sotto controllo e poi non voglio lasciarla un'altra volta.
Toni: -perché hai oltrepassato?-
Cheryl: -perché andiamo a casa-
Toni: -è quella la mia casa, torna indietro-
Cheryl: -no Toni, il dottore mi ha detto di tenerti d'occhio nel caso ci fossero dei problemi-
Toni: -sto bene, torna indietro-
Cheryl: -no- si volta verso di me.
Toni: -ferma la macchina- per la prima volta sento la sua voce gelida. Faccio come mi dice accostando di fianco al marciapiede. Resto con le mani aggrappate al volante, non avendo il coraggio di voltarmi e guardarla negli occhi. Sento il suo sguardo addosso. Finalmente mi volto verso di lei. Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi.
Toni: -provi dei sentimenti per lei, è inutile che ti preoccupi per me- scuoto la testa.
Toni: -è stato bello finché è durato suppongo- continua a guardarmi negli occhi. Mi sporgo in avanti e sento le sue labbra unite alle mie. Strofina la lingua sul mio labbro inferiore ed io concedo l'accesso. Si stacca  per prima.
Toni: -perché?-
Cheryl: -perché ti amo-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora