Luci soffuse

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Cheryl's pov
Mi sento così stupida. Piango per niente, mi preoccupo per niente. Ma in realtà sono così; basta niente per farmi crollare completamente. In questi anni però sono riuscita a costruirmi una vera a propria fortezza interna, che in questo tempo mi ha protetto da tutto e da tutti. Ogni insulto rimbalza contro le pareti della mia protezione, ogni gesto viene respinto, ogni cosa che cerca di abbattermi viene fermata, in un modo o nell'altro. Però, come in ogni fortezza, anche nella mia si sono formate delle crepe. Nel mio caso sono molto numerose, sono dappertutto, però ogni volta cerco di tapparle, riuscendoci abbastanza bene. Il più grande difetto è che sono umana, e come tutti gli umani, posso compiere degli errori, non notando le crepe che si formano negli angoli più remoti della mia fortezza mentale. A volte non me ne accorgo, altre volte sì, però sono troppo stanca per mettermi lì e contrastare tutte le cose negative che cercano di penetrare nella mia testa e disintegrarla. Al mio posto molti direbbero wow, sei di ghiaccio, nessuno può ferirti, non ti importa degli insulti e del giudizio degli altri, però in realtà mi importa eccome, solo che non lo dimostro. Ormai pensa a tutto la mia fortezza, immagazzinando tutto ciò che può rendermi vulnerabile e buttandolo chissà dove, tanto lontano che alla fine me ne dimentico completamente. Però per quanto io possa può aggirare i miei problemi, essi verrano, prima o poi, a bussare alla mia porta e allora sarà una mia decisione, affrontarli lasciandoli entrare, oppure chiudere la porta ed essere consapevole che continueranno a venire ed ogni volta mi guarderanno in faccia e mi derideranno per essere così vigliacca.
Cheryl: -Toni- bisbiglio nella speranza che non stia dormendo.
Toni: -dimmi amore-
Cheryl: -sono ridicola vero?-
Toni: -perché dovresti esserlo?- dice alzandosi sui gomiti e guardandomi.
Cheryl: -ho fatto tutto questo dramma per niente-
Toni: -avevi un motivo, ed era molto plausibile-
Cheryl: -potevo semplicemente far finta di niente e chiedere ad Evelyn di uscire dalla stanza-
Toni: -ognuno avrebbe reagito in un modo diverso. Io magari le avrei dato un pugno sul naso, Betty le avrebbe chiesto di uscire,, Veronica avrebbe detto una frase ad effetto del tipo, è la stanza del mio caro fratello defunto, ed avrebbe trascorso mezz'ora a raccontare tutti i dettagli-
Cheryl: -io ho avuto la reazione più infantile che chiunque potesse avere-
Toni: -non è vero. So bene che non hai pianto davanti a lei. Le avrai parlato con un tono gelido e poi hai chiamato me per sfogarti- mi conosce troppo bene.
Toni: -ho ragione?-
Cheryl: -sì- dico senza smettere di sorridere un attimo.
Toni: -non sei ridicola, ok?-
Cheryl: -ok- dico non proprio convinta.
Toni: -e se devo dirla tutta, sei davvero carina quando fai così- decido di stuzzicarla un po'.
Cheryl: -così come?-
Toni: -così-
Cheryl: -come?-
Toni: -quando mi stuzzichi-
Cheryl: -ah sì?-
Toni: -già- alzo la testa dal suo petto ed incontro i suoi occhi che nonostante il buio totale, riesco a scorgere comunque a causa del loro scintillio. Lei sorride leggermente. Continuiamo a fissarci per qualche altro secondo fino a quando non prendo la situazione nelle mie mani ed alzo la testa fino ad arrivare alle sue labbra. Inizio ad assaggiarle piano, assaporando il loro fantastico sapore che tanto amo. Lei mi mette una mano dietro la testa arricciando alcune ciocche di capelli intorno alle dita. Strofino la lingua sul suo labbro inferiore, e lei mi concede l'accesso immediatamente. Faccio indugiare la mia lingua sulla sua, mentre le nostre punte si toccano a vicenda. Trascorre così qualche minuto, fino a quando non ritiro la lingua e mi stacco da lei, riprendendo aria.
Toni: -wow-
Cheryl: -piaciuto il bacio della buonanotte?- vedo che è senza parole. Sorride come una bambina annuendo. Appoggia la testa sulla mia spalla, giocando con il bordo della maglia. Mette la mano sotto la maglietta ed inizia a salire, fino ad arrivare al mio petto, poggiandola poi leggermente più in alto del mio seno. Per tutto il suo percorso sono stata premuta contro il letto nella speranza che non toccasse il mio seno. Ovviamente tutte le mie speranze crollano quando la punta delle sue dita sfiora il centro. Un brivido percorre tutto il mio corpo. Nell'esatto istante in cui le sue dita entrano in contatto con la mia pelle, qualcosa scatta dentro di me. Porto anche io la mano sotto la mia maglietta, prendendo la sua mano e portandola più giù, esattamente verso il mio seno. Lei inizia a palparlo, facendo dei movimenti circolari.
Cheryl: -Toni-
Toni: -sei sicura?-
Cheryl: -sì-
Toni: -e cosa vorresti fare?- dice mettendosi a cavalcioni su di me.
Cheryl: -penso tu lo sappia-
Toni: -chissà- non mi dà il tempo di ribattere che si fionda sulle mie labbra, con una forza assurda, che mi costringe a concederle subito l'acceso. Sento la sua lingua che preme sulla mia, mentre le mie mani vagano sulla sua schiena, ancora coperta dai vestiti. Le sfilo la maglietta mentre lei non si stacca da me, continuando a baciarmi. Scendo con le mani, fino ad arrivare ai suoi fianchi, e stringendoli, per farle capire che voglio di più. Il fastidio nel basso ventre inizia ad aumentare sempre di più. Toni ormai è passata alla fase successiva, scendendo sul mio collo ed iniziando a succhiarlo. Inizio a gemere, del resto è sempre stato il mio punto sensibile. Sorride compiaciuta e continua a scendere. Mi alzo a sedere e lei mi toglie la parte superiore del pigiama, buttandolo in una parte indefinita della stanza. Con entrambe le mani prende entrambi i miei seni e li inizia a palpare.
Cheryl: -Dio-
Toni: -ti piace?-
Cheryl: -sì- gemo quando inizia a mordicchiarmi un capezzolo. Ci passa la lingua sopra stuzzicandolo leggermente, un piacere immenso. Le porto una mano dietro la testa, premendola verso il mio corpo. Voglio avere il maggior contatto fisico possibile.
Toni: -non così in fretta- dice con voce roca a pochi centimetri dal mio orecchio e mordendomi in seguito il lobo. Mentre lei inizia a togliermi i pantaloncini, le sfilo la maglietta, lasciandola in reggiseno.
"Toni, questa notte dovevi proprio metterti il reggiseno per dormire?"
Mi accingo a toglierle anche l'ultima parte di vestito che le rimane di sopra, però mi prende le mani e mi butta sul letto, rimanendo a qualche centimetro dal mio corpo quasi completamente nudo. Ormai respiro ad un ritmo irregolare, voglio di più, voglio la sua presenza dentro di me.
Lei però ha altro in mentre. Si sdraia su di me, facendo pressione con il suo seno ancora coperto, sul mio, mentre porta un ginocchio in mezzo alla mie gambe.
Cheryl: -cazzo-
Toni: -vedo che sto facendo un bel lavoro, non è vero?- per tutta risposta, continuo a gemere.
La presenza del suo ginocchio sulla mia intimità mi sta davvero eccitando. Toni intanto ha iniziato a baciare la mia pancia, scendendo sempre di più verso l'inguine, succhiando e leccando. A quanto pare anche domani mi ritroverò con una marea di succhiotti su tutto il corpo.
Le spingo la testa sempre più verso il mio centro, fino a quando non mi toglie finalmente l'intimo, completamente fradicio. Inizia a massaggiare la mia intimità, facendo dei movimenti circolari. Lancio un grido talmente forte che penso mi abbia sentito anche Pop dall'interno del locale.
Toni: -sai, adoro quando gemi, sei così vulnerabile- ogni volta che facciamo sesso, la sua voce diventa più roca. Amo la sua voce, mi ispira tranquillità, ma in situazioni come queste riesce anche ad eccitarmi. Mentre mi sto godendo le sue mani su di me, mi penetra con un dito.
Stringo i suoi capelli, mentre con un'altra mano rimango sulla sua schiena graffiandola. A quanto pare quel gesto le suscita piacere, infatti inizia a fare avanti e indietro sempre più velocemente. È così brava. Aggiunge un altro dito, continuando con quei movimenti che mi stanno facendo raggiungere l'apice del piacere. Dopo che aggiunge il terzo dito, non riesco più a controllarmi. Lei aumenta la velocità, fino a quando l'orgasmo non mi travolge ed io mi abbandono sul letto, mentre lei rimane sopra di me, continuando a giocherellare con il mio seno. Finalmente riesco a guardarla negli occhi. Ancora con l'intimo addosso, senza nessuna stanchezza. È arrivato anche il tuo turno Toni. Dopo aver ripreso a respirare in modo regolare, mi alzo sui gomiti, avvicinandomi alle sue labbra. Mentre anche lei inizia a diminuire la distanza tra noi due, mi slancio dai gomiti e dopo due secondi mi ritrovo sopra di lei, mentre mi guarda stupita.
Cheryl: -pensavi di poter stare solo tu al comando?- lei mi guarda mordendosi il labbro.
Cheryl: -penso che questo non ci serva più- dico sfilandole lentamente il reggiseno. Lei mi guarda con enorme interesse, come se stesse guardando un film mai visto prima. Le sposto delle ciocche rosa dietro l'orecchio. Mi abbasso su di lei, premendo il mio petto contro il suo, e sento che geme lievemente.
Cheryl: -vediamo quanto riuscirai a trattenerti- inizio col darle dei baci sulla guancia, talvolta beccando di proposito l'angolo della bocca. Passo la lingua sul suo labbro inferiore, stuzzicandolo, baciandolo e succhiandolo dolcemente. Di volta in volta le escono dei gemiti dalla bocca. Vista dall'alto sembra molto più indifesa di quando sta sopra. Scendo sempre di più verso il collo. Non pensare che dovrò essere l'unica ad usare il fondotinta domani. Le lascio una scia di succhiotti che partono da poco più in basso dell'orecchio fino ad arrivare alla clavicola. Lei intanto ha intrecciato le dita intorno ai miei capelli, tirandoli appena ha un minimo di contatto fisico con me. Passo al suo seno. L'ho visto raramente, del resto ha avuto sempre lei il ruolo principale nelle nostre serateInizio a giocherellare con il suo seno destro facendo dei movimenti circolari. Geme ad ogni mio tocco. Non credevo fosse così sensibile. Continuo con quei movimenti fino a quando non decido di smetterla, oppure la farò venire solo toccandole il seno. Scendo verso il mio punto preferito, ossia il suo piercing all'ombelico, che inizio a leccare. Lei intanto non smette di gemere un secondo. Scendo sempre più in basso, arrivando alla sua intimità. Ormai l'intimo di pizzo è completamente bagnato. Lo tolgo e mi rimetto a lavoro. Inizio a lasciarle dei baci umidi lungo il perimetro del suo centro, evitando di proposito il clitoride.
Toni: -amore, ti prego- la sua voce è debole.
Cheryl: -cosa TT?- decido di fare anche io la parte della stronza.
Toni: -voglio sentirti- eccoti accontentata. La penetro con un dito e lei sobbalza, gemendo come non mai. Sorrido compiaciuta a quella vista. Lei, membro di una gang, ora sta sdraiata sotto di me, con gli occhi lucidi, il petto che si alza ad intervalli irregolari. Aggiungo un altro dito al mio lavoro continuando con quei movimenti che sembrano soddisfarla moltissimo. Dopo qualche altro secondo che continuo, finalmente viene. La accompagno nel suo orgasmo. Porto le dita alla bocca leccandole ed assaporando i suoi umori. Mentre si riprende, mi abbasso, sdraiandomi su di lei.
Cheryl: -Toni-
Toni: -dimmi amore-
Cheryl: -tutto questo è stato solo sesso?-
Toni: -che vuoi dire?-
Cheryl: -lo abbiamo fatto solo perché io dovevo cambiare aria?-
Toni: -perché me lo chiedi? Stai rimpiangendo quello che abbiamo fatto?-
Cheryl: -no, è stato bellissimo- mentre sto per aprire la bocca e dire qualcosa, probabilmente un'altra stronzata, lei si alza a sedere e mi bacia.
Toni: -ti amo. E devo dire che non sei male quando hai il comando-
Cheryl: -dillo che ti è piaciuto-
Toni: -molto- mi sdraio su di lei, mettendo completamente da parte tutte le mie preoccupazioni inutili, e solo ora mi rendo conto di quanto io sia effettivamente stanca. Mi abbandono sul suo petto. Ho appena passato la serata più bella della mia vita.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora