56 - Arthur - 13 anni prima - Oh brother!

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Oggi piove

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Oggi piove . Glenn mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi con quel maledetto test di statistica. Non mi posso assolutamente permettere di fallire, non stavolta e non con la mia media. Sposto la tenda della camera che condivido con lui. L'ho trovato un po' bizzarro fin dal principio a dire la verità, il fatto che volesse assegnarmi la sua stanza con tutte quelle che ci sono in questa casa. E' un maledetto maniero, non è certo lo spazio che manca qui. Assolutamente no. Anche il giardino è immenso, non riesco a vederne la fine da questa grande finestra che si estende letteralmente a perdita d'occhio. Sono qui da neppure un mese, eppure Glenn mi tratta già come uno di famiglia, i suoi genitori invece no, mi trattano come l'esperimento sociale del figlio. Non che li vediamo molto, il padre è sempre in viaggio da qualche parte e la madre è sempre chiusa nelle sue stanze con l'emicrania o con qualche altro disturbo. Ho capito che l'argomento è delicato per Glenn, non gli piace che io parli di loro. Posso capirlo, anche io non voglio parlare dei miei, sento di precipitare ogni volta che tento di farlo, le parole sembrano non voler uscire. Mio padre ha revocato il bonifico che mi ha mandato finora per pagarmi la retta. Lo ha fatto di punto in bianco, senza neppure spedirmi una lettera o qualcosa del genere. E' come se la mia famiglia non fosse mai esistita e fosse soltanto una proiezione della mia mente. Per questo sono dovuto venire qui, zero disponibilità economica per pagarmi le tasse dell'università, figurarsi quella del dormitorio. Glenn mi ha detto che non mi devo preoccupare nemmeno di questo. Mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se non fossi andato alla confraternita quella notte, se non mi fossi ubriacato e non avessi confessato tutto a Glenn con cui fino a quel momento non avevo neppure un rapporto degno di nota. Ero ubriaco eppure mi ricordo la pacca sulla spalla, e il suo sguardo solitamente gelido improvvisamente caldo. Ho fatto la valigia quella stessa notte, e mi sono svegliato la mattina dopo in un letto degno di un re. O in questo caso immagino che si possa tranquillamente affermare che il re è Glenn e che io sia solo un valletto qualunque. Non mi interessa che ruolo gerarchico ricopro qui,non mi interrogo neppure troppo sul fatto che tutto questo possa essere scambiato per elemosina. Prima di lui stavo andando a rotoli, non so neppure dove si sia nascosto quel coglione di mio padre. Ma ho deciso di andare avanti con la mia vita. La pioggerella scende rendendo il giardino un po' nebbioso. Mi sono sempre piaciute le giornate di questo genere. Vorrei poter portare qui Elise, e starmene con lei sotto le coperte, con questo genere di vista. Mi piace Elise,è una ragazza semplice, non ha tante paranoie per la testa e mi accetta per quello che sono, mi è stata vicina quando è successo tutto. Ma so che Glenn non apprezzerebbe. L'ultima volta che l'ho portata qui era davvero arrabbiato,fuori di se. Non l'ho mai visto in quella maniera e un po' mi ha spaventato. Ha aspettato che la riaccompagnassi a casa e quando sono tornato aveva distrutto l'intera stanza, si era accanito sulla sedia e sulla scrivania, i libri erano rovesciati per terra. E ha frantumato l'acquario, peccato, mi metteva serenità vedere quei pesci e la loro vita semplice. L'unica cosa che ha salvato sono state le sue barchette in bottiglia, quelle non sono proprio destinate ad andarsene da nessuna parte e nemmeno ad essere rotte. Ad ogni modo quella sera mi ha detto che non apprezza questo genere di cose, che è l'unica regola. Ho provato a scherzarci su, ma lui, che in genere è abbastanza ironico non ha mollato la sua posizione. Immagino che valga il detto "casa sua, regole sue." Ha tenuto a precisare che c'era una fastidiosa puzza di sesso. Forse non apprezza Elise perché è una ragazza modesta, ma di fatto lo sono anche io. Ogni tanto fatico a comprenderlo, ma gli devo tanto. Ogni sera dopo lo studio rimaniamo un po' a fissare il soffitto e parliamo, non di cose intime, delle nostre famiglie o cose così. Parliamo del nostro futuro, lui mi dice che mi vede al suo fianco, come il fratello che non ha mai avuto, mi dico io, anche se lui non mi chiama così, lui dice che sono il suo braccio destro e il suo unico amico. E' già qualcosa per qualcuno che fino a un mese fa non aveva più nessuno. Dal giorno in cui ha distrutto tutto le cose sono un pò cambiate e mi pare quasi di dovermi nascondere ogni volta che devo vedere Elise, sono arrivato a dire delle bugie. Non so se Glenn mi crede oppure no. Però ultimamente qualcosa forse si è smosso, un piccolo cenno che potrebbe accettarla, per me è importante che lui lo faccia, perché Elise mi piace davvero. Ha detto che era carina col suo vestito a pois. Elise è molto più che carina, Elise per me è la più bella del mondo. Se oggi pomeriggio riuscirò ad avere quel maledetto test, per festeggiare come si deve, la porterò a cena fuori e finalmente le dirò che la amo e che lei è importante per me. Non posso permettermi che qualcosa vada storto.

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