31 dicembre
Il cervello di Simone andò in tilt.
Il padre di Claudio... era davvero lui il malvagio illusionista?
«Bastardoooo» gridò Marco cercando di saltargli addosso.
Lorenzo lo schivò. «Ma che cazzo? Sei impazzito? Nun c'hai i punti freschi?»
«Perché ci hai aggrediti!? Cosa vuoi da noi?!» gridò Marco. «Infermiera! Dottore! Aiuto!»
Erano in trappola, dunque? Simone avrebbe voluto fare qualcosa, tirò le gambe giù dal letto, ma non appena i suoi piedi toccarono terra sentì le forze venirgli meno e si accasciò al suolo.
«Cosa hai messo sulla maniglia?!» ebbe comunque la forza di gridare, steso a terra. «Cos'è quell'aggeggio? Aiuto! Aiuto!» Si voltò verso il proprio lettino e vide il pulsante di chiamata delle infermiere, ormai distante.
Merda... avrei dovuto pensarci subito e non cercare di alzarmi in piedi come un coglione!
«È un insonorizzatore. Finitela de gridà che da fuori nessuno sente niente, rincojoniti che non siete altro. Nun so' io er cattivo! So' venuto qua a indagà che cazzo v'è successo!»
Simone e Marco rimasero in silenzio, il primo steso a terra, il secondo in piedi, con i pugni in guardia.
«Però sei un illusionista... proprio come il bastardo che ci ha aggrediti...» obiettò Simone.
Lorenzo scosse la testa. «No, cojoni, c'ho...» sbuffò. «Ok, ok, so' cojone pure io. C'avevo così tanta voja de fà l'entrata in scena a effetto che non ho pensato de avvisà prima de spenge sto coso.» Lorenzo prese di nuovo in mano la catenina. «M'hanno dato un paio de aggeggini magici. Tra le varie cose, quell'insonorizzatore che ho attaccato alla porta» indicò dietro di sé. «E 'sto coso qua» fece ondeggiare la catenina. «Se premi er bottone crea un'illusione che te cambia la faccia, così, guarda...» Il piccolo pulsante fece clic e il volto di Lorenzo si trasformò di nuovo. «Ma è 'na cacata loffissima, funziona solo sulla testa, tutto il resto rimane uguale, quindi me so' dovuto sbatte a trovà una divisa da infermiere della mia taglia e...»
«Shht, fermo. Stop!» Simone lo interruppe. «C-c-cioè mi stai dicendo che tu... tu sai tutto? Hai... hai... dei legami con qualche mago?»
«Da quanto?» disse Marco in un sussurro.
Lorenzo riprese di nuovo il suo aspetto. Si avvicinò a Simone. «Aspe', t'aiuto a rimetterti a letto. Te s'è mica staccata la flebo? Io nun so bono a riattacalla.»
«Ti aiuto anch'io!» si affrettò a dire Marco, avvicinandosi a sua volta.
Simone controllò la flebo: era ancora a posto. Poi lanciò un'occhiata sospettosa a Lorenzo. «Come posso fidarmi di te?»
Lorenzo fece un sorrisetto sarcastico, mentre si chinava su Simone.
«Non toccarlo!» gli ordinò Marco.
Lorenzo emise un rantolo esasperato. Era accucciato con un gomito appoggiato al ginocchio. «Allora, vediamo... Simone nun se regge in piedi. Marco c'ha i punti freschi e se fa un movimento un pelo strano je saltano e more dissanguato. Se c'avessi avuto cattive intenzioni v'avrei potuto ammazzà venti volte.»
Così dicendo, aiutò finalmente Simone a rimettersi sul letto, sotto lo sguardo vigile di Marco. Il materasso era già reclinato, Marco lo tirò ancora un po' più su per consentire a Simone di stare seduto quasi dritto, con la schiena appoggiata ai cuscini.
Simone non riusciva a sentirsi ancora completamente tranquillo. Poteva fidarsi del padre di Claudio?
Ma soprattutto: era davvero il padre di Claudio? «Come faccio a fidarmi di te? Come faccio a sapere che non sei un illusionista? Magari un altro illusionista? E che il trucchetto con la collanina non era solo una messinscena?» gli chiese infine.
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L'ultimo evocatore - [Desiderio, volume 2]
FantasiaLa strega dei desideri è tornata, e non trova niente di meglio da fare che morire tra le braccia di Claudio. Da quel momento nulla sarà più come prima, e strani eventi iniziano ad accadere intorno a lui: donne misteriose che appaiono solo in foto, v...