L'ultimo evocatore - [Desiderio, volume 2]

25. Persuasione

«Te lo ripeto: sto per cancellargli la memoria, è inutile che glielo dici. Dimenticherà tutto.»

La donna della Polaroid diede una piccola pacca alla spalla di Claudio, che non si sentiva per nulla rassicurato dalle sue parole. 

Non mi temere stocazzo! Non posso fidarmi.

«Ma come ha fatto Simone a sgamarmi? Non capisco... lui non conosce la mia vera faccia» disse la donna.

«Aspetta, gli scandaglio i pensieri... Claudio, pensa a lei. La donna della Polaroid. Pensaci» disse Artemide toccandogli il viso.

Claudio obbedì suo malgrado, le sinapsi del suo cervello portarono alla luce ricordi e pensieri sulla donna.

«Mmm... ma guarda... che memoria, il caro Simone! Si ricordava di aver visto delle tue foto a casa vostra, gli era rimasto impresso il tuo viso perché sei brutta.»

«Grazie tante...» commentò la donna in tono seccato.

«Ma non hanno capito chi sei, non ne hanno idea. È successo che... quel giorno Rosa aveva una tua foto, in borsa, la famosa Polaroid.»

«Si portava sempre dietro qualche mia foto, tipo santino...» a Claudio parve di percepire una punta di affetto, nel tono di voce della donna.

«La foto è scivolata fuori dal suo borsello, l'hanno vista... e nelle settimane successive hanno visto la tua faccia apparire qui e là intorno a loro, nelle foto, su Instagram, Whatsapp...» continuò Artemide.

Appunto, è una stalker. Perché mi segue? Rispondimi!

«Maledetti telefonini...» inveì la donna.

«Aspetta un attimo... non è l'unica cosa che hanno scoperto... Claudio, pensaci meglio,  cos'è quel foglietto? Un... un elenco di nomi con date di nascita e morte... che roba è?»

Non lo sai?

«Rosa ha fatto delle ricerche in emeroteca, gli ultimi giorni prima di morire. Sull'estinzione degli evocatori. Credo fosse uno dei tanti appunti che aveva preso» spiegò la donna.

Estinzione degli evocatori?
Che cazzo so' gli evocatori?

«Si sono accorti che tua sorella è nata il giorno della strage di Bologna...» disse Artemide.

Sorella?! La donna della Polaroid è la sorella di Maga Magò?

La donna fece una risatina. «Quante cose hanno scoperto... Forse avresti dovuto cancellargli la memoria quel giorno stesso. A tutti e due.»

Simone mi aveva detto che era bellissima... Esiste una terza sorella?

Artemide ruppe il contatto tattile con Claudio. «Quelle che hanno sono tutte informazioni inutili, qualche googlata senza direzione non ci darà fastidio. Con tutti i testimoni che hanno assistito alla morte di Rosa, avremmo dovuto fare una cancellazione di ricordi selettiva, una a Claudio, una a Simone, e preoccuparci della coerenza reciproca e della coerenza con le circostanze pubbliche. Complicato e inutile. Senza contare che a Claudio mancava già qualche ricordo fresco per colpa della pozione che gli aveva iniettato Rosa.»

Rivoglio indietro quei ricordi, cazzo! 

Artemide proseguì: «No, davvero, è stato meglio così. Contavamo... mi correggo, contiamo sul fatto che Simone è un cagasotto e Claudio è un iper-razionale che ci deve sbattere la testa un milione di volte, prima di ammettere che la magia può avere una qualche influenza sulla sua vita.»

Touché.

«E se dovessero scoprire qualcosa sugli evocatori?»

Fu Artemide, adesso, a ridere. «E come? Con Google? Anche se dovessero notare qualche strana coincidenza non cambierebbe niente.» Sospirò. «Comunque, tanto per stare tranquilli, dirò a Claudio di convincere Simone che smetta di fare indagini a casaccio. C'è sempre il rischio che incappi in qualche malintenzionato che cerca di approfittarsi di lui. O che gli venga in mente di romperci le palle in qualche modo, anche se non credo, è un tipo così pauroso e passivo...» La mano di Artemide si posò sulla guancia di Claudio. «Capito, Claudio? Di' a Simone che si faccia i cazzi suoi.»