Lo sarò sempre

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Toni's pov
Ma che cazzo ho fatto? L'ho fatta andare via e mentre stava uscendo non l'ho neanche trattenuta. Ora penserà che l'ho lasciata per colpa di quella spia. Brava Toni, continua così. Finalmente alzo la testa. Spero che la sua macchina sia ancora qui però ovviamente non è così. Penso di scrivere a Sweet, però è ancora arrabbiato con me e di sicuro non vuole parlarmi perché troppo impegnato con la sua fidanzatina. Esco dalla roulotte, è una bella giornata, c'è il sole e fa caldo, eppure i raggi caldi non riescono a trasmettermi la loro felicità.
Toni: -Fangs ho fatto un casino- lo vedo uscire dalla roulotte. Potevo mai trovare un amico come lui? Sorrido, anche se sono tristissima.
Fangs: -che hai combinato?-
Toni: -Cheryl, l'ho fatta andare via. Tutto per colpa di questa spia del cazzo- ho gli occhi lucidi però mi trattengo dal piangere.
Fangs: -se n'è andata?-
Toni: -sì-
Fangs: -raggiungila, parlale-
Toni: -non mi vuole parlare-
Fangs: -provaci-
Toni: -vorrei davvero parlare con Sweet ora-
Fangs: -lo conosci, forse non è più arrabbiato-
Toni: -sai anche tu come è andata a finire quella volta in cui hai detto che la sua ex ragazza lo tradiva-
Fangs: -me lo ricorderò per sempre- mi mostra il braccio dove c'è un taglio profondo, provocato da Sweet.
Toni: -potresti-
Fangs: -chiamarlo?-
Toni: -sì- lo guardo con occhi dolci. Annuisce prendendo il telefono.
Fangs: -pronto Sweet Pea, puoi venire qui un attimo? Sì, ho bisogno di portare delle cose fuori dalla roulotte- aggancia sorridendomi.
Fangs: -sarà qui tra dieci minuti-
Toni: -grazie mille- lo abbraccio. Come previsto dopo dieci minuti vedo Sweet avvicinarsi. Appena mi vede sbuffa spazientito. Fangs gli si avvicina.
Fangs: -parlale, ne ha bisogno-
Torna nella sua roulotte lasciandoci soli. Sweet inizia a camminare, io lo seguo. Restiamo in silenzio fino a quando non parla.
Sweet Pea: -allora? Cosa c'è?-
Toni: -non so che fare Sweet. Questa spia che dice che farà del male a Cheryl, non so come comportarmi- di nuovo la vista mi si annebbia a causa delle lacrime.
Sweet si ferma guardandomi dall'alto.
Sweet Pea: -vieni qui- mi butto tra le sue braccia. Rimaniamo così per un tempo che mi sembra infinito.
Sweet Pea: -senti, mi dispiace per averti detto quelle cose-
Sweet Pea che si scusa è un caso raro se non impossibile.
Toni: -tranquillo, a proposito come sta Olivia?- cerco di pronunciare il suo nome con meno disprezzo possibile.
Sweet Pea: -bene, ci siamo visti ieri pomeriggio, poi non mi ha più scritto-
Toni: -avete litigato?-
Sweet Pea: -no, non la sento da ieri. Dovrei scriverle-
Beep-beep
Toni: -è di nuovo la spia-
Sweet Pea: -fa vedere- gli do il cellulare e lui scorre in alto per vedere la chat.
Sweet Pea: -è proprio ossessionato-
: -vedo che avete deciso di fare come vi ho detto- non gli rispondo. Che creda alla nostra rottura.
: -però se fosse così non staresti chiedendo consigli al tuo amichetto-
Toni: -a volta mi sembra che stia sempre vicino a me o Cheryl-
Toni: -continuerai ancora per molto a fare il codardo?-
: -dì al tuo amico che la sua ragazza è proprio un buon bocconcino-
Sweet Pea: -coglione- mi prende il telefono dalle mani. Mi metto sulle punte per vedere cosa stia scrivendo.
Sweet Pea: -brutto pezzo di merda, chi sei?-
: -se ve lo dicessi non sarebbe più divertente-
Sweet Pea: -ora che riguarda anche Olivia, lo cercherò come non mai. Tu comunque vai a parlare con Cheryl, sappiamo entrambi quello che provi per lei- tutto il mio corpo ha un brivido di eccitazione. Il coraggio ad un tratto mi penetra fin dentro le ossa.
Toni: -mi serve l'aiuto di Betty-
Sweet Pea: -io vado al White Wyrm. Quel tipo non sa contro chi si è messo. Preparati a ricerche fino a tarda sera-
Toni: -sono nata pronta. Ci vediamo Sweet- corro verso le roulotte e chiamo Betty. Non le scrivo e non la chiamo quasi mai, però spero che mi aiuti comunque.
Toni: -Betty, mi devi aiutare-
Betty: -che succede Toni? La spia?-
Toni: -in un certo senso. Devi portarmi a casa di Cheryl- sento che deglutisce. A quanto pare neanche a lei piace quel posto.
Betty: -ma non conosci l'indirizzo?-
Toni: -pensi che Penelope Blossom mi faccia entrare? Tu la distrai, io entro dalla finestra-
Betty: -ti vengo a prendere tra un quarto d'ora- spero che Cheryl non sia già convinta dell'idea che io l'abbia lasciata. Mi metto una tuta, così da arrampicarmi con più facilità ed esattamente alle sette Betty viene a prendermi.
Betty: -ora però mi dici cos'è successo- dice mettendo in moto.
Toni: -quella spia vuole che ci lasciamo. Ed io le ho detto che forse potremmo farlo, ovviamente per finta, almeno finché non avremmo scoperto chi sia e lei non l'ha presa molto bene-
Betty: -tranquilla, fa di tutto un dramma- quella cosa di lei mi piace. Quando sono tornata a casa con una leggera ferita al braccio, si è preoccupata come se stessi dissanguando. Arriviamo ed è già abbastanza buio. Spero di vederci qualcosa sennò sarà un bel problema. Mi alzo il cappuccio della felpa che ho messo e mentre Betty si dirige alla porta, io percorro tutto il giardino fino ad arrivare sul lato ovest della casa. Spero che sia quella la sua stanza. Vedo che ci sono degli appigli, esattamente come dalle Suore della Mansueta Provvidenza. Inizio con un piede, poi l'altro fino ad arrivare alla finestra. Prendo il telefono facendo attenzione a non cadere ed illumino la finestra vedendo una camera interamente rossa. Sicuro è la sua. Poco dopo vedo la mia ragazza seduta di fronte alla scrivania. Sorrido alla vista di lei tutta concentrata mentre disegna. Busso alla finestra, non molto forte per non farla spaventare. Non mi sente, riprovo più forte. Sobbalza e si gira lentamente verso di me. Assottiglia lo sguardo facendo una faccia confusa, però quando realizza che sono io mi viene ad aprire velocemente prendendomi per il braccio.
Cheryl: -ma sei impazzita? Se mia madre ti vede-
Toni: -è tutto ok, ci sta pensando Betty- dico interrompendola. Sento delle voci dal piano di sotto. Si porta un dito alle labbra intimandomi di fare silenzio. Si avvicina alla porta ascoltando attentamente.
Cheryl: -sta arrivando, nasconditi-
Toni: -dove?- mi indica con la testa il letto, sotto al quale mi fiondo esattamente un secondo prima che la porta si apra.
Penelope: -tua cugina ti ha portato questo-
Cheryl: -grazie madre-
Penelope: -io esco, torno domani in mattinata, non fare stupidaggini- quella voce tagliente adesso me la sognerò la notte, poco ma sicuro. La porta si chiude, ma io rimango per qualche altro secondo sotto il letto.
Cheryl: -Toni- sento che si siede sotto il letto.
Cheryl: -Toni, ti sei addormentata? Non me ne stupirei- faccio spuntare da sotto il letto solo mia testa.
Toni: -ci sento- si sporge verso di me appoggiando la testa sulla mano.
Toni: -non sei felice di vedermi?- dico sorridendo.
Cheryl: -dopo che mi hai lasciata?- lascia il braccio penzolare dal letto. Lo afferro e per la sorpresa lei si china verso di me. Vista dal basso fa tutto un altro effetto. Le sposto i capelli dietro l'orecchio. La guardo negli occhi, iniziando poco dopo ad alternare lo sguardo tra gli occhi e le labbra. Lei come sempre rimane con lo sguardo fisso sulle mie labbra, mordendosi il labbro inferiore.
Toni: -non lo farei mai- dico rispondendo alla sua domanda. Alzo un po' la testa dal pavimento baciandola. Lei si sporge in avanti mettendomi le mani dietro la testa che inizia a grattarmi piano. Questa volta è lei che chiede l'accesso. Ovviamente lo consento subito ed iniziamo a baciarci esattamente come ieri. Ci stacchiamo, questa volta ho respirato, sennò sarei già morta.
Cheryl: -rimani sul pavimento o vieni qui?- striscio fuori e solo ora posso vedere la sua camera. È enorme e c'è anche un bagno.
Toni: -hai il bagno in camera? O mio dio- ci entro dando un'occhiata e subito dopo esco. Lei ride.
Cheryl: -sembri proprio una bambina a volte- continuo a guardare la stanza. C'è un enorme orso di peluche anch'esso rosso. Cheryl nota che lo sto fissando.
Cheryl: -me lo ha regalato Jason a San Valentino- vedo molte cose che caratterizzano Cheryl. La sua spilla, il suo zaino rosso, i suoi libri, le sue penne, tutto.
Toni: -è bellissima-
Cheryl: -strano che non hai ancora provato il letto, mi stupisco di te Antoinette- a sentire il mio nome per intero non riesco a trattenere un sorriso. Non mi ha mai chiamato così. Fa la finta arrabbiata ma in fondo so che è felice di vedermi.
Toni: -sì può sempre rimediare- mi faccio cadere sul letto, ammortizzando la caduta per non schiacciarla completamente. Mi accorgo che è già in pigiama, composto da pantaloncini ed una canottiera entrambi rossi. Le sta dannatamente bene. Mi sposto da lei mettendomi al lato destro del letto, quello che occupo su ogni letto. Lei si allontana da me. Forse è veramente arrabbiata, però se lo fosse non mi avrebbe baciato. Faccio il broncio e mi avvicino a lei, avvolgendole la vita con le mie braccia e poggiando la testa sulla sua spalla.
Cheryl: -perché sei venuta?-
Toni: -volevo vederti-
Cheryl: -ci siamo già viste oggi-
Toni: -dovevo dirti che non ti lascerei mai per una stupida spia- vedo che sorride dal riflesso dello specchio dell'armadio.
Toni: -e che oggi non lo ho fatto-
Cheryl: -quindi sei ancora la mia ragazza?- e poi sarei io la bambina qui.
Toni: -certo- mi dà un bacio sulla testa.
Cheryl: - resti a dormire?-
Toni: -magari, ma non ho il pigiama-
Cheryl: -dovrei avere qualcosa degli anni passati, visto che avrai due taglie in meno di me-
Toni: -hey- dico imbronciandomi. Ride. La sua risata è qualcosa di bellissimo.
Cheryl: -ve bene, tieni- mi da un pigiama rosa a quadretti.
Toni: -io dovrei mettermi questo?-
Cheryl: -è carino dai- dice spiegandolo davanti a me.
Toni: -sono-
Cheryl: -in una gang, sono una dura. Dai mettilo e falla finita che sei tutto tranne che una dura-
Toni: -solo con te non lo sono- prendo il pigiama e vado a cambiarmi in bagno. Quando esco lei mi guarda.
Cheryl: -ti sta enorme- dice ridendo. Mi guardo allo specchio e sembro un sacco di patate.
Toni: -meglio grande che stretto. Hai una spazzola?-
Cheryl: -vieni, faccio io- mi siedo dandole le spalle e lei inizia a pettinarmi i capelli. È così rilassante.
Cheryl: -non mi hai mai detto perché proprio il rosa-
Toni: -mi piaceva- sorrido. Quando ha finito di pettinarmi, passa ai suoi capelli. La guardo con invidia, voglio pettinare anche io quei capelli bellissimi.
Toni: -anche io voglio farlo- la guardo con gli occhi da cucciolo. A scuola mi hanno detto che non fa toccare i suoi capelli a nessuno e guai a chi ci prova. Invece mi porge la spazzola e si avvicina a me. Inizio a pettinare i suoi capelli perfetti, assaporando il loro profumo. Alla fine, li sposto di lato e le bacio il collo. Subito alza le spalle sorridendo.
Toni: -ho avuto l'onore di pettinare i capelli di Cheryl Blossom- dico sventolando la spazzola per aria. Lei sorride e si sdraia, questa volta vicino a me.
Toni: -Sweet e tutti gli altri si stanno occupando della spia comunque- lei abbassa lo sguardo.
Toni: -lo troveremo. Buonanotte- le prendo la mano, guardandola con dolcezza. Lei annuisce e mi abbraccia.
Cheryl: -buonanotte-

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