69. Gli svantaggi della celebrità

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Claudio era diventato, nel giro di una serata, una celebrità.

Il suo profilo Instagram aveva guadagnato in poche ore parecchie migliaia di nuovi follower. E il contatore continuava ad aumentare.

Tutti i giornali parlavano di lui. Era un evento: il primo calciatore professionista, dopo il tragico caso di Justin Fashanu negli anni Novanta, ad aver fatto coming out in attività. Gli articoli non si limitavano ai giornali sportivi, su tutti i quotidiani generalisti era presente almeno un trafiletto che parlava di lui. Raccontavano chi era, come era arrivato al Felsina, e del suo candido coming out in diretta tv. La notizia era arrivata persino sui siti esteri.

Simone non poté evitare di chiedersi quando sarebbe saltata fuori la sua storia con Tiziano.

Sarebbe accaduto. Gli sembrava impossibile che non accadesse, troppe persone ne erano a conoscenza, e se ci si poteva fidare che Gianluca o Andrea non andassero a spifferare niente in giro, non si poteva dire lo stesso degli altri suoi compagni di squadra dell'A.S. Castrum.

In particolare dei due pezzi di merda.

Sapeva che in passato Arturo Biagi, l'agente di Tiziano (il capo dell'agenzia che gestiva anche gli affari di Simone), aveva pagato il silenzio di diversi loro ex compagni che avevano messo in giro voci online. Ma ora la posta in gioco era più alta, perché erano entrambi a essere famosi, sia Claudio che Tiziano, e Simone pensava fosse solo questione di tempo prima che qualcuno contattasse un quotidiano o una rivista per cercare di vendere la succulenta storia.

E non c'erano solo i giornali.

C'erano i siti. I forum. Instagram. Le pagine Facebook.

Era tutto un pullulare di commenti. E si dividevano a metà, tra positivi e negativi.

Sui siti laziali ovviamente c'era un odio generalizzato nei suoi confronti, tra chi gli dava del romanista frocio (ridendo del fatto che il primo calciatore frocio appartenesse alla fazione avversaria) a chi semplicemente si augurava che Camporese gli desse una bella lezione sul campo per farlo stare zitto.

I gestori della pagina Calciatori Brutti l'avevano eletto a idolo, più per le frasi volgari dette durante la partita, che per il coming out. Però avevano pubblicato un post, politicamente scorretto ma divertente, che parlava anche di quello: c'era una foto di Claudio preso nel momento in cui mimava l'erezione con il braccio ai propri compagni (un fermo immagine del momento in cui aveva detto "a cazzo duro" in diretta tv). Sotto, una didascalia recitava:

Rozzo, sboccato, piede fucilato, frocio.
Ma ha anche dei difetti.

Tra i commenti sotto il post ce n'erano parecchi positivi, ma purtroppo la maggior parte era colorata da varie gradazioni di offensivo. Simone li aveva scorsi e ne aveva letti tantissimi, anche tra quelli meno in evidenza, con meno like.

"Lo vedi apparire e pensi, ma chi è sto fotomodello frocio? Alla fine della serata scopri che era veramente un fotomodello frocio."
"Finocchio e pure romanista! Manca solo che ha l'AIDS!!!!!"
"Ma che palle! Sono tutti froci adesso? È una moda!??? Questo scarsone di merda è palese che sta solo cercando qualche sponsor!!!"
"Mò ho capito perchè giocava così male... troppi cazzi in culo!!!"
"Questo per giocare a chi ha dato il culo??????"
"muori barazzutti frocio di merda vengo a prenderti sotto casa se dici ancora qualcosa contro la lazio so dove abiti se ti prendo domani non cammini ti ci infilo una scopa su per il culo"
"io lo conosco alle superiori faceva pompe a mezza roma mi voleva fare una pompa anche a me gli ho detto di no......"
"conosco uno che ci ha scopato ha detto che ha il cazzo piccolo"

L'ultimo evocatore - [Desiderio, volume 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora