26 - Arthur - Let Her Go

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Mi sveglio di soprassalto appena sento squillare il telefono

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Mi sveglio di soprassalto appena sento squillare il telefono. È un numero che non conosco.

<<Pronto...>>

Dico con la voce ancora impastata dal sonno. Nel frattempo mi alzo e mi sgranchisco. Dò un'occhiata al divano e mi ricordo di Stephanie nuda sopra di me. E subito dopo di Tess e di Glenn.

<<Arthur...>>

Quella voce elegante non mi è nuova. Ma non l'ho mai ascoltata al telefono quindi all'inizio mi tocca concentrarmi per dargli un volto.

<<Buongiorno, Gloria.>>

<<Ti ho svegliato?>>

Sento che ride. Che giorno è oggi? Spero con tutto me stesso di non aver saltato il lavoro. No, è sabato grazie al cielo. Anne mi ha detto che posso lo stesso passare a prendere Carol, è molto più accondiscendente, da quando sa che Willimson è il mio avvocato.

<<No.... che succede? È tutto apposto?>>

<<Si, diciamo di sì. Questa è una chiamata con uno scopo, ecco, diciamo frivolo. Sono stata molto felice di rivederti e mi piacerebbe invitarti stasera ad un party. Come sai prima della stagione elettorale qui non si fa altro che saltare da una festa all'altra. >>

<<Non so se è il caso...>>

Confesso, improvvisamente incerto. Ieri notte ero pronto a correre da Tess come l'eroe di un dannato film per salvarla da quello, che in fondo, lei ha voluto. E adesso invece, ora che è mattina e che vedrò mia figlia, non sono più sicuro di niente.

<<Dici per la situazione imbarazzante in cui potresti incappare con quei due?>>

<<Esattamente...>>

<<Io invece credo che sia davvero il caso che tu venga. Mia figlio per la prima volta stanotte ha dormito nella stanza degli ospiti...>>

Il sollievo che provo è del tutto irrazionale e ingiustificato. Spero che Tess lo abbia cacciato via per me, che lo abbia fatto per quello che è successo ieri mattina. Però poi ripenso che io con Stephanie non sono stato altrettanto bravo, mi sono fatto toccare e tutto il resto, e mi vergogno come un cane. Guardo la mia immagine riflessa sullo specchio all'ingresso, col telefono ancora in mano, il mio aspetto è a dir poco tragico.

Sospiro. Tess ha un effetto devastante su di me, la nuova Tess intendo e non sono più sicuro di nulla.

<<Non lo so...>>

<<Fallo per me.>>

<<Perché insisti tanto Gloria?>>

<<Te l'ho detto ieri il perché. Sono stata una madre assente... ma sono sempre una madre. Il cuore di mio figlio non è fatto come quello di Tess, il tuo però sì. Glenn per molti aspetti è anche simile a me. So in cosa si sta lanciando, ho già vissuto tutta la storia e non ne verrà fuori niente di buono. >>

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