E' passata un'ora da quando lei è qui. La situazione non è mutata in maniera drammatica, non ancora. Il tempo mi sta facendo il dispetto di dilatarsi affinché possa godermi con tranquillità la sensazione di non essermi ancora trasformato in un mostro. Glenn ha saputo creare davvero la giusta atmosfera, devo dargliene atto, non sa cosa significhi trascurare i particolari. Le candele creano un gioco d'ombra e luce sui volti rendendo questa cena quasi romantica, lontana dagli intenti con cui è stata concepita. C'è anche un musicista di violino che ci delizia con la musica di Bach, struggente e perfetta per il mio cuore in pezzi. Mi fa impazzire la mano che Sebastian non gli scolla dal vestito, finora non l'ha mollata neppure per un attimo. Non importa che finga di non guardarla, la sento, sento fisicamente la sua vicinanza, è quasi doloroso. Ma visto che ho deciso di giocare sul serio è il caso che lo faccia per bene. Non ha senso ormai farsi prendere da inutili infantilismi, non mi sono permesso neppure per un attimo di immaginare una fine diversa per noi due, e non ha senso indugiare adesso, non può fare più male di così, o no? Il matrimonio creato su misura per me è domani e tutto andrà esattamente come deve andare.
<<Cosa stai aspettando?>>
Il sollecito Glenn incrocia il mio sguardo.
<<Un attimo, ancora un secondo.>>
Chiudo gli occhi sperando che l'aria di Bach mi riempia il cuore, ma proprio non funziona. Quando li riapro lei è ancora lì serena e ignara dello schifo che faccio. E' sorridente, nonostante i mille tentativi che ho fatto per sabotarla. Ma all'ultimo non resisterà, non a questo.
Lo so che non mi credi, ma ti amo. Ti amo da impazzire.
Sogno da tutta la sera di rigirarmi i suoi capelli tra le dita, di baciarla, di averla tutta per me, ho pensato di nasconderla, persino. Che ipocrita del cazzo che sono, è solo da me che dovrebbe guardarsi.
<<E' inutile perdere tempo, avresti dovuto farlo prima, è stato stupido creare un rapporto teso tra di voi. Questo renderà tutto più difficile.>>
<<Ti ho già detto che non ci sono problemi. Ho tutto sotto controllo.>>
<<Che aspetti? Seguila.>>
Mi indica Tess che si dirige verso il corridoio, probabilmente al cesso. No, non mi pare il momento giusto. Ma chi voglio prendere in giro? Non ce ne sarà mai uno. Individuo Anne, la mia futura moglie, sembra appagata, realizzata. Parla vivacemente e a suo agio con un gruppo di ragazze. Ma che ne so io di lei? Non ho mai fatto la fatica di chiedermi cosa le passasse per la testa, semplicemente non mi interessava. China la testa e poggia la mano addosso a un uomo vestito elegantemente. L'infedele è Anne. Má è Tess che punisco. La vita può essere amara.
<<Lo so cosa cerchi di fare, hai tentato di allontanarla in maniera cosciente, ma Arthur, pensavi davvero che sarebbe bastato?>>
Butto giù l'ennesimo bicchiere di Champagne, le bollicine mi danno alla testa ma non è abbastanza.
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TESS
General Fiction"La verità, Tess. Non lo so perché, non lo so che ci faccio qui. Io mi sposerò tra pochi mesi, e non posso tirarmi indietro. Non sarà come in tutti quei film da donne in cui all'ultimo minuto uno manda tutto a puttane. Non ho niente da offrirti, o a...