Sottomessa

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Toni's pov
Toni: -Heather?-
Heather: -volevi sapere dove fosse Cheryl?-
Toni: -lo sai?-
Heather: -più o meno. Era come me prima, ma non voleva parlarti, mi ha supplicato di mentire, però so quanto anche lei sia triste per il vostro litigio-
Toni: -e?-
Heather: -ho pensato di organizzare un incontro tra te e lei-
Toni: -non mi vuole vedere-
Heather: -ho pensato già a tutto. L'unica cosa che dovrai fare è venire alla spiaggia dove eravate l'altra volta alle nove di sera, va bene?-
Toni: -sì, certo-
Heather: -perfetto. A stasera-  rimangio quello che ho detto, questa ragazza è un genio, però non voglio rallegrarmi troppo presto. Il piano potrebbe andare in fumo, oppure Cheryl all'ultimo secondo potrebbe rifiutare. Tra tutti i giri di questa mattina si sono già fatte le cinque. Avevo pensato di iniziare con il trasloco, però ora come ora non ne ho la minima volta, quindi mi sdraio sul mio letto, accendendo la TV ed iniziando a bere una delle mie solite bibite energetiche alla fragola. Solo dopo aver finito la terza bottiglia mi viene in mente una cosa. Mi guardo intorno e capisco che sto diventando come mio zio. Anche lui passava intere giornate sul divano a bere. Le mie sono bevande analcoliche certo, però non cambia un granché. Basta così. Finisco l'ultimo sorso della bevanda, poi prendo tutte le bottiglie e le butto nel cestino, iniziando a prepararmi per il nostro incontro. Mi vesto molto semplice, con il mio solito look.
Heather: -ok, parcheggerò l'auto proprio vicino l'ingresso. Tieniti pronta-
Toni: -ok, ma qual è il piano?-
Heather: -vedrai- grazie, molto rassicurante. Mi pettino i capelli, lasciandoli sciolti e quando scoccano le sette parto verso la spiaggia, visto che ho bisogno di due ore per arrivarci. Sfreccio per le strade, godendomi il vento e l'aria fresca che mi arriva in faccia. Spero che tutta questa cosa funzioni. Voglio davvero parlarle. Sono due giorni interi che non la vedo e non la sento. Mi manca. Sono talmente immersa nei miei pensieri che per poco non oltrepasso la spiaggia. Parcheggio qualche metro più avanti, per non far riconoscere la moto e mi appoggio ad un palo della luce, aspettando il messaggio di Heather.

Cheryl's pov
Dieci minuti prima.
Cheryl: -Hev-
Heather: -sì?-
Cheryl: -perché non potevano andare con la mia macchina?-
Heather: -non so, è da tanto che non guido- fa sul serio? Durante il viaggio con Toni, ho memorizzato abbastanza bene la strada, perciò appena svoltiamo all'incrocio, capisco che siamo arrivati.
Heather: -ok, parcheggio e ci siamo-
Cheryl: -perché hai voluto venire così tardi?-
Heather: -a quest'ora non c'è nessuno, e poi non è neanche così buio, siamo in estate del resto- parcheggia la macchina ed io sono la prima ad uscire. Prendo le borse con tutte le nostre cose e mi dirigo verso la spiaggia, seguita a ruota da lei. La vedo prendere il cellulare e scrivere qualcosa.
Cheryl: -Sweet Pea?-
Heather: -già- distengo il telo mentre lei cambia strada, iniziando a tornare verso il parcheggio.
Cheryl: -Hev-
Heather: -Cher, sappi che lo faccio per te- ad un tratto vedo Toni vicino a lei.
Cheryl: -Hev, no. Non ti azzardare a- accende l'auto e parte, non dicendo nulla.
Cheryl: -Hev, cazzo- lancio un grido scocciato, alzandomi ed iniziando a passeggiare sulla sabbia. Non ho un veicolo e di qui i taxi non passano quasi mai, fantastico. Toni mi si avvicina, camminando vicino a me in silenzio.
Cheryl: -sei tu che hai organizzato questo spettacolo?-
Toni: -in realtà no-
Cheryl: -quindi per te potevamo rimanere così?-
Toni: -non ho detto questo- alzo gli occhi al cielo, rivolgendoli poi al mare.
Toni: -Cher- non rispondo, non voglio e non so cosa rispondere. Continuo semplicemente a camminare.
Toni: -non la volevo baciare, non so cosa mi sia preso, davvero-
Cheryl: -eppure l'hai baciata-
Toni: -lo so e mi dispiace, e comunque mi ha regalato un appartamento, quello in cui viveva prima- allora certo, perdonala perché ti ha regalato una casa dove stare.
Toni: -Cher, dì qualcosa-
Cheryl: -cosa dovrei dire?-
Toni: -non so, qualsiasi cosa-
Cheryl: -vuoi sapere come mi sono sentita quando vi ho viste? Uno schifo- abbassa lo sguardo. Metto i piedi nell'acqua. Nonostante siano già le nove di sera, non è fredda, anzi. Sarò anche pazza, però ho troppa voglia di farmi un bagno. Mi tolgo la maglietta e poi i pantaloncini, buttandoli a terra ed entrando piano in acqua.
Toni: -Cher, che fai?-
Cheryl: -nessuno ti obbliga ad entrare in acqua Antoinette- appena l'acqua mi arriva alla vita mi fermo. Come pensavo, lei entra poco dopo di me. La guardo un attimo e noto che è in intimo. Faccio finta di niente guardando il cielo ormai quasi completamente nero. Toni cerca di prendermi per mano, però ritiro la mia prima che riesca a prenderla completamente. Torno alla riva, sdraiandomi sul telo. Lei ovviamente si mette vicino a me.
Toni: -Cher, ti prego. So che ho sbagliato, non glielo volevo dare quel bacio. Non so cosa mi sia preso. E se questa sarà l'ultima volta che ti parlerò da tua ragazza, voglio solo che tu sappia che ti amo e che per me quel bacio non ha significato nulla, esattamente come quello tra te ed Heather- rimango in silenzio, del resto come sto facendo da tutta la serata. In effetti ha ragione, anche io ho baciato Heather, però era un gioco, lei lo ha fatto di proposito.
Toni: -ti prego, almeno perdonami. Se vuoi lasciarmi va bene, però perdonami, ti prego- la sua voce è spezzata. Mi giro leggermente e vedo che i suoi occhi sono lucidi, illuminati dalla luce della luna.

Toni's pov
Voglio piangere? Sì, vorrei soffocare con le mie stesse lacrime, prendere a pugni ogni cosa che trovo, urlare fino a non avere più voce, invece sono qui, seduta mentre mi contengo. Sin da bambina ho dei problemi a contenere la rabbia. A quanto pare anche mio padre aveva questo difetto, visto che c'era un sacco da box molto piegato nella sua roulotte. Non voglio farmi vedere mentre piango, non voglio sembrare una fottuta vittima. Ho fatto un errore ed ho provato a rimediare. Non ci sono riuscita? Pazienza, devo prendermi le mie responsabilità. Mi alzo senza dire nulla, visto che le mie parole sarebbero state ignorate come sempre e mi dirigo verso l'acqua. Un campanello d'allarme inizia a squillare nella mia testa, però lo ignoro, continuando a camminare verso l'acqua più profonda. Il segnale nella mia testa si fa più forte, ma io ormai sono completamente incosciente di quello che sto facendo, continuo ad avanzare, come sul fronte di una guerra. Inciampo su qualcosa e mi sbilancio, cadendo totalmente in acqua. Nella mia testa risuona una voce che mi dice ti avevo avvisato, oppure è solo una mia impressione. Inizio ad affondare. Quanto diamine è profonda l'acqua? Tocco il fondo solo dopo un'eternità. Cerco di risalire in superficie, annaspando con le mani, ma è tutto inutile. Cerco di inspirare, ma inspiro solo acqua salata che mi strozza ancora di più. Muovo le gambe ma tutto è inutile. No so quanto tempo sia passato. Sento tutti i sensi diventare più confusi. Mi sembra di stare nel vuoto. Non sento nulla, non capisco più dove sono. Le forze mi abbandonano. Tocco di nuovo il fondo ma questa volta con la testa. L'acqua mi ha appena sottomesso.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora