27 - Arthur - The Only One

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Sono molto soddisfatto dei miei capelli

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Sono molto soddisfatto dei miei capelli.  Assomiglio di nuovo... a me. Suono il citofono di Mary Anne che vive nel mio vecchio appartamento con Igor. Quando scende e mi apre la sua faccia è stravolta, ha gli occhi arrossati ed evidenti occhiaie. Ha perso tutta la sua strafottenza. Mi porge la borsetta rossa con gli indumenti di Carol, fisso il pon pon viola attaccato alla zip che le ho regalato io.

<<Igor le sta mettendo le scarpe. >>

Mi dice quando tento di sbirciare all'interno del portone per capire dove sia mia figlia. La mia ex moglie non mi fa salire, ha sempre preferito portare giù lei la bambina.

<<Arthur...>>

Inizia preoccupata.

<<Non ho intenzione di toglierti Carol.>>

<<Grazie.>>

Mi dice. Penso sia la prima volta che mi ringrazia da quando la conosco, ed è anche la prima che la vedo tanto preoccupata. Ma so perfettamente che se fosse stata al mio posto non avrebbe fatto altrettanto.

<<Sarà lei a decidere con chi vorrà vivere, ma se deciderà di voler stare con me, potrai vederla quando vuoi.>>

<<Ok.>>

Risponde senza replicare. Nessuna polemica. Mi chiedo se il nostro matrimonio abbia mai avuto una sola possibilità di funzionare, ma so che no, non c'erano i presupposti. Anne può trasformarsi in un attimo da vittima a carnefice, se solo le si concede la possibilità di farlo.

<<Cosa farete stasera?>>

Dice tentando di stemperare la serietà del discorso e abbozzando un sorriso.

<<Andiamo ad una festa a casa di Glenn con la mia nuova ragazza.>>

<<Oh. Avete fatto pace? Ti ho chiesto mille volte di...>>

<<Non ricominciamo Anne. >>

Ma lei non si lascia fermare.

<<Quindi hai una ragazza? Ti è passata la tua ossessione per Tess?>>

<<Cosa?>>

Anne non è sul piede di guerra, ma il suo tono è strano.

<<Non sono stupida, Arthur. Lo avevo capito.>>

<<So che mi hai tradito più volte.>>

Ribatto come un ragazzino colto in contropiede.

<<Si, è vero. Puoi biasimarmi? In fondo non mi hai mai amata.>>

Per fortuna i gridolini di Carol interrompono la nostra conversazione. Arriva come un razzo e mi si butta addosso, il mio cuore fa una capriola. È assolutamente la persona più importante della mia vita.

<<Papà è shabaaato! >>

Un po' mi dispiace per Anne. Non ha torto quando dice che non l'ho mai amata.

<<Si, tesoro.>>

Mi prende la mano e fa per spingermi verso la macchina.

<<Non mi saluti?>>

Le chiede Anne.

<<Ciao mamma, ciao Igor.>>

Dice Carol meccanicamente, più perché è obbediente che per altro.

Più ci allontaniamo, più la sua gioia diventa assoluta.

<<Pensavo che non venivi.>>

Mi confessa dopo aver chiuso la portiera ed essersi accertata che nessuno la porterà via.

<<Perché hai pensato una cosa del genere tesoro?>>

<<Perché hai fatto male a Igor e mamma ha detto che...>>

È troppo piccola per portare un tale peso sulle spalle. Non voglio che debba preoccuparsi di cose che non può gestire. Mi sembra già cresciuta rispetto all'ultima volta che ci siamo visti e questa cosa mi mette una tristezza infinita, vorrei rallentare il tempo, temo il giorno in cui non avrà più bisogno di me.

<<Non succederà, Carol. Le cose sono destinate a migliorare. Mi credi?>>

<<Si.>>

Mi dice subito, sicura.

Giocherella con la cintura di sicurezza.

<<Che facciamo oggi?>>

Mi chiede. Vedo che inizia a rilassarsi e ne sono contento.

<<Andiamo a prendere un'amica di papà, poi ci compriamo un vestito e andiamo ad una festa.>>

<<Ad un ballo?>>

Mi chiede subito.

<<Un ballo?>>

Ripeto.

<<Si, hai detto che dobbiamo comprare un vestito.>>

Sorrido per via della strana logica di mia figlia.

<<Certo Carol, se vuoi sarà un ballo.>>

<<Possiamo andare solo io e te?>>

Mi dice con la voce piccola continuando a torturare la cintura.

<< Stephanie ti piacerà.>>

<<Igor non mi piace.>>

Risponde sicura Carol.

<<Che rimanga tra noi, Stephanie, è molto meglio.>>

Ma non sembra convinta neppure mia figlia, che a quel punto, da brava piccola donna in miniatura qual è, mette su il broncio e decide di ignorarmi per il resto del tragitto fino a casa di Stephanie.

Fantastico.

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