Emergenza

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Toni's pov
Toni: -Sweet, Jug- arrivo finalmente alle roulotte. Non ho fatto in tempo a prendere le scarpe e durante la corsa i calzini si sono strappati e ho dovuto buttarli via, perciò ho tutti i piedi scorticati e sanguinanti. Busso alla porta di Sweet urlando.
Toni: -Sweet, apri cazzo, ti prego, so che sei lì- sono talmente disperata che non mi accorgo che sto letteralmente prendendo a pugni la porta.
Sweet Pea: -Toni, ma sei impazzita? E poi non dovresti stare-
Toni: -Cheryl è in pericolo, aiutami ti prego- dico interrompendolo.
Sweet Pea: -i tuoi piedi-
Toni: -non importa Sweet, la mia ragazza è in pericolo ok?-
Sweet Pea: -chiamo Jug. Tu rimani qui, non riesci neanche a reggerti in piedi-
Toni: -scordatelo, io vado-
Sweet Pea: -no Toni. Ci pensiamo noi- sto per ribattere ma lui mi prende per le spalle.
Sweet Pea: -fidati di me, la salveremo. Tu rimani qui, peggioreresti solo la situazione- annuisco. mi prende in braccio e mi porta nella mia roulotte, appoggiandomi sul letto.
Sweet Pea: -rimani qui. Tieni il telefono vicino, ti farò sapere come sta andando-
Toni: -ti prego, salvatela- dico sull'orlo del pianto.
Sweet Pea: -la salveremo- esce dalla roulotte, lasciandomi sola. È da un sacco che non passo del tempo nella mia roulotte. Da quando mi sono trasferita nell'appartamento, non ho avuto tante occasioni per tornarci, però oggi non potevo farne a meno, dovevo avvisare i Serpents di quello che sta succedendo. Spero che riescano a portarla fuori dalle grinfie di quella Fattoria. Ti prego, fa che vada tutto bene. L'ultima volta che l'ho vista stava lottando contro tre guardie contemporaneamente. Non voglio neanche immaginare se le hanno fatto qualcosa, non lo sopporterei. Vorrei dormire, trascorrere il tempo il più in fretta possibile, però non posso.
Sia perché devo aspettare i messaggi di Sweet, sia perché il bruciore ai piedi è talmente forte che non riesco a chiudere occhio. Vado in bagno, prendendo la cassetta del pronto soccorso. Bagno un panno con l'acqua ossigenata e dopo aver preso un grande respiro, lo passo sui piedi.
Toni: -cazzo- brucia in una maniera assurda. continuo così per qualche secondo, stringendo i denti per non urlare. Tremo dal dolore, infatti mi avvolgo in una coperta per far cessare, almeno in parte, quel tremolio. Provo a fare qualche passo, però il dolore è troppo forte. Mi sdraio di nuovo sul letto, con il telefono in mano, aspettando il fatidico messaggio. Sarà passata già un'ora. Magari stanno ancora combattendo contro le guardie della Fattoria, oppure stanno già tornando e tra poco tempo rivedrò la mia Cheryl. Non avrei mai dovuto lasciare che lei entrasse in quella fottuta setta segreta, dovevo impedirglielo, farle capire che fosse tutta una fregatura, chiuderla in casa se necessario, però impedirle in ogni modo di uscire ed andare da quel fantasma. Non sono riuscita a proteggerla, di nuovo. Io, la persona che le sta sempre vicino, nonché la sua ragazza, non l'ho protetta quando ne aveva bisogno. Dovevo ascoltare Betty, darle retta, farla parlare, invece ho seguito la mia testardaggine, portando Cheryl dritta nell'occhio del ciclone. Se ora le succedesse qualcosa, sarebbe totalmente colpa mia. Ho davvero creduto di poter rivedere i miei genitori? Forse mi mancavano così tanto che mi sono aggrappata all'ultima possibilità che avevo per rivederli. Non penso spesso a questa cosa, però sono un'orfana.
Non ho vissuto in collegio per ragazzi senza famiglia, però teoricamente lo sono.
Niente madre, niente padre. Solo uno zio, al quale non importava niente di me. E anche lui è morto. La mia famiglia è segnata da morti abbastanza tragiche. Incidente stradale. Droga. Anche io morirò di una morte atroce? No, io ho una persona per cui vivere, una persona per cui lottare, una persona che ha bisogno di me e viceversa. Ormai siamo collegate, quando sta male una, sta male anche l'altra. Combattiamo ogni giorno per l'altra, non fermandoci davanti a nessuna difficoltà. Siamo unite da un filo invisibile, e lo saremo per sempre. Mentre riguardo le nostre foto insieme, squilla il telefono. Lo prendo di corsa, rispondendo alla chiamata.
Toni: -Betty, novità?-
Betty: -no, Jug mi ha portata fuori dall' edificio. Di Cheryl nessuna traccia. Tu come stai piuttosto?-
Toni: -la stanno cercando?-
Betty: -sì, stanno setacciando tutto il perimetro, non ti preoccupare, la troveranno-
Toni: -Evelyn? L'avete trovata?-
Betty: -è già ammanettata-
Toni: -tutte le guardie?-
Betty: -anche, dicono che ne manca una all'appello-
Toni: -digli di cercare al piano terra-
Betty: -Toni, tranquilla-
Toni: -appena sai qualcosa chiamami, ok?-
Betty: -sì, so che in caso contrario mi ammazzeresti- sorrido attaccando la chiamata, devo dire che quella ragazza sa il fatto suo. Il mio stomaco inizia a brontolare. Fantastico, ora mi tocca anche cucinare. Cammino come una papera verso la cucina, prendendo due fette di pane e mettendoci in mezzo del prosciutto. Mentre lo butto in padella, iniziando a friggere, tengo d'occhio l'orologio. Sono trascorse ormai due ore. Non sono preoccupata, di più. Mi fido dei miei amici, certo, però sarei più sicura se fossi io ad effettuare le ricerche, almeno saprei al cento per cento che mi stanno dicendo la verità. Mi siedo a mangiare il mio toast ancora fumante.
Senza di lei non ho neanche appetito, diciamo che è la mia linfa vitale. Non c'è lei, non c'è vita. Dopo qualche minuto riesco comunque a finire il toast, del quale non ho neanche assaporato il gusto. Guardo i miei piedi e noto che le bende sono sporche di sangue. Distolgo lo sguardo. Prendo delle bende pulite, togliendo delicatamente quelle vecchie. Strizzo gli occhi quando tolgo un pezzo di tessuto che si è incollato al mio tallone. Impreco per tutto il tempo in cui spargo la pomata sulle ferite, fasciandole in seguito. Dannazione, non potevo prendere le scarpe? Erano nella mia camera, perciò non avremmo fatto in tempo, visto che avevamo un sacco di guardie alle calcagna. Prendo il telefono e noto una chiamata persa da Sweet. Come ho fatto a non sentirla? Lo richiamo.
Toni: -Sweet, cos'è successo?-
Sweet Pea: -Toni, preparati, sto venendo a prenderti-
Toni: -Cheryl, sta bene?-
Sweet Pea: -no-
Toni: -perché?-
Sweet Pea: -è in ospedale-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora