Cheryl's pov
Grazie a Dio anche questa giornata è giunta al termine, ora posso concentrarmi sulle cose davvero importanti. Evelyn mi ha detto che dopo scuola andremo in un posto, dovrei inizierò il mio percorso per vedere JJ. Devo dire che sono molto eccitata. In tutti questi anni, ho provato a trovare un modo per dimenticarmi di lui, di andare avanti nonostante la sua morte, quando invece dovevo fare tutto il contrario: coltivare il suo ricordo, fino a quando non mi sarebbe presentata un'opportunità per vederlo. Finalmente questa possibilità è arrivata, grazie ad Evelyn. Devo dire che tutto sommato, non è poi così male; certo, si veste in un modo pessimo, però devo dire che come persona è abbastanza carina. Durante gli altri intervalli, non ho visto Toni neanche una volta, sia perché oggi avevamo tutte le altre lezioni separate, sia perché forse non voleva parlarmi dopo la nostra piccola discussione avvenuta in bagno. Non penso di aver fatto qualcosa di male, le ho detto che va tutto bene, poi è una sua scelta crederci oppure no.
Evelyn: -allora, ti aspetto alle tre, ok?-
Cheryl: -certo, però dove?-
Evelyn: -conosci per caso un posto che si chiama le Suore della Mansueta Provvidenza?- sbianco.
Non sento quel nome da tantissimo.
Evelyn: -tutto bene?-
Cheryl: -non ci sarebbe un altro posto?- dico a bassa voce.
Evelyn: -è quello il quartier generale della Fattoria- devo tornare di nuovo in quel posto infernale, ne vale davvero la pena? Per JJ devo fare un tentativo.
Cheryl: -va bene, ci sarò-
Evelyn: -perfetto, a dopo- si volta ed inizia a camminare, mentre io la osservo, appoggiata al muretto della scuola.
Toni: -allora ti sei unita alla Fattoria- mi guarda con le braccia incrociate sul petto e lo sguardo serio, anche troppo per lei.
Cheryl: -sì, quindi?- rispondo con tono freddo.
Toni: -posso almeno sapere il perché?-
Cheryl: -potrò vedere Jason-
Toni: -Cheryl, ma che stai dicendo? Lo sai anche tu che è impossibile- le lancio un'occhiataccia, iniziando a camminare verso il cancello. Non voglio tornare a casa con lei, non voglio litigare.
Toni: -Cheryl- continuo a camminare.
Toni: -Cher, tra poco pioverà, non fare la testarda- preferisco bagnarmi che stare ad ascoltare per ore Toni con le sue prediche.
Toni: -amore, dai- ormai sono uscita dal parcheggio. Alzo lo sguardo e vedo che è nuvoloso, Toni ha ragione. Cosa sarà mai un po' di pioggia. Proseguo con la mia passeggiata, con le gocce che cadono sul mio viso, scorrendo poi lentamente lungo le mie guance. La pioggia si fa sempre più forte. Non c'è nessuno per strada. Mi aspettano ancora dieci minuti di camminata e non posso neanche correre, visto che ho i tacchi e rischierei di scivolare e magari anche slogarmi ha caviglia, cosa che comprometterebbe gli allenamenti con le Vixens, che sono ormai alle porte.
Toni: -Cheryl- mi riscuoto dai miei pensieri, voltandomi verso la strada. Riconosco subito la moto rosa di Toni.
Toni: -ti prego sali, prendi freddo così- rimango a fissarla, indecisa sul da farmi. Lei mi guarda con occhi supplichevoli.
Cheryl: -e va bene- alzo gli occhi al cielo mentre lei con un sorriso scende dalla moto e mi porge il casco, guardandomi con aria di sfida.
Cheryl: -so mettere uno stupido casco- me lo metto e lo allaccio con facilità.
Cheryl: -sorpresa Topaz?- non risponde, semplicemente sale sulla moto. La imito, mettendomi sul sedile posteriore e stringendola leggermente. Arriviamo a casa dopo cinque minuti, tutte e due bagnate. Toni mi toglie il casco, mentre io inizio ad entrare in casa. Sono le dodici e mezza, e tra poco devo iniziare a prepararmi per andare dalle Suore della Mansueta Provvidenza. Ho l'ansia solo a pensarci, perciò cerco di concentrarmi su qualcos'altro.
Toni: -vai prima tu?-
Cheryl: -cosa?-
Toni: -vai prima tu in doccia?-
Cheryl: -sì- entro nella nostra camera prendendo una semplice tuta, visto che Evelyn mi ha detto che devo avere un abbigliamento comodo e semplice. La metto sulla mensola, mentre apro il rubinetto per far scorrere l'acqua. Mi spoglio, e non appena entro a contatto con l'acqua calda, mi rilasso. Trascorro sempre molto tempo sotto la doccia, però oggi non ho proprio tempo. Inizio a lavarmi i capelli. Mentre li sciacquo, sento la porta aprirsi.
Cheryl: -Toni?- nessuna risposta. Mi sarà sembrato. Chiudo gli occhi, godendomi il calore prodotto dall'acqua. Sto per chiudere il rubinetto ed uscire dalla doccia, quando sento la tendina aprirsi. In poco tempo mi ritrovo davanti una Toni con addosso solo l'intimo. Trasalisco.
Percorro tutto il suo corpo con lo sguardo, soffermandomi qualche secondo in più sul petto. L'intimo intanto inizia a bagnarsi, diventando sempre più trasparente. Toni si avvicina pericolosamente a me.
Cheryl: -Toni, non posso, devo andare. Hanno bisogno di me alla Fattoria-
Toni: -io ho bisogno di te, in ogni modo. Mente, corpo, anima- dà un'occhiata al mio corpo totalmente nudo, avvicinandosi ancora di un passo, tanto che i nostri nasi possano sfiorarsi.
Toni: -ma per prima cosa il corpo- dice con la sua voce roca. Unisce le nostre labbra, mentre io rimango ferma sul posto, non sapendo cosa fare. Al diavolo. Le prendo il viso tra le mani, mentre lei sorride nel bacio. Scende con le mani verso le mie cosce, attaccandomi al muro. Mi prende in braccio, appoggiandomi delicatamente alla parete ed iniziandomi a baciare il collo, lasciando qualche succhiotto qua e là.
Cheryl: -Toni- le circondo la vita con le gambe, sfilandole il reggiseno. La abbraccio a me, con il suo seno che preme sul mio, facendomi eccitare ancora di più. Le porto le mani tra i capelli.
Toni: -ti piace?- non rispondo, sono troppo impegnata a gemere, con il suo ginocchio che preme sulla mia intimità. Inizia a scendere con la sua scia di baci, fino ad arrivare all'inguine. Toglie piano il ginocchio, iniziando a baciarmi l'interno coscia. Mentre sta per arrivare al clitoride, torno in me, ricordando quello che veramente devo fare.
Cheryl: -Toni- lei non mi ascolta, probabilmente è convinta che il mio sia uno dei soliti gemiti che emetto quando facciamo sesso.
Cheryl: -Toni, fermati- fa come le dico, guardandomi negli occhi.
Toni: -c'è qualcosa che non va?-
Cheryl: -tutto non va. Devo andare, quindi per favore spostati che devo ancora asciugarmi i capelli. Lei mi guarda sbigottita, togliendo piano le mani dal mio fondoschiena per farmi scendere. Esco dalla doccia, prendendo due asciugamani e legandoli uno sulla testa e l'altro intorno a tutto il corpo. Prendo il phon, andando nel bagno presente al piano di sotto. Non voglio incontrare i suoi occhi, non ora che l'ho rifiutata. Non ho mai rifiutato di farlo con lei, mi stava anche piacendo tutto quello che stava succedendo nella doccia. Allora perché mi sono fermata? Lo ho fatto per JJ, ed è una buona causa. Annuisco, convinta che quello che ho appena fatto sia giusto, iniziando ad asciugarmi i capelli. Non entro nel bagno dove stava succedendo tutto finché non sento la porta della mia camera chiudersi, segno che è entrata dentro. Prendo i vestiti mettendomeli. Sbircio attraverso la porta socchiusa. Mi sento troppo in colpa.
Cheryl: -TT, io vado-
Toni: -va bene- la sua voce è strozzata. Annuisco, capendo che ora come ora non posso fare nulla per farle tornare il buon umore. Accendo la macchina e do un'ultima occhiata alla finestra della mia camera, nella speranza che ci sia Toni appostata al davanzale. Ovviamente non è così. Scusa Toni, ma JJ mi aspetta. Metto in moto. Il sogno che ho bramato così a lungo, ossia quello di rivedere mio fratello, tra qualche minuto diventerà realtà.
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Before the spark
RomanceToni: -Cheryl tu non devi morire- Cheryl: -perché no?! La mia vita fa schifo, ho una vipera al posto di una madre normale, non servo a nessuno e- Toni: -tu servi a me- ~~~ La Choni è una delle ship più amate di Riverdale, però come era la vita di C...