Indagini

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Cheryl's pov
Cheryl: -ma non mi dire-
Olivia: -non ci credi vero?-
Cheryl: -alla fine ha scelto me e se devo dirla tutta, ha fatto anche bene- dico squadrandola. Lei ridacchia continuando a mostrarmi la strada.
Cheryl: -non era meglio svoltare a destra?-
Olivia: -fidati, da qui si arriva più velocemente-
Cheryl: -si arriva dove?-
Olivia: -ad un magazzino abbandonato. Potrebbe essere lì- arriviamo dopo quindici minuti ad un magazzino, o meglio a quello che ne rimane.
Olivia: -c'è stato un incendio qualche mese fa. Non c'erano fondi per ricostruirlo e quindi eccoci qui- osservo lo spazio circostante. Niente auto. Niente di niente. Sembra che nessuno passi qui da anni.
Cheryl: -sei sicura che possa essere qui?-
Olivia: -se non entriamo non potremmo mai saperlo. Ti ritiri per caso?-
Cheryl: -aspetta e spera- la supero entrando nel magazzino. C'è un fortissimo odore di muffa.
Olivia: -non è cambiato molto-
Cheryl: -vivevi qui per caso?-
Olivia: -più o meno- noto la tristezza nella sua voce, perciò con faccio altre domande scomode. Tutto l'edificio è deserto.
Cheryl: -bene, non c'è. Possiamo andare ora?-
Olivia: -paura?-
Cheryl: -non voglio solo cercare a vuoto. Voglio trovarla al più presto-
Olivia: -la porta-
Cheryl: -cosa?-
Olivia: -non si apre- mi fiondo sulla maniglia, impossessata dal panico. Essa si abbassa con estrema facilità. Sento Olivia dietro di me ridere.
Olivia: -niente paura vero?-
Cheryl: -andiamo. Prima che ti lasci qui a marcire con la muffa- ripartiamo verso non so quale destinazione.
Olivia: -sei simpatica sai? Non me lo sarei mai aspettata. Dicono altre cose sul conto dei Blossom-
Cheryl: -sbagliano a quanto pare- la sua presenza inizia a seccarmi
Olivia: -ho notato. Comunque meglio se torniamo alle roulotte sono ormai le due e da sole non possiamo fare niente-
Cheryl: -domani controllerò l'altra parte di Greendale- finalmente arriviamo alle roulotte.
Saluto Olivia ed entro nella roulotte. Sono ormai le due. Controllo i social di Toni. Non è entrata da ieri pomeriggio.
"Dove sei TT?"

Toni's pov
: -la colazione- apro gli occhi. La prima cosa che guardo è l'orologio appeso al muro. Sono le due e mezza del mattino. Apro la bocca per chiedere il perché di quell'orario ma mi interrompe.
: -non sprecare fiato. Ho cose più importanti da fare e devo andarmene ora. Quindi mangia e non fare storie- per essere solo un ventenne è molto determinato. Anche troppo. Prende la giacca. Non vedo nessuno stemma di qualche gang.
: -se cerchi un piano per scappare è tutto inutile. Ci vediamo- mi manda un bacio volante ed esce dall'appartamento. Come si dice, tanta sicurezza a volte fa crollare tutto. Davvero non ha paura che io possa scappare o trovare qualcosa con cui liberarmi? Ovviamente ha spento la luce prima di uscire, perciò vedo poco e niente. Una volta che i miei occhi si sono abituati al buio, inizio a cercare di liberarmi. Sfrego una mano contro l'altra, ottenendo però solo graffi. Decido di fermarmi sennò mi taglierò fino all'osso. Cambio piano e cerco di fare lo stesso con le caviglie, ottenendo lo stesso risultato. È davvero preparato. La cosa che mi preoccupa di più è Cheryl. Ha saputo della mia scomparsa oppure non gliene importa niente? Non le parlo da tantissimo, mi manca un sacco. Un'altra domanda mi tormenta: è lui la spia? Però perché farsi scoprire? Ha sempre la sicurezza che non riuscirò a scappare? Ieri non ho dormito quasi per niente e sono sicura che anche oggi sarà lo stesso. Le ferite bruciano come non mai. Perché ho dovuto sfregare così tanto cazzo? Ti prego, fa' che non prendano una infezione. Stringo i denti dal dolore. Cheryl è lì da sola, dopo aver passato letteralmente l'inferno. Sarà ancora traumatizzata per quello che è successo a quella dannata festa ed io sono qui, rapita da un tipo a caso che mi dà come colazione dei würstel. Non posso fare nulla. Inutile.

Cheryl's pov
Squilla la sveglia. Oggi è lunedì quindi dovrei andare a scuola, però non rientra nei miei piani.
Sono tornata a casa alle due, perciò ho messo la sveglia per le dieci. Mi alzo dal letto di TT, andando a lavarmi i denti ed in seguito vestendomi. Tutti i miei amici sono già in classe. Prendo il telefono e vedo alcune notifiche.
Betty: -Cheryl, dove sei?-
Cheryl: -alla roulotte di Toni. Oggi non vengo, devo cercarla- rispondo anche a Veronica.
Veronica: -Cheryl, ho chiesto ad un mio amico che lavora nella polizia di iniziare le ricerche. La notizia è sulla prima pagina del giornale-
Cheryl: -grazie Veronica- vorrei scrivere qualcosa del tipo: spero che quel tuo amico non sia lo stesso della festa, però mi sembra troppo cattivo. Già si sente in colpa, non voglio farla stare peggio. Dopo aver fatto colazione con una fetta biscottata e marmellata di ciliegie, che ormai Toni tiene sempre in dispensa apposta per me, inizio le mie ricerche. Ho scritto un programma di tutti i posti dove cercare e di tutte le persone a cui chiedere. Prima tappa: Pop's. Può sembrare banale, ma di lì passano letteralmente tutti, quindi forse avrà visto qualcuno.
Cheryl: -hey Pop-
Pop Tate: -Cheryl, dimmi-
Cheryl: -ieri hai per caso visto Toni?-
Pop Tate: -no, mi spiace-
Cheryl: -oppure qualcuno di sospetto? Non so qualche auto che passava-
Pop Tate: -ora che ci penso, ieri alle dieci ho visto una moto. Di solito a quell'ora non passa nessuno-
Cheryl: -hai visto quante persone c'erano?-
Pop Tate: -due-
Cheryl: -sicuro?-
Pop Tate: -al cento per cento-
Cheryl: -e hai visto come erano?-
Pop Tate: -sì, stavo giusto buttando la spazzatura e la persona dietro era una ragazza. Capelli rosa, giuro sul mio locale- l'eccitazione mi assale.
Cheryl: -grazie Pop- mi fiondo fuori dal locale scrivendo a Betty le informazioni ottenute.
Betty: -ottimo, questo è un passo avanti- seconda tappa: SouthSide Per quanto odi quel posto, devo andarci per forza. Oltrepasso Greendale e mi ritrovo in una sorta di zona commerciale dove ci sono dei piccoli negozi. Entro per prima cosa in un bar.
Cheryl: -salve, dovrei farle delle domande-
: -è della polizia?-
Cheryl: -sì, perché?- dico senza battere ciglio.
: -grazie a Dio!- mi stringe la mano. Sono tutti strani qui a quanto pare.
: -ho chiamato ieri e mi hanno detto che avrebbero mandato un agente-
Cheryl: -sì anche se non mi hanno detto di cosa si tratta. Sa, alla centrale abbiamo molto lavoro. Mi hanno detto che lei si occuperà di mostrarmi tutto-
: -non so quanto posso mostrarle, ma da raccontare c'è abbastanza. Prego sediamoci, di solito i clienti arrivano verso le sei-
Cheryl: -mi dica-
: -ieri c'era un ragazzo che si è fermato qui ed è entrato nel mio locale-
Cheryl: -è per caso arrivato con una moto?-
: -sì, ma non era solo. Non sentirò bene, però la mia vista è ancora quella di un tempo. Seduto sulla moto c'era qualcun altro. Una ragazza. Aveva i capelli rosa e gli occhi chiusi. Sembrava fosse addormentata- chissà cosa le avrà fatto quel mostro.
Cheryl: -e quel ragazzo cosa le ha detto?-
Uomo: -voleva un cocktail, diamine com'era il nome, ecco, un muochard 2000-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora