Toni's pov
Toni: -non potevo rimanere a casa?-
Sweet Pea: -sai bene che Jug ci avrebbe ammazzati-
Toni: -lo so però poteva mandarci un altro giorno, no?-
Fangs: -e magari non di notte-
Sweet Pea: -ragazzi, muovetevi. Non voglio restare qui tutta la notte-
Toni: -paura Sweet?-
Sweet Pea: -ma smettila- bussiamo alla porta, aspettando che il tipo che ha effettuato l'ordine ci apra. Me ne hanno parlato. Un uomo abbastanza testardo, che ottiene sempre ciò che vuole. Molto, se non troppo vendicativo. Deve uccidere qualcuno anche per il più stupido dei torti? Lo fa. Non è la prima volta che ordina droga, però non ho mai avuto la "fortuna" di incontrarlo, visto che spetta sempre a Jug o Sweet effettuare la consegna.
: -chi è?-
Sweet Pea: -coloro che si muovono nell'ombra- seriamente si sono inventati un nome in codice così ridicolo?
: -c'è la ragazza?- guardo i miei compagni con preoccupazione.
Sweet Pea: -sì-
Toni: -Sweet, cosa-
Sweet Pea: -dovrai solo entrare-
Toni: -no, non l'ho mai visto, se mi facesse qualcosa?-
Sweet Pea: -non ti farà niente, tranquilla- Fangs cerca di fermarlo però Sweet è irremovibile. Prendo in mano la scatola. I miei due amici entrano nell'auto mentre la porta si apre.
: -prego- lo guardo negli occhi.
: -vuoi entrare o rimaniamo qui?-
Toni: -devo solo consegnarti un pacco, perciò tieni- gli porgo la scatola ma lui scuote la testa.
: -non era questo l'accordo- quale accordo?"
Toni: -non c'è nessun accordo-
: -i tuoi amici non te l'hanno detto?-
Toni: -no-
: -non ti preoccupare, non è nulla di che- mi fa cenno di entrare. I miei amici non mi tradirebbero mai. Lo seguo dentro l'appartamento e vedo che non siamo soli. Sul divano del soggiorno è seduto un ragazzo.
: -va bene, io vado. Ho altre cose da fare. Seb, fai quello che ti ho detto- il ragazzo annuisce, non staccando gli occhi dal telefono che regge in mano, mentre gioca ad uno spara tutto. L'uomo, che a quanto pare è suo padre, esce dall'appartamento, mentre io rimango in piedi, osservandomi intorno.
Sebastian: -puoi anche sederti, nessuno ti mangia-
Toni: -di che parlava tuo padre?-
Sebastian: -lascia perdere, non capiresti-
Toni: -spiegami allora-
Sebastian: -sai qualcosa riguardo l'ipnosi?-
Toni: -no-
Sebastian: -allora non capiresti- sento un continuo sibilo. Mi alzo andando verso il suono, vedendo una teca di vetro con dentro un serpente. Sin da piccola li ho sempre amati. Forse il destino aveva già programmato di farmi entrare nei Serpents. È un bellissimo cobra di colore marrone, con due pallini neri ai lati del cappuccio.
Toni: -avete davvero un serpente?-
Sebastian: -sì, ti sembra tanto strano?-
Toni: -non sono illegali qui a Riverdale?-
Sebastian: -pensi a mio padre freghi qualcosa delle leggi?- in effetti, se compra droga, nessuno gli vieta di possedere anche un serpente.
Sebastian: -cazzo, figlio di puttana- mi giro e lo vedo spegnere il telefono. A quanto pare qualcuno lo ha ucciso. Sbatte qualche volta le palpebre, ritornando in un secondo calmo. Forse troppo calmo. Si avvicina a me, guardandomi dritto negli occhi. I suoi occhi sono color ghiaccio e proprio come questo elemento, non trasmettono niente, nessuna emozione.
Sebastian: -mi hai detto che non sai nulla sull' ipnosi-
Toni: -già-
Sebastian: -vorresti provare?-
Toni: -è questo quello che ti ha detto di fare tuo padre? Ipnotizzarmi?-
Sebastian: -sì, però non lo farei mai, so che non accetteresti- il suo viso si rabbuia. Mi fa troppa pena vederlo così.
Toni: -sai, penso che possiamo fare un tentativo-
Sebastian: -ottimo, siediti qui- mi porge una sedia, mettendola davanti alla teca con il serpente.
Sebastian: -fissalo per qualche secondo, poi chiudi gli occhi e continua a pensare al serpente-
faccio come mi dice. Non stacco gli occhi da quelli del serpente, che sembra fissarmi a mia volta. Conto venti secondi, poi chiudo gli occhi, cercando di ricordare l'immagine dell'animale. Un'improvvisa sonnolenza mi avvolge, tanto che sbadiglio. Sento Sebastian ridacchiare.
Sebastian: -bene, ora puoi aprire gli occhi-
Toni: -tutto qui?-
Sebastian: -come ti senti?- dice evitando completamente la mia domanda.
Toni: -come se mi avessero drogata-
Sebastian: -ti sei mai drogata?-
Toni: -no, però mi hanno raccontato-
Sebastian: -sappi che ti senti benissimo. Sembri di essere in un mondo parallelo. Tutto è così bello, fantastico, surreale- devo dire che la sua descrizione della droga mi affascina e non poco.
Sebastian: -vuoi provare?- mi guarda dritto negli occhi. La mia vista si offusca per qualche secondo.
Toni: -no-
Sebastian: -sicura?- annuisco.
Sebastian: -va bene, possiamo fare un'altra cosa- mi sfiora la spalla con le dita. Tutto il corpo ha un brivido.
Sebastian: -fragile la ragazza- mi sussurra a pochi centimetri dall'orecchio. Mi prende per i fianchi alzandomi, prendendomi la mano e mettendola sulla zip dei suoi jeans.
Toni: -Sebastian, io-
Sebastian: -guardami- lo guardo negli occhi e sento che le forze mi abbandonano sempre di più.
Sebastian: -avanti- prende le mie dita e fa scendere la zip. Gli tolgo i pantaloni, mentre lui si mette seduto sulla poltrona, guidando le mie mani sul suo membro.
Sebastian: -riesci a fare da sola ora?- annuisco, andando lentamente su e giù lungo la sua intimità, mentre lui ansima e stringe la mani intorno ai braccioli.
Sebastian: -cazzo sì- continuo così per qualche minuto, aumentando la velocità, incosciente di quello che in realtà sto facendo, ossia masturbare un tipo che conosco solo da qualche minuto.
La mia testa continua a ripetermi che è la cosa giusta. È un bel ragazzo, e poi anche a te piace quello che stai facendo. Tutta la mia mente sembra essere stata colpita più e più volte con una mazza da baseball ed ora è talmente intontita che non capisce la gravità della situazione. Quando finalmente viene e tira la testa all'indietro io tolgo la mano dal suo membro, mettendola in tasca e guardandolo sconvolta.
Toni: -che cazzo ho fatto?-
Sebastian: -ti è piaciuto, vero?- dice con un tono sensuale che mi fa girare la testa.
Toni: -si- perché ho detto di sì, ovvio che non mi è piaciuto? Si alza dal divano rimettendosi i boxer. Si avvicina a me.
Sebastian: -congratulazioni, hai appena scoperto che cos'è l'ipnosi-
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Before the spark
RomanceToni: -Cheryl tu non devi morire- Cheryl: -perché no?! La mia vita fa schifo, ho una vipera al posto di una madre normale, non servo a nessuno e- Toni: -tu servi a me- ~~~ La Choni è una delle ship più amate di Riverdale, però come era la vita di C...