50 - Tess - Good Advice

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<<Mi scusi lei chi è?>>

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<<Mi scusi lei chi è?>>

Chiede Glenn a Torvald che si mostra molto meno amichevole di quanto ricordassi.

<<Un suo amico.>>

<<Com'è che l'ha chiamata?>>

<<Ho usato solo un vecchio soprannome che le ho dato una vita fa ma che forse ora non le serve più.>>

Continua Torvald fissandomi in maniera strana.

<<Tess!>>

Olly mi corre incontro piangendo, io rimango come di pietra mentre mi abbraccia. Le basta uno sguardo per capire che non c'è nessun bambino e per rendersi conto di tutto quello che ho passato. L'amicizia è una cosa sorprendente. È come se tre anni non fossero mai passati, ma tutto questo calore rischia di sommergermi fino a soffocarmi. Irina ci raggiunge poco dopo. Il mio viso a quanto pare è un manifesto abbastanza accurato della mia attuale situazione, infatti mi lancia uno sguardo allusivo mentre Sebastian sembrerebbe piuttosto disperato. Irina ci fa accomodare ad un tavolo che ha fatto riservare. Stanno recitando ancora Casa di bambola di Ibsen. Dev'essere un testo piuttosto in voga qui, ma gli attori sono altri.

<<Hai abbandonato il palco?>>

Chiedo scherzando all'ex Torvald mentre Glenn mi stringe la coscia. È il primo avvertimento. Vedo che adesso invece il mio interlocutore è piuttosto imbarazzato.

<<Non ho più avuto il tempo purtroppo, sai, il lavoro... la vita vera...>>

<<Già .>>

Rispondo.

Irina è silenziosa.

<<Farai un addio al nubilato?>>

Mi domanda con una voce inespressiva.

<<No.>>

Risponde Glenn.

<<L'ho chiesto a Tess.>>

Irina è già sul piede di guerra, ma Glenn le fa uno dei suoi gelidi sorrisi, sorprendendomi.

<<No, non credo.>>

E so di aver risposto bene perché non arriva nessuna stretta, stavolta. Ma so anche che dopo mi farà pagare tutto questo.

<<Mi sei mancata moltissimo. >>

Mi dice Olly. Mi accorgo che lei non sembra cambiata per niente, il suo stile è ancora decisamente dark Lolita. Ha i capelli più neri di prima e neri sono anche i suoi vestiti. Sta benissimo qui in mezzo, solo io sono un pesce fuor d'acqua. Questo è un locale per persone coraggiose, per sovversivi.

<<Cosa hai fatto al viso?>>

Mi chiede Irina senza giri di parole. Arriva Maria, la cameriera giovane dell'altra volta a prendere le ordinazioni e io prendo tempo.

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