Tutte queste persone che ballano mi consentono di raggiungere l'uscita passando abbastanza inosservato. Che sto facendo? Perché? Non lo so, quando si tratta di lei non so più niente, so solo che basta toccarle una mano come faccio adesso per essere in paradiso. Voglio solo una po' di tempo con lei, in fondo ne abbiamo passato così poco insieme.<<Dove andiamo?>>
Mi chiede Tess accelerando il passo.
<<Non lo so.>>
Rispondo divertito e sincero e non mi riferisco solo a dove la sto portando, parlo di noi. Corro per i corridoi di questa casa troppo grande fino all'uscita sul retro come abbiamo fatto quel giorno al Presbiterian Hospital. Cerco di nascondere una sorta di brutta intuizione che repentina e fastidiosa si affaccia dentro di me, avverto l'esigenza di non sprecare nemmeno un minuto del mio tempo con lei. Le scarpe di Tess, non più di tela come quella volta ma col tacco stasera, picchiettano sul marmo del pavimento.
Tac.Tac.Tac.
Ecco il suono che fa il tempo che sfugge.
<<Perché sei così diversa stasera? Cos'è cambiato?>>
Le dico una volta in giardino, quando siamo tra la quercia e una casetta degli attrezzi dietro la quale la trascino. Tess è imbarazzata, ma ha perso completamente i suoi modi altezzosi, è senza filtri. Come avrei desiderato fin dall'inizio. Guarda proprio dietro di me, guarda la quercia e io so cosa sta pensando.
<<Non ...>>
<<Perché stavi piangendo oggi?>>
Si rattrista e abbassa gli occhi ed è l'ultima cosa che voglio, sprecare il tempo in questa maniera. So che sta pensando a Stephanie, lo capisco. Vedo che il suo equilibrio è un po' incerto per via dell'alcol.
<<Quanto hai bevuto?>>
Le domando sorridendo di nuovo e pensando che è curioso questo capovolgimento dei ruoli.
<<Non voglio parlare.>>
Mi confessa Tess con gli occhi un po' lucidi.
<<D'accordo e cosa... Vorresti fare?>>
Sorride, vedo i suoi denti bianchi risplendere.
Si avvicina. E io non resisto. Al diavolo tutto, al diavolo i buoni propositi, la bacio e tanto basta. La sua lingua, il suo sapore, le sue labbra sono incredibili, familiari e affascinanti come potrebbero esserlo solo le cose vecchie e nuove insieme.
Quanto mi sei mancata Lentiggini.
Non risponde e continua a sorridere. L'unica cosa a cui penso davvero prima di lasciarmi andare è a cosa succederà domani. Ma non voglio conoscere la risposta, per cui mi perdo nei suoi capelli e nei suoi occhi, mi è sempre sembrata la cosa migliore da fare.
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TESS
Narrativa generale"La verità, Tess. Non lo so perché, non lo so che ci faccio qui. Io mi sposerò tra pochi mesi, e non posso tirarmi indietro. Non sarà come in tutti quei film da donne in cui all'ultimo minuto uno manda tutto a puttane. Non ho niente da offrirti, o a...