Passo avanti?

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Toni' s pov
Passa un'intera settimana e lunedì mi sveglio alle sei e mezza. Ieri sera Jug mi ha detto che la solita strada per andare alla Riverdale High è chiusa per dei lavori e Sweet Pea non può accompagnarmi con la moto perché è rimasto a dormire da una ragazza, perciò mi preparo in fretta ed esco di casa alle sette. Dopo aver camminato per almeno dieci minuti, vedo un'enorme villa con la scritta Thistlehouse. Ho sentito quel nome già a scuola, se non sbaglio ci abita Cheryl. Meglio affrettarsi allora, prima che mi denunci per stalking. Sorpasso la casa, e ad un tratto sento il cancello aprirsi. Dannazione, questa non ci voleva. Dietro a me c'è la macchina di Cheryl e lei che sta al volante. Continuo a camminare ma la macchina mi affianca.
Cheryl: -ora sei venuta a stalkerarmi anche a casa?- chiede abbassandosi gli occhiali da sole.
"Scontata"
Toni: -sto solo andando a scuola Cheryl- dico irritata.
Cheryl: -immagino-
Toni: -ti ricordo che il mondo non gira intorno a te-
Cheryl: -ogni cosa gira intorno a me, Serpent- solo adesso mi accorgo che sto continuando a camminare e lei sta continuando a portare la macchina a passo d'uomo.
Cheryl: -mica ti serve un passaggio?-
Toni: -saresti disposta a darmelo? Non mi tolleri a un chilometro di distanza, figuriamoci nella tua amata macchina- dico ridendo. Mi fermo e lo stesso fa lei, continuando a guardarmi dal finestrino abbassato.
Cheryl: -ti decidi ad entrare o no?- scuoto la testa facendo il giro del veicolo e lasciandomi cadere dentro.
Toni: -mica male- dico guardando gli interni perfettamente bianchi. Nella macchina aleggia un tenue odore di ciliegia, che si sposa perfettamente con tutto il resto. Questa macchina è così sua.
Cheryl senza degnarmi neanche di un'occhiata, parte in direzione della scuola. È un viaggio silenzioso, dove io non voglio parlare per evitare di farla incazzare e lei perché forse non mi vuole semplicemente rivolgere la parola. Una volta arrivate, io esco per prima mentre lei rimane per qualche secondo a sistemarsi i capelli. Ovviamente la aspetto, devo pur sempre ringraziarla.
Quando ha finito, esce dal auto e si dirige verso l'entrata senza guardarmi.
Toni: -grazie per il passaggio comunque- dico mentre mi oltrepassa. Non risponde, però è già qualcosa, al posto di investirmi mi ha dato un passaggio. Dopo pochi minuti entro anche io nella scuola. Ho tutte le lezioni con lei ad iniziare da storia e finendo con matematica. Quando entro in classe la trovo seduta ad un banco vuoto, mentre io mi siedo vicino a Betty che mi saluta con un sorriso a trentadue denti e mi chiede come sta andando in questa nuova scuola.

Cheryl's pov
Per fortuna non si è seduta vicino a me. Dopo il passaggio, che è stato un atto di gentilezza uscito da chissà dove, non voglio tornare su questo argomento e non voglio che pensi che il mio odio per i Serpents sia evaporato, anzi. Oggi ho visto quel porco di Sweet Pea che non la smetteva di fissarmi, perciò ho dovuto fare dietrofront e farci una bella chiacchierata.
Mentre prendo qualche appunto, mi soffermo a guardare quei capelli; quelle ciocche rosa ribelli che completano alla perfezione il suo look. Chissà come una ragazza del genere sia finita in una gang. Quando mancano dieci minuti alla fine della lezione vado in bagno. Ormai andarci negli ultimi minuti di ogni lezione è un'abitudine. Resto lì per qualche minuto, giusto per vedere se il trucco è al suo posto. Di quella ragazza mi incuriosisce la sua storia, come quella di ogni membro di questa gang. Sono solo dei ragazzi, quindi perché hanno fatto questa scelta? Ho sentito dire che per far parte di una gang ci sono prove da superare, prove che magari possono essere incentrate sullo spacciare droga o uccidere qualcuno. Mi sorprende che il nostro preside li abbia fatti venire, nonostante sia a conoscenza di tutto questo; si fida veramente di tutti loro?
Jug inoltre mi ha detto che nella loro vecchia scuola, ogni mattina la polizia li controllava per vedere se avessero qualcosa di sospetto addosso, perché qui non lo fa nessuno? Da assassini si sono trasformati in principi solo perché sono venuti in una scuola migliore? Con questo pensiero ritorno in classe. Butto un'occhiata su Toni, come per covare dai suoi occhi qualche informazione su di lei che possa darmi le prove per farli cacciare da questa scuola. Non trovo niente, solo uno sguardo ricambiato e un piccolo sorriso che ignoro sedendomi al mio posto.
Veronica: -allora? Ti stai abituando a loro?-
Cheryl: -cara Veronica, abituarmi a loro sarà impossibile, però credo che imparerò a tollerarli-
Veronica: -quindi niente scenate da Barbie fascista?- mi chiede ridacchiando.
Cheryl: -staremo a vedere, ma devi ammettere che quella parte mi dona-
Veronica: -ma certo- dice ironica e entrambe sorridiamo. L'ora di storia trascorre tranquillamente, il prof spiega, io un po' seguo, un po' sto al telefono, cercando di non pensare al fatto che magari da un momento all'altro un Serpent possa alzarsi e uccidere qualcuno proprio davanti ai miei occhi. Alla pausa pranzo, esco per prima dalla classe andando al mio armadietto per sistemare le mie cose. Appena chiudo la portiera, vedo Toni che sta passando.
I nostri armadietti sono vicini, me ne sono accorta adesso, perciò tra pochi secondi me la ritroverò accanto. Cerco di mettere dentro i libri più velocemente che posso; riesco quasi a sfuggirle quando tutti i libri mi cadono. Dannazione. Di sicuro avrà notato, perché sento la sua voce mentre si china di fronte a me.
Toni: -aspetta, ti aiuto- si china prendendo i libri caduti.
Cheryl: -non serve, faccio da sola- dico abbassandomi a mia volta. Calcolo male le distanze infatti vado a sbattere la mia fronte contro la sua.
Toni: -con la coordinazione non ci siamo- dice massaggiandosi la fronte sorridendo.
Cheryl: -se avessi una cattiva coordinazione, non sarei il capitano delle Vixens, quindi grazie dell'aiuto ma ora devo andare- le prendo i libri di mano mettendoli al loro posto e me ne vado a passo svelto.

Toni's pov
Perché sono stata così idiota? Ho avuto un'opportunità di parlarle ed invece l'ho fatta andare via per colpa della mia battuta. Non è un amante del sarcasmo vedo. Vado al buffet e nel mentre vedo Sweet che sta passando.
Sweet Pea: -andiamo?- annuisco e insieme scendiamo le scale che ci portano nell'enorme cortile. Non mi abituerò mai a questo ambiente dannatamente bello è accogliente. Non so come la gente faccia a saltare le lezioni qui, io ci dormirei anche la notte.
Sweet Pea: -allora, Cheryl Blossom è ancora in guerra fredda con noi?-
Toni: -di sicuro non è un'amante delle battute- scoppia a ridere mettendo sul suo vassoio una porzione generosa di purè e pollo.
Sweet Pea: -questo credo l'abbia già capito tutta la scuola-metto qualche cibo a caso sul mio piatto, vagando con lo sguardo il perimetro del cortile. Odio lasciare le conversazioni interrotte ma vedo che qualcuno prova invece soddisfazione nel farlo. Vedo Cheryl da sola che sta andando verso un tavolo vicino al campo da football dove alcuni ragazzi si stanno già allenando; a quanto ho capito hanno una partita importante questa sera.
Toni: -Sweet, mi lasci cinque minuti per fare una cosa?-
Sweet Pea: -ti aspetto a quel tavolo- dice senza fare domande. Ho sempre apprezzato questa qualità in lui. Affretto di più il passo cercando di non inciampare e far cadere il vassoio. Arrivo mentre la rossa ha già iniziato a mangiare la sua insalata. Mi scruta mentre mi siedo di fronte a lei, continuando a masticare. Una volta finito il boccone ne prende un altro, ignorandomi completamente.
Toni: -senti, se la mia battuta ti ha dato fastidio, scusami- alza lo sguardo verso di me.
Cheryl: -quale battuta?-
Toni: -quella sulla coordinazione, è stata una cazzata-
Cheryl: -quando sarebbe stato esattamente?-
Toni: -poco fa, nel corridoio- fa sul serio?
Cheryl: -non ricordo niente del genere, mi spiace- dice alzando gli occhi al cielo con la fronte aggrottata, fingendosi pensosa. Ridacchio incredula.
Toni: -so che te lo ricordi-
Cheryl: -ricordo solo le cose importanti tesoro-
Toni: -allora oggi perché mi hai dato un passaggio?-
Cheryl: -semplicemente mi hai fatto pena-
Toni: -questo però te lo ricordi, vero?- mantengo un'aria spavalda ma sento le orecchie avvampare.  Le faccio pena? Odio che qualcuno abbia pena di me. Odio essere identificata come una vittima. Mi mordo talmente forte la guancia che sento il sapore del sangue in bocca. La guardo per alcuni secondi mentre lei continua imperterrita a mangiare la sua insalata. So che si aspetta di vedermi scappare in lacrime o cose del genere, è abituata a questo tipo di reazione dalle persone, ma io non sono così, infatti mi aggrappo ad un minimo di autocontrollo e continuo a mangiare. Lei mi guarda per un secondo quasi sorpresa, poi prende la bottiglia d'acqua e beve qualche sorso. Una goccia inizia a scenderle lungo le labbra ed io, come se fossi stata impossessata da un altro corpo, mi sporgo in avanti e col dito gliela tolgo prima che possa cadere, togliendo una piccola parte del rossetto. Mi guarda. Non è uno dei soliti sguardi irritati oppure schifati, è uno sguardo normale, forse addirittura divertito. 
Toni: -suppongo di dovermi scusare di nuovo- dico scuotendo la testa, con un leggero sorrisetto. Ecco, ora sì che sarà la mia fine.
Cheryl: -mi stalkeri, mi rovini il trucco, sali nella mia auto cosa farai dopo? Mi rapirai?- dice piegando la testa di lato, quasi per studiarmi meglio. Allora sa sorridere. E che sorriso, lo sfoggia così raramente ma non sa che se sorridesse più spesso sarebbe ancora più bella.
Toni: -dovresti sorridere più spesso, sai?-
Cheryl: -può darsi, e comunque non sapevo che il pollo potesse essere mischiato con il pudding. Buono? - dice riferendosi al mio vassoio. In effetti c'è del pollo e sopra del pudding, che avevo messo a caso giusto per prendere qualcosa e che mentre correvo si è sciolto e mischiato alla salsa della carne. Non faccio in tempo a rispondere che Cheryl, alzandosi e prendendo il suo vassoio se ne va ad un altro tavolo senza aggiungere altro. Sposto lo sguardo a destra e noto Sweet Pea che mi guarda picchiettando l'indice sopra il polso. Mi avvicino verso di lui con un sorriso imbarazzato.
Toni: -che c'è, ci ho messo più di cinque minuti?- chiedo innocente.
Sweet Pea: -decisamente, ne sono passati addirittura quindici, pensa un po'- nonostante questo sento che non è arrabbiato. Wow addirittura una conversazione durata più di un minuto, un bel passo avanti, no?

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora