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Toni's pov
Toni: -vuoi dirmi che-
Heather: -già-
Cheryl: -Hev- le salto addosso stritolandola.
Heather: -ok, ok così finirai per strozzami-
Toni: -grazie, grazie mille- dico scuotendola per le spalle.
Heather: -prendi la macchina e vai da lei, sarà sicuramente a casa-
Toni: -e tu?-
Heather: -mi farò una passeggiata, vai- la ringrazio con lo sguardo e mi fiondo nella macchina.
Penso di aver superato almeno tre volte il limite di velocità, però ora come ora, mi importa poco e niente, devo solo entrare in quella casa e mostrarle questa registrazione. Prendo le chiavi dalla tasca, mi fiondo verso la porta, che apro dopo qualche secondo visto che a causa del fiatone non riesco ad infilarla nella serratura.
Toni: -Cheryl- posso giurare di aver sentito un sospiro irritato. Salgo le scale facendo due gradini alla volta. Spalanco la porta della sua camera, trovandola distesa sul letto, mentre legge un libro. Mi piego in due respirando a pieni polmoni. Alzo lo sguardo e noto che lei non mi guarda per niente, rimane concentrata sul suo dannato libro. Mi avvicino a lei.
Cheryl: -non ti avvicinare- alzo gli occhi al cielo sbuffando. Entro nel bagno che ha in camera, lavandomi le mani.
Toni: -vedi? Sono pulite- le porto al naso assaporando il sapore di mela verde del sapone.
Toni: -profumano di mela verde, come i miei capelli- lei non stacca gli occhi dalle parole del libro.
Toni: -Cher ti prego- mi avvicino e glielo tolgo delicatamente dalle mani senza strapparlo.
Lei non oppone resistenza. Finalmente mi guarda, con un'occhiata piena di rabbia.
Cheryl: -che c'è? La vuoi smettere di infastidirmi?-
Toni: -smetterò di romperti, promesso, però ascolta questo- le porgo il telefono, accendendo la registrazione che mi ha mandato Hev mentre ero in macchina. Se non sbaglio sei tu quella che è andata dallo sceriffo e mi ha fatto causa. E penso tu ti ricorda benissimo che mi hanno arrestato. Per un anno. Quindi non andrò dalla tua fidanzatina a dirle che ti ho ipnotizzato. Nei suoi occhi non trapela nessun'emozione.
Toni: -Cher- deglutisce e mi rivolge un sorriso falso. Già da questo capisco che lei non mi crede neanche con questa prova.
Toni: -non mi credi-
Cheryl: -ti credo. Però cosa volevi raggiungere con questa prova?-
Toni: -volevo solo chiarire-
Cheryl: -penso che abbiamo chiarito no?-
Toni: -suppongo di sì-
Cheryl: -perfetto, ora puoi andare- abbasso la testa.
Cheryl: -allora? Puoi uscire ho detto, sono occupata ora- intanto le inizia a squillare il telefono.
Cheryl: -Ben? Ciao. Si per stasera ci sono- mi fa un gesto con la mano verso la porta, come per dire: vattene devo uscire con Ben, non ho tempo per te. Ben, chissà chi è. Esco dalla stanza, lasciandola parlare con quel tipo. Intanto anche il mio telefono vibra.
Heather: -allora, Cheryl è di nuovo nelle tue mani?-
Toni: -decisamente no. Stasera deve uscire con Ben-
Heather: -chi è?-
Toni: -un ragazzo, Hev scusa non voglio parlarne- metto il telefono in modalità aereo, visto che non voglio avere nessun collegamento con il mondo esterno. Voglio chiudermi in me stessa, non dover parlare e dare spiegazioni a nessuno. Non provare nessuna emozione. Non percepire niente. Voglio solo continuare a vivere, però dormendo. Non avendo nessun problema, non pentirmi per ciò che faccio. Voglio essere un fantasma; invisibile, non notato da nessuno, vivere la mia vita, senza provare niente per nessuno. Non voglio sdraiarmi sul letto, anche perché poi non mi rialzerei. Rimango in piedi, guardando fuori dalla finestra. Ho fatto di tutto. Ho trovato delle spiegazioni che avessero senso. Ho cercato di convincerla. Ho cercato di parlarle, anche con l'aiuto di Heather. Non so cos'altro posso fare, non lo so, non ne ho la più pallida idea, tutti i miei tentativi non sono serviti a niente. Forse se ora fossimo rimaste a Riverdale, probabilmente ora starei con lei, nel letto mentre ho la testa appoggiata sulla sua spalla e lei mi accarezza i capelli. Ecco cosa ho rifiutato masturbando quello stronzo. So che non è colpa mia in un certo senso, però mi dispiace comunque. Avrei avuto la stessa identica reazione, forse non così drastica, però molto simile. È tutto un dannato casino.

Cheryl's pov
Ben: -bella festa non credi?-
Cheryl: -già-
Ben: -c'è qualcosa che non va, vero?-
Cheryl: -più o meno-
Ben: -si tratta della tua ragazza? Quella che era in spiaggia quel giorno?-
Cheryl: -come-
Ben: -riconosco degli occhi innamorati-
Cheryl: -ma smettila-
Ben: -dai, dimmi cos'è successo-
Cheryl: -ha masturbato un tipo, mentre io ero nello stesso ristorante-
Ben: -l'ha fatto di proposito?- dice sbalordito.
Cheryl: -Ben, non si masturba un tizio controvoglia- dico mandando giù tutto il mio cocktail.
Ben: -non ha provato a spiegarti?-
Cheryl: -mi ha fatto ascoltare un audio dove questo stesso tipo diceva di averla ipnotizzata, ridicolo- si fa silenzioso. Mi giro verso di lui alzando un sopracciglio.
Cheryl: -che c'è?-
Ben: -Cheryl, credo che stia dicendo la verità-
Cheryl: -ti prego, non ti ci mettere anche tu, è una scemenza, i trucchi di magia non sono reali-
Ben: -non sto scherzando- prende il cellulare iniziando a digitare velocemente sulla tastiera. Lo guardo mentre il suo volto viene illuminato dalla luce dello schermo.
Ben : -guarda- mi porge il telefono. Sono degli articoli che trattano dell'ipnosi.
Cheryl: -quindi?-
Ben: -Dio, sei una ragazza intelligente, come fai a non capire? Ti ha detto la verità-
Cheryl: -dici?-
Ben: -ti prego, prima che io ti uccida qui, in questo locale, vai a parlarci. Sai quanto ci sta male cazzo?- quindi tutto quello che mi stava dicendo era la verità. Mi giro e corro verso il parcheggio, salutandolo con un rapido cenno. Dopo l'infinità di feste dalle quali sono scappata con i tacchi, ormai posso anche correrci una maratona, senza inciampare neanche una volta. Perché non l'ho ascoltata? Perché non l'ho creduta? L'avrò fatta sentire uno schifo. Sfreccio per le strade. Parcheggio davanti alla porta di casa, rischiando per poco di demolirla.
Cheryl: -Veronica, Betty, Hev- grido.
Veronica: -perché urli tanto?-
Cheryl: -Toni, dov'è?-
Betty: -non lo sappiamo, quando siamo tornate non c'era-
Cheryl: -la troverò comunque- esco di casa lasciandole spaesate, mentre mi tolgo i tacchi, buttandoli per terra e inizio a correre per il prato. Tutta la casa è contornata da un vasto giardino, ai margini del quale c'è un piccolo ruscello. Non ne sono sicura, però credo sia esattamente lì.
Cheryl: -Toni!- mi aggiro tra gli alberi e per poco non mi infilzo l'occhio con un ramo.
Cheryl: -Toni, ti prego, dove sei?- nessuna risposta, nessun suono. Seguo il rumore dell'acqua, arrivando al ruscello. Mi guardo intorno e mentre sto per tornare a casa, vedo una figura seduta vicino alla riva, con le gambe raccolte al petto e la testa poggiata sulle ginocchia.
Cheryl: -Toni- lei non si gira. In quei pochi secondi nei quali mi avvicino a lei, ripenso a tutto quello che le ho fatto. Leva le tue mani da me. Mi hai tradita. Hai masturbato quel tipo. Sei una troia. Non è lei che mi ha tradito, ma sono io. Ho tradito la sua fiducia, non le ho creduto quando stava dicendo la verità.
Cheryl: -Toni- dico piegandomi in due inspirando a pieni polmoni. Lei alza lo sguardo su di me, mi guarda per pochi istanti, poi riporta la sua attenzione sull'acqua. Mi siedo accanto a lei.
Cheryl: -Toni, scusa. Scusa per quello che ti ho detto, avrei dovuto crederti. Probabilmente se non fosse stato per Ben, il ragazzo che ho conosciuto quel giorno in spiaggia, sarei ancora in quel locale a riempirmi di shot. È lui che mi ha mostrato l'articolo sull'ipnosi e mi ha fatto cambiare idea- lei rimane in silenzio. Essere ignorata da Hev è un conto, ma essere ignorata da lei, la persona che amo, è tutt'altra cosa. È doloroso, molto.
Cheryl: -scusa se ti ho ignorata. Scusa se ti ho schiaffeggiato il braccio. Scusa per la scenata di prima- ormai ho a stento le forze per trattenere le lacrime.
Cheryl: -ti prego, dì qualcosa-
Toni: -non è colpa tua-
Cheryl: -tu non centri niente in tutto questo-
Toni: -io ti ho detto quelle cose dopo la festa, io ho baciato Jack senza nessuna ipnosi. Anche se con Sebastian non è stata colpa mia, ti ho deluso troppe volte- abbasso lo sguardo.
Cheryl: -non è vero. Tutti sbagliamo. Io ho baciato Heather-
Toni: -era solo un gioco-
Cheryl: -l'ho baciata comunque-
Toni: -non cambia niente. Ti ho delusa troppe volte-
Cheryl: -Toni-
Toni: -che c'è? Se anche ora ci rimettessimo insieme non puoi far finta che non sia successo niente-
Cheryl: -perché no?-
Toni: -perché so come sei stata dopo il bacio di Jack, uno schifo. E non voglio neanche immaginare quanto ti abbia ferito la cosa di Sebastian-
Cheryl: -quindi ora non possiamo stare insieme? Solo perché hai fatto degli errori?- si gira nella direzione opposta alla mia, a quanto pare sta piangendo e non vuole darlo a vedere.
Cheryl: -Toni, tu non mi hai lasciato andare quando facevo la stronza con te. Hai continuato a lottare per stare con me. Gli errori che fai sono niente in confronto a quello che hai veramente fatto, ossia salvarmi. Mi hai fatto riscoprire la felicità, hai risvegliato in me la voglia di vivere-
Toni: -e ora te l'ho tolta-
Cheryl: -me la toglieresti se mi lasciassi-
Toni: -tanto mi hai già lasciato-
Cheryl: -no, non lo farei mai-
Toni: -non posso. Non posso continuare a stare con te sapendo che ti ho ferita così tante volte-
Cheryl: -non mi hai ferita ok?-
Toni: -Cheryl, ti prego basta. Mi fai stare solo peggio così-
Cheryl: -va bene, dimmi solo questo: vuoi chiarire tutto e continuare la nostra relazione, oppure rimanere così come siamo?- non risponde, continua a non guardarmi.
Cheryl: -ok, la faccio più semplice. Vuoi stare con me?-
Toni: -no-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora