13 - Arthur - FireWorks

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Mi tira la cravatta mentre io la tengo saldamente per le cosce, lasciandomi trascinare dal ritmo dei nostri corpi

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Mi tira la cravatta mentre io la tengo saldamente per le cosce, lasciandomi trascinare dal ritmo dei nostri corpi. Non mi piace il suo modo di respirare quando la tocco e non mi piace il suo odore, ma questo non ha importanza, è così che deve andare stasera. Appoggio entrambe le mani sulla scrivania intrappolandola tra me e il piano in vetro, fisso il seno piccolo che ho tirato fuori dalle coppe del reggiseno nero e poi l'occhio cade sulle nocche delle sue mani che sono sul mio petto. Faccio in modo di evitare un contatto visivo con lei, potrebbe essere controproducente.

<< Sapevo che eri interessato a me, ho visto come mi guardavi alla riunione, e io ho subito pensato che tu fossi carino.>>

Vocia tentando di fare la seducente, ma io non sopporto il tono sicuro della sua voce e la bacio per interromperla. Tento di concentrarmi sul suo corpo da favola, sulla camicetta slacciata, sulla gonna arrotolata intorno ai fianchi e sulle sue gambe snelle. E' la cosa migliore da fare e d'altronde è la cosa che ho sempre fatto. Nonostante sia tutto pronto per eccitarmi sento che qualcosa non va, che il mio corpo non reagisce a lei.

Penso di essermi immaginato il rumore della maniglia che gira e e il suono della sua risata alla battuta di una voce maschile.

<< E questi sono i piani alti, qui ci sono i migliori Cha...>>

Il ragazzo si limita a fissarci stupito, mentre Tess, vestita con un lungo abito rosso diventa praticamente dello stesso colore abbassando il viso. E' imbarazzata per la scena o è infastidita?

<< Non vi hanno insegnato a bussare? Fuori!>>

Urlo con tutta la voce che ho in corpo. La stagista di cui non mi ricordo il nome intanto ticchetta con le mani sulla scrivania, mezza nuda, annoiata e perfettamente a suo agio. Non è per niente imbarazzata, solo infastidita di dover rimandare quello che stava facendo. Vedo la piccola Tess trasalire, girarsi e correre per il corridoio.

<< Mi scusi signor Rivera, avevo ricevuto istruzioni dal signor Welsh di accompagnare la signorina a vedere le migliori riproduzioni di...>>

<< Cosa non ti è chiaro della parola 'fuori'?>>

Stavolta anche il ragazzo chiude la porta senza commentare.

<< Allora, dove eravamo rimasti?>>

Trilla la stagista pronta a ripartire all'attacco.

<< Perdonami, ma non sono più in vena. >>

Mi ricompongo alla meglio e ho solo un pensiero in testa.

Lentiggini, non doveva andare così, dovevo solo sparire dalla circolazione.

Lascio la stagista sulla scrivania e seguendo il ritmo furioso del mio cuore corro verso la terrazza. Quando arrivo sono già iniziati i fuochi d'artificio. Glenn mi vede e mi viene incontro con un sorriso stampato in faccia, mi guardo intorno alla ricerca di Lentiggini. Lui mi cinge le spalle e mi porta verso un gruppetto di persone. Continuo a guardarmi freneticamente intorno, mentre luci di tutti i colori illuminano visi di uomini e donne che non conosco.

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