Liberazione

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Toni's pov
Toni: -cosa-
Sweet Pea: -voglio far entrare Olivia nei Serpents-
Toni: -no-
Sweet Pea: -cosa no?-
Toni: -non se ne parla. Era una Ghoulies, Sweet. Non può cambiare da un momento all'altro. Chi entra nei Serpents rimane per sempre uno di loro, anche se esce dalla gang, stessa cosa per i Ghoulies-
Sweet Pea: -Toni è cambiata, lo vedi pure tu-
Toni: -può anche essere cambiata ma le regole rimangono regole-
Olivia: -Toni, mi spiace che pensi questo di me-
Toni: -ma per favore- dico sarcastica.
Sweet Pea: -tranquilla amore, non è lei il capo. Parleremo dopo con Jughead- la ragazza del mio amico mi guarda con aria di sfida.
Toni: -fate come vi pare- mi alzo dal camion su cui stavo sdraiata un attimo prima. Già è tanto che si è messo con quella, ora vuole pure rovinare la gang. Guardo il telefono, Cheryl è come se si sia polverizzata, non è neanche venuta online. L'ultima volta che non mi ha scritto per così tanto tempo è stato quando la madre l'ha mandata in quel manicomio È successo di nuovo qualcosa del genere? Meglio non non farmi paranoie, sta bene, probabilmente si è solo dimenticata di scrivermi. Ma che sto dico? Cheryl entra sempre sui social anche quando sta a scuola, non può non usare il telefono per tutto questo tempo. Dev'essere essere successo qualcosa, sicuro. Come sempre quando c'è un'emergenza chiamo Betty, del resto è sua cugina perciò forse sa più di chiunque altro.
Toni: -Betty-
Betty: -lo so, Cheryl non risponde da ore ormai-
Toni: -che si fa?-
Betty: -magari non vuole usare il telefono?-
Toni: -lo pensi davvero?-
Betty: -no, certo che no. Senti, ti vengo a prendere con l'auto-
Toni: -ti aspetto- perché deve sempre succederle qualcosa?

Cheryl's pov
Cheryl: -perché non mi puoi semplicemente voler bene?-
Penelope: -perché non meriti l'affetto ragazzina deviata. Sei un errore della natura- ogni fottuta parola mi lacera il cuore.
Cheryl: -cacciami di casa, non mi vedrai mai più, perché continui a farmi soffrire?-
Penelope: -se ti lascio andare, andrai sicuramente da quella ragazzina, quella schifosa Serpent-
Cheryl: -non chiamarla così-
Penelope: -la chiamo come voglio- nella stanza riecheggia il rumore dello schiaffo che ho appena ricevuto.
Cheryl: -ti prego, basta- esce dalla stanza. Ormai il mio cuscino è zuppo d'acqua e macchiato di sangue. Porta sempre quel dannato anello al dito che mi lacera la pelle ogni volta. La tentazione di togliere lo scotch dalla finestra e scappare è troppo forte, però non posso. Cadrei sicuramente, dato che non sono agile come Toni. L'unica cosa che mi tiene ancora in vita è lei, la persona che amo. Ho già pranzato, un piatto di spaghetti, e fatto i compiti per tutta la settimana, del resto cosa altro posso fare chiusa in camera? Prendo il mio blocco da disegno e inizio a disegnare. Mi manca tantissimo anche se ci siamo viste solo qualche ora prima, perciò decido di fare un disegno di me e Toni insieme. Sono abbastanza brava a disegnare, ho questa passione da quando sono piccola e dopo due ore di duro lavoro ho un disegno perfetto. La porta si apre, sobbalzo.
Penelope: -dammi qui- 
Cheryl: -ti prego, no-
Penelope: -dammelo-
Cheryl: -ormai ho la faccia tutta piena di lividi, perciò uno in più non mi farà nulla-
Penelope: -sai comunque che riuscirò a prenderlo- accartoccio il pezzo di carta e con un movimento velocissimo tolgo una parte dello scotch buttandolo fuori dalla finestra.
Vedo la furia nei suoi occhi. Prende il vaso di fiori che sta sul tavolo e me lo lancia contro. Cerco di prenderlo, però lo liscio e il vaso si rompe sulla mia mano dalla quale inizia a grondare sangue.
Penelope: -l'hai voluto tu- esce dalla camera sbattendo con forza la porta. Vado in bagno a sciacquarmi la mano. L'acqua si colora immediatamente di rosso. Non ho dell'acqua ossigenata in camera, perciò cerco di tamponare il tutto con dei fazzoletti. Mi sembra di essere ad un corso di sopravvivenza. Brucia in maniera assurda. Stringo i denti. Non piango più. Mi sembra di essere tornata al giorno del funerale di mio fratello, quando non avevo più lacrime. Qualcuno interrompi questa tortura vi prego.

Toni's pov
Betty: -tornare al manicomio sarebbe inutile, non penso sia lì-
Toni: -e allora dove?-
Betty: -non lo so-
Toni: -forse è proprio davanti al nostro naso-
Betty: -se è così allora dobbiamo controllare casa sua- ed eccola lì, la mastodontica ThistleHouse. Ogni volta che ci passo davanti mi sento come se la mia anima stia per essere risucchiata da qualche demone malvagio.
Toni: -aspetta, facciamo come l'altra volta- continua a guidare fino all'entrata di un boschetto, non distante dalla casa.
Betty: -da qui non ti vedrà nessuno. Ti prego non fare cavolate-
Toni: -penso che la cosa sia seria, perciò tieniti pronta- esco dall'auto incamminandomi velocemente verso la dimora dei Blossom. Inizio ad arrampicarmi esattamente come l'altra volta solo che una volta arrivata in cima vedo che c'è dello scotch. Giusto, lo sparo dell'altra notte.
Batto il pugno per farmi notare, infatti dopo qualche secondo un pezzo si leva rivelando la faccia della mia ragazza. Ma cos'è successo? Ha la faccia piena di lividi e gli occhi gonfi e rossi.
Toni: -Cher- toglie tutto lo scotch ed io entro nella camera facendo attenzione a non graffiarmi. La prendo per le spalle e lei sobbalza.
Toni: -che ti è successo?- lei guarda la porta. Sua madre.
Cheryl: -se ci scopre è la fine-
Toni: -fa nulla-
Toni: -Betty, chiama lo sceriffo-
Betty: -cosa? Perché?-
Toni: -fai come ti ho detto ti pregoè grave- solo ora noto la mano di Cheryl fasciata con dei fazzoletti.
Toni: -non dirmi che- mi fa un cenno verso il bordo opposto del letto, dove ci sono un sacco di schegge di vetro. Non ho mai visto nessuno in queste condizioni.
Toni: -ti prometto che ora risolveremo tutto- sento le sirene di polizia
Cheryl: -Toni cosa?-
Toni: -tranquilla- sento delle voci di sotto. Per fortuna sono arrivati subito.
Toni: -digli che siamo al piano di sopra-
Betty: -già fatto- aspettiamo qualche secondo e finalmente la porta si apre. Vedo lo sceriffo Keller e dietro di lui due agenti ed ovviamente Penelope.
Penelope: -brutta Serpents schifosa-
: -signora Blossom, è stata lei a ridurre in questo modo Cheryl?-
Penelope: -chi altro sennò ?- è pure orgogliosa del suo lavoro"
: -sono ferite abbastanza gravi e visto che ha confermato le sue azioni, la preghiamo di venire con noi in caserma-
Penelope: -sceriffo io non andrò da nessuna parte con voi, questa ragazzina ha commesso una violazione di domicilio, deve essere punita-
: -ha salvato Cheryl, non sappiamo per quanto tempo aveva intenzione di lasciarla in questa camera signora Blossom, perciò ragazzi, procedete- gli agenti prendono sottobraccio Penelope che cerca di ribellarsi invano e la scortano al piano di sotto.
Toni: -arrivo- esco dalla stanza con il sceriffo, devo assolutamente parlargli.
Toni: -sceriffo, la tratterrete a lungo?-
: -vedremo, Cheryl riporta delle ferite di gravità media ed in più è stata tenuta in ostaggio, anche se nella propria casa. Penso che per qualche tempo rimarrà in prigione, saprò darti più informazioni tra due giorni quando analizzeremo per bene il caso e decideremo cosa fare. Tu hai preferenze?-
Toni: -dovrebbe chiederlo a Cheryl anche se ora è fin troppo scossa. Per quanto riguarda me, voglio solo che la mia ragazza non corra pericoli-
: -sei stata molto coraggiosa Toni, non tutti avrebbero agito come te. Ora vado, grazie dell'aiuto- rientro in camera. Cheryl sta fissando il pavimento.
Toni: -andiamo?-
Cheryl: -andrà in prigione?-
Toni: -penso di sì. Guarda cosa ti ha fatto-
Cheryl: -dove andiamo?-
Toni: -finché tua madre sarà in prigione, non corri nessun pericolo. Ti direi di venire con me ma non puoi lasciare tua nonna da sola-
Cheryl: -tu rimarrai con me?-
Toni: -se vuoi, certo- lei mi sorride riconoscente, baciandomi.
Toni: -domani vado a prendere alcuni dei miei vestiti così non dovrò fare avanti e indietro ogni volta-
Cheryl: -perché? Oggi non torni a casa?-
Toni: -no, ho una cosa più importante da fare. Hai dell'acqua ossigenata?-
Cheryl: -nel bagno di sotto, nel cassetto- dice sorridendomi . Scendo al piano di sotto e prendo la bottiglia, delle bende e dei cerotti. Inizio dai lividi e dai tagli che ha sulla faccia. Mi metto a cavalcioni su di lei iniziando con una spugnetta a tamponare tutte le sue ferite. A volte geme di dolore quando l'acqua entra in contatto con una ferita ancora aperta. Le bendo la mano. Sto per scendere da lei quando noto che so sta guardando il petto. Seguo il suo sguardo notando che la maglietta bianca è coperta di sangue. Mi sporgo in avanti vedendo un'altra ferita sulla parte superiore del seno destro.
Toni: -posso?- lei annuisce. Si toglie la maglietta rimanendo in intimo. Tampono anche quella ferita e mi alzo dalle sue gambe. Lei intanto si mette una felpa larga per stare più comoda. Ci sdraiamo sul letto questa volta con lei appoggiata sulla mia spalla.
Cheryl: -TT-
Toni: -dimmi-
Cheryl: -grazie per esserci-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora