Sto arrivando

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Cheryl's pov
Cheryl: -Heather, dove sei?-
Heather: -scusa, sono in ritardo-
Cheryl: -non è cambiato nulla in questi anni a quanto pare-
Heather: -due minuti e sto lì- sento il tipico sbuffo dell'autobus. Mi affaccio dalla finestra e la vedo scendere dal grande veicolo giallo.
Cheryl: -seriamente sei arrivata con l'autobus?-
Heather: -ti ricordo che l'auto è di mia madre è le serviva per lavoro oggi-
Cheryl: -potevi dirlo, ti sarei venuta a prendere io-
Heather: -fa niente, ora sono qui. Andiamo?-
Cheryl: -certo- come ormai tutte le persone che sono salite sulla mia auto, si ferma a guardare la famosa incisione di Toni.
Heather: -devo ammettere che ha avuto coraggio-
Cheryl: -anche troppo. Ora andiamo- arriviamo al posto di uno parlavamo ieri.
Heather: -te l'ho detto, non c'è nulla-
Cheryl: -con quello intendi nulla?- dico indicando una sorta di casa in miniatura.
Heather: -pensi seriamente che-
Cheryl: -ovvio- dico interrompendola ed incamminandomi verso l'edificio, seguita a ruota da Heather che si muove incerta.
Cheryl: -non ti ricordavo così paurosa-
Heather: -non lo sono infatti-
Cheryl: -allora prego, a te l'onore- iInspira ed espira e finalmente apre la porta. Calpesto una trave, che emette un forte scricchiolio.  Ci addentriamo nella casa. Beeep-beep. Sobbalzo e prendo lentamente il telefono.
: -vedo che sei a destinazione-
Cheryl: -sì, e non vedo Toni-
: -e non la vedrai-
Cheryl: -come sarebbe a dire idiota?-
: -nel vero senso della parola. Qualche ora e nessuno la vedrà mai più- corro verso la porta che però è chiusa a chiave.
Heather: -guarda- seguo la direzione del suo dito e vedo una sagoma nera che si allontana dalla casa, sella una moto e parte. Chiamo Betty, mentre Heather scrive qualcosa al telefono.
Heather: -cazzo, non c'è campo- dannazione. Inizia a tirare calci alla porta.
Cheryl: -è inutile-
Heather: -cazzo, ma cosa ne è stato della Cheryl che conoscevo? Di quella che lottava ogni volta- la guardo negli occhi, annuisco rapidamente e vado a cercare qualcosa con qui aprire questa dannata porta. Le finestre sono coperte da travi di legno, cosa che non migliora di certo la situazione.
Cheryl: -tu non eri esperta di meccanica?-
Heather: -lo ero, però so che dovremmo faticare ancora molto per buttare giù questo pezzo di legno- prendiamo due travi e cerchiamo di abbattere la porta. Niente.
Cheryl: -io continuo, tu cerca un'altra via d'uscita- continuo a battere contro la porta.
"Toni, ti prego. Almeno tu cerca di scappare"

Toni's pov
: -alzati- finalmente i miei occhi vedono qualcosa. Anche quel leggero spiraglio di luce mi dà fastidio, tanto che sono costretta a voltarmi per non esserne accecata.
Toni: -come posso alzarmi?- mi slega. Lo guardo esterrefatta.
Toni: -sensi di colpa?- prende un fagotto dalla tasca della giacca.
: -sai, prova solo a fare un passo falso e tutto questo finirà. Sono stato abbastanza chiaro?- i suoi occhi brillano di pazzia pura.
Toni: -sei sicuro che sia carica e che non sia una pistola presa dal negozio di giocattoli?- distende il braccio e spara alla mia destra. La sedia dove stavo seduta qualche minuto prima ora ha un enorme buco al centro. Bene, è una pistola vera ed è carica.
: -andiamo. Ricorda le mie parole- lentamente usciamo dall'appartamento. Finalmente respiro l'aria pulita. Non c'è niente e nessuno nei paraggi. Niente case, niente persone, niente di niente, sembra di stare in un luogo preso e buttato via dal mondo. Qualche metro più avanti c'è una vecchia auto abbastanza malandata, con molti graffi e piegature.
: -entra- obbedisco e poco dopo ci addentriamo ancora di più nel bosco.
Toni: -è lo SweetWater River?-
: -il tuo istinto non sbaglia- almeno se dovrò morire, passerò questi ultimi minuti ricordando di come ho salvato Cheryl.
Toni: -so che non sei tu a capo di tutto ciò. Chi è? Chi è che ti comanda?- ormai sono sull'orlo di una crisi isterica.
: -non sono affari tuoi. Mettiti lì- mi indica con la testa un masso. Anzi non un masso, il masso. Quello dove Cheryl era seduta quel giorno.
Toni: -quanto tempo mi rimane?-
: -è inutile che fai la coraggiosa. Non ti servirà a nulla. Aspettiamo il capo, ti dirà delle cose e poi passeremo alla fase finale- la morte, in poche parole. Davvero finirò la mia vita in questo modo? A causa di una chissà quale vendetta?

Cheryl's pov
Cheryl: -allora? Novità?-
Heather: -non c'è via d'uscita- continuo a battere l'asse di legno, contro la porta. Vado avanti così da ormai dieci minuti, senza mai fermarmi. I miei muscoli chiedono tregua.
Heather: -riposati, è inutile. Faccio io-
Cheryl: -no. Continua a cercare. Hai detto tu di non arrendermi e non lo farò- con una nuova dose di forza mi rimetto al lavoro.
Heather: -c'è una scala che porta ad una mansarda- esclama dopo qualche minuto. Butto l'asse dall'altra parte della camera e corro verso Heather.
Heather: -guarda- alzo lo sguardo ed in effetti c'è una scala di ferro arrugginita che porta ad una specie di secondo piano.
Cheryl: -che aspettiamo?- con attenzione, inizio ad aggrapparmi ed in poco tempo raggiungo la destinazione. Heather sale dopo pochi secondi. C'è una finestra, che apre con un calcio. Si sporge in avanti.
Heather: -c'è una specie di tappeto di foglie secche e sotto intravedo una sorta di materasso-
Cheryl: -cosa hai in mente?-
Heather: -non riuscirà a sostenerci entrambe- si volta verso di me.
Heather: -vai tu-
Cheryl: -e tu? Non posso lasciarti qui-
Heather: -Cher, una vita è molto probabilmente in pericolo. Puoi salvarla. Non fare storie. Starò benissimo, non c'è più nessuno qui-
Cheryl: -va bene- mi metto a sedere sul davanzale.
Heather: -hey-
Cheryl: -dimmi-
Heather: -non dimenticarti di me. Non voglio passare la notte qui- cerca di sorridere ma so che in realtà sta morendo di paura. Mi sporgo in avanti prendendole la mano.
Cheryl: -prometto. Grazie- detto questo salto dal davanzale. In pochi secondi atterro su qualcosa di morbido. Grazie a Dio.
Heather: -vai e riprenditela- mi fiondo verso la macchina e parto a tutta velocità. Appena torna la linea, mi fermo un attimo e scrivo sul gruppo.
Cheryl: -cercate dappertutto. È dalla spia. Ed è in pericolo. Qualcuno vada a riprendere Heather. È fuori dall'autostrada-
Jughead: -perché? Tu non sei con lei?-
Cheryl: -ero, sto tornando. Mi ha detto lei di andarmene-
Betty: -perfetto, io e Veronica stiamo andando verso il centro-
Jughead: -i Serpents si sono divisi e stanno cercando presso il SouthSide e nelle vicinanze. La troveremo-
Betty: -Cheryl, non puoi andare da sola. Vieni qui alle roulotte e prendi qualcuno-
Cheryl: -meglio soli che mal accompagnati-
Jughead: -fa come ti dice- butto il telefono nella borsa. Sarò anche testarda fino al midollo, ma ora è una cosa tra me e la spia.
"Sto arrivando TT"

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora