34. La mano nella sua

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Claudio lasciò cadere le braccia. «E io che speravo che nun ce stessi più a pensà...»

«Ma sei matto? Certo che ci ho pensato! Perché, tu no?»

«No!» Claudio sbottò. «C'ho altri cazzi per la testa, se permetti. Tre esami da dare a settembre, il trasferimento all'Alma Mater studiorum bolognarum e la squadra. Me sveglio quasi ogni mattina alle sei pe' allenamme... secondo te c'ho tempo de pensà a 'ste cacate?»

Simone si fece serio. «Avevo avuto l'impressione che non ci volessi pensare. Per questo non te ne avevo più parlato. Ma sono cose importanti, non puoi prenderle sotto gamba.»

«E cosa speri di ottenere con questo appuntamento galante?» Claudio fece un ampio gesto con la mano. «Come pensi di indagare? E se fosse davvero un mago? Eh? E se te facesse un incantesimo pure a te? Che piano geniale!»

«Ci ho pensato. E ho preso una precauzione. Guarda cosa mi sono comprato?» Simone indicò i propri occhiali. Sembravano due comuni Wayfarer con le lenti trasparenti. Ma Claudio avvicinò il viso e notò che le due tacche presenti alle estremità delle lenti erano strane. Sembravano...

«Cazzo so' 'sti cosi? Gli occhiali de zero zero sette?» 

«Sì!» Simone, entusiasta come non mai, estrasse il cellulare dalla tasca, digitò qualcosa sullo schermo poi lo mostrò a Claudio, che vide il proprio viso deformato a occhio di pesce e udì la propria voce dire: «Cazzo so' 'sti cosi? Gli occhiali de zero zero sette?» 

Non avrebbe dovuto ridere, perché le paranoie di  Simone stavano assumendo contorni tragici, ma rise. «Sei completamente impazzito! Quanto li hai pagati? 'Ndo li hai trovati?» 

«Me li ha fatti un hacker. Un ragazzo polacco bravissimo che seguo su YouTube e smanetta con Arduino e Raspberry Pi. Gli ho chiesto se sarebbe stato in grado di farmi una cosa del genere con una app che girasse su Android... Si è divertito un casino a farli! Non me li ha manco fatti pagare tanto, duecento euro. Ha usato dei Rayban tarocchi, ovviamente, e una microcamera bluetooth. Così registro i nostri incontri e ho delle prove video per incastrarlo in caso mi faccia qualche incantesimo.»

«E se Marco si rende conto che tu in realtà gli occhiali non li porti?»

Simone fece spallucce. «Scusa, tu che hai detto, poco fa, quando mi hai visto arrivare con gli occhiali?»

Claudio ricordò le proprie parole: Cazzo è 'sta hipsterata?

«Mo' vanno di moda, gli occhiali finti da nerd... anzi, a essere precisi andavano di moda un paio d'anni fa. Comunque, penserà che voglio farci il fico nerd-chic vintage.»

«Il fico nerd-chic vintage penso che sia la frase più frocia che sia mai uscita dalla tua bocca.»

Simone rise. Ma Claudio non si sentiva tanto allegro: la situazione in cui si stava ficcando il suo amico non gli piaceva per niente. «E se se ne accorge? Della microcamera?» Fece una risata amara. «Metti che è un mago veramente, famo 'sto ragionamento paradossale perché non è un mago. Però metti che lo è: se si accorge che lo stai a registrà te fa 'n incantesimo che te instupidisce, poi te pija er telefono e te cancella la registrazione e magari te cancella pure la memoria na'a capoccia tua. Facile facile e le du' piotte che hai speso pe' 'sti occhiali so' sordi buttati.»

Ti cancella la memoria... lo stomaco di Claudio per qualche motivo che non riusciva a spiegarsi si contrasse, pensando a quell'assurda ipotesi.

«Guarda che il video non è registrato solo nella memoria del mio telefono, ho dei backup automatici in cloud. E mi sono preso un'ulteriore precauzione: io non ho la password dell'account cloud.»

L'ultimo evocatore - [Desiderio, volume 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora