Ti posso aiutare

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Toni's pov
Non pensavo che al comando diventasse ancora più bella. Per tutto il tempo in cui sono stata sotto, ho pregato di non venire troppo presto, sono pur sempre membro di una gang, ho una reputazione da mantenere. Il mio obiettivo di oggi però è un altro: parlare con Evelyn. Spero solo che non arriveremo alle mani, cosa che potrei benissimo fare appena la vedo. Ormai siamo davanti il cancello di scuola, in attesa che suoni la solita campanella che dà il via alle lezioni.
Cheryl: -non pensi sia meglio lasciar perdere? Il lavoro tanto lo abbiamo finito-
Toni: -non pensarci neanche- lei annuisce, niente mi fermerà dal parlare a quella tipa stramba. La scorgo in un angolo remoto del cortile, mentre sta col telefono. Finalmente il brusio di tutti gli studenti che chiacchierano, viene interrotto dal suono della campanella. Bene, che il secondo giorno abbia inizio. Mi dico senza un grande entusiasmo. Entriamo in classe. Inizio a guardare fuori dalla finestra, osservando le nuvole che si muovono a causa del vento. Mi giro di poco verso Cheryl, seduta ovviamente vicino a me, che cerca in ogni modo di evitare il contatto visivo con Evelyn, seduta ad un altro banco. Si alza dalla sedia e tutti gli occhi si posizionano su di lei, compresi i miei.
: -sì signorina Blossom?-
Cheryl: -posso andare in bagno?-
: -certo, vai pure- grazie a Dio quest'ora abbiamo quella di matematica, che non fa domande inutili ed è sempre gentile con tutti, al contrario di quella di chimica. Vedo Cheryl alzarsi e dirigersi verso i bagni. Chissà cosa le è preso.

Cheryl's pov
Non ce la facevo più a sopportare la presenza di Evelyn vicino a me. Ogni volta che la vedo mi ricordo di quello che è successo ieri. Tutti pensieri vanno automaticamente a Jason ed i miei occhi iniziano ad inumidirsi.
Evelyn: -Cheryl- sobbalzo.
Cheryl: -Evelyn dannazione, cosa vuoi?-
Evelyn: -mi dispiace per tuo fratello-
Cheryl: -come no-
Evelyn: -non sto scherzando-
Cheryl: -va tutto bene ok? Sono passati anni ormai-
Evelyn: -so che ci stai male. Ho qualcosa che riuscirà a farti stare meglio-
Cheryl: -di che parli?-
Evelyn: -penso che possiamo parlarne dopo scuola- la guardo confusa ma vedendo che è serissima decido di crederle.
Cheryl: -va bene, ti aspetto nel cortile, figlia del grano- esco dal bagno, con la curiosità a mille. Qualcosa che può farmi stare meglio? Niente può farmi stare meglio di Toni. Rientro in classe e subito sento lo sguardo della mia ragazza che mi brucia addosso. Mi siedo al mio posto e lei mi prende la mano. Annuisco per farle capire che sto bene. Quando anche questa lezione giunge al termine, Toni ed io ci alziamo, dirigendoci verso la sala relax dove ormai si sono radunati tutti i nostri amici.
Betty: -Toni, allora? Cos'è successo ieri?-
Toni: -niente di che- dice abbassando lo sguardo sorridendo, probabilmente ricordando la scorsa notte.
Jughead: -posso immaginare-
Toni: -Jug-
Jughead: -vuoi dirmi che non è così?- lei gli manda un'occhiataccia e lui scoppia a ridere.
Cheryl: - i fatti tuoi mai, vero barbone?-intanto nella sala entra anche Ethel Muggs, con una ridicola maglietta con su scritto fattoria?
Veronica: -hey Ethel, come va?-
Ethel: -tutto bene Veronica, tu non ti sei ancora unita alla Fattoria?-
Veronica: -quale fattoria?- chiede confusa cercando di trattenersi dal ridere.
Ethel: -è un'associazione che aiuta gli altri- dice indicando la maglietta. Toni ed io dici scambiamo un'occhiata poco convinta.
Ethel: -sono fantastici, pensa che quando ci saranno abbastanza persone, faremo anche delle assemblee-
Veronica: -aspetta, che associazione? Non ne ho mai sentito parlare-
Ethel: -è un'idea di Evelyn, è così dolce- dolcissima.
Toni: -e in cosa consiste?- chiede Toni entrando nel discorso.
Ethel: -aiuta le persone- il suo sorriso imbecille non le scompare neanche un secondo dal volto.
Cheryl: -Ethel, riesci a spiegarti meglio e toglierti quel sorriso da ebete dalla faccia?- lei chiude gli occhi e fa un grande respiro. Si volta verso di me sorridendo.
Ethel: -che tutti voi possiate avere una buona giornata- detto ciò esce dalla sala relax lasciandoci tutti straniti.
Veronica: -ma che le è preso?- è solo il suo secondo giorno qui e già ha creato un'associazione.
Toni: -amore, tutto bene?- mi bisbiglia cosicché solo io possa sentirla.
Cheryl: -certo-

Toni: -oggi vieni almeno?-
Cheryl: -ho delle cose da fare-
Toni: -quali cose?- non so neanche io perché le stia mentendo; vedermi con Evelyn dovrebbe essere una cosa normale, del resto è una ragazza come tutti noi, però non voglio che si preoccupi. Non voglio che sia gelosa, anche perché non riuscirei a mettermi con una come Evelyn.
Cheryl: -Toni, delle cose, che ti importa?-
Toni: -va bene- fa un piccolo sorriso, per cercare di mascherare la sua evidente tristezza. Mi sento troppo in colpa davanti a quella scena. Odio vederla triste, soprattutto se la causa della sua tristezza sono io.
Cheryl: -hey- lei alza il capo guardandomi.
Cheryl: -quando torno, faccio un salto da Pop's e poi ci vediamo un film, ok?- i suoi occhi si illuminano. È davvero una bambina, sono le piccole cose a farla felice; questo è un altro motivo per cui la amo, anche quando vede un fiore, oppure una nuvola dalla forma strana, fa un sorriso talmente grande come se avesse visto chissà cosa. È così bella. Mi salta al collo abbracciandomi.
Toni: -ok, appena arrivo a casa metto un film e preparo le coperte-
Cheryl: -non mettere film horror, ti prego-
Toni: -vedremo, vedremo- le scocco un'occhiataccia e lei scoppia a ridere. Mi avvicino lentamente a lei, che si fa subito seria.
Toni: -sì?-
Cheryl: -ti amo- sorride a trentadue denti, guardandomi con occhi estremamente innamorati.
Le sposto una ciocca dietro l'orecchio. Passo il suo naso sopra il suo, sorridendo.
Ormai quando la vedo non riesco a fare a meno di sorridere. Lei ormai non riesce più a contenersi ed alza di poco il capo per far finalmente scontrare le nostre labbra. Dopo qualche secondo ci separiamo.
Cheryl: -va bene, io vado- lei annuisce ritornando leggermente triste. Rimango ferma sul posto, fino a quando la sua moto non scompare dalla mia vista.
Evelyn: -bene, bene, bene- sobbalzo.
Cheryl: -devi sempre sorprendermi alle spalle?-
Evelyn: -dicamo che mi piacciono le entrate ad effetto-
Cheryl: -allora, che devi dirmi?- lei sorride, guardandomi dalla testa ai piedi.
Evelyn: -posso farti stare meglio, farti passare tutto il dolore che tieni dentro-
Cheryl: -di che parli?-
Evelyn: -posso farti vedere tuo fratello-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora