Capitolo 1410

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Stendo il braccio sul tavolo,allungandolo per prendere la sua mano nella mia,aspettando che alzi lo sguardo per poterlo guardare negli occhi.

Em: ascoltami io non posso tornare a stare senza di te.

C: nemmeno io,peró...

Em: lo so. So benissimo che sei il mio professore,ma...Colin se ci amiamo non puó essere colpa nostra.

C: infatti é colpa mia: tra i due,io avrei dovuto capire che tutto era sbagliato dall'inizio. Avrei dovuto essere razionale e non lasciarmi guidare dal fatto che i miei sentimenti stessero crescendo. Avrei dovuto ignorare quello che avevo sentito il primo giorno che ti ho vista.

Torno con la mente indietro a quel famoso lunedì in cui ci eravamo conosciuti in modo molto particolare,ma non ne avevamo mai parlato nello specifico: sapere che anche lui aveva provato qualcosa già da allora,non fa che rendermi felice.

Em: che cosa hai sentito quel giorno?

C: che oltre ad essermi venuta addosso letteralmente,mi eri piombata addosso dal nulla e che,per quanto sbagliato potesse essere quel pensiero,non ti avrei mai fatta andare via.

Em: beh io non vedevo l'ora di rivedere quel ragazzo carino di cui non sapevo nemmeno il nome.

Finalmente riesco a strappargli un piccolo sorriso spensierato: mi era mancato davvero tanto in questi mesi e,anche se avevo cercato di sopperire in altri modi alla sua assenza,nessuno era stato in grado di sostituirlo.

C: questo peró non cambia niente Em: non puó esserci nulla.

Em: potremo sforzarci di tornare a prima di litigare.

C: io non ci riesco Emily: ho preso come scusa il fatto che ci saresti stata male tu,ma la verità é che amandoti,non riuscirei a fare questo sforzo.

Em: allora non facciamolo,scegli tu: solo non andare via di nuovo

C: Emily...

Em: no ascoltami. - mi avvicino con la sedia - Se davvero mi ami,rendimi felice: non escludermi più dalla tua vita,altrimenti ne soffrirei ancora.

Ci guardiamo negli occhi e spero che colga questa mia richiesta perché davvero non sarei riuscita a resistere altro tempo lontana e senza di lui.

C: vieni qui.

Fa un piccolo cenno con la testa,facendomi capire di avvicinarmi e prima ancora che io riesca a sedermi sulle sue gambe,mi sento avvolta dalle sue braccia. Solo ora realizzo davvero quanto mi fossero mancati molti suoi aspetti,dai più stupidi come il suo profumo,ai più importanti come la sua dolcezza.

Em: mi sei mancato troppo.

C: anche tu Em.

Em: promettimi che non cambierai idea,che non andrai ancora via.

C: te lo prometto.

Em: non riuscirei a stare senza di te: mi sono sentita così sola in questi mesi che...

Non riesco nemmeno a finire di parlare che le lacrime cominciano ad uscire e la voce mi tradisce. Mi tornano in mente le sensazioni che avevo provato fino a pochi giorni fa,quando andavo a letto e mi addormentavo piangendo pensando a lui o a quando facevo finta che Luca potesse prendere il suo posto.

C: ehi.

Colin si allontana di poco,sciogliendo l'abbraccio e prendendomi la testa tra le mani per potermi guardare negli occhi.

C: non piangere ok? Ora sono qui.

Em: e quell'ora che mi spaventa: chissà dove potresti andare dopo.

Colin appoggia la mano sulla mia guancia guardandomi negli occhi: in questo momento sento la stessa tensione dell'ultima volta in cui siamo stati così vicini. Esattamente come l'altra volta,é lui ad avvicinarsi con il viso,posando le labbra sulle mie. Non ci baciamo tuttavia come quella volta,perché dopo averle posate per qualche secondo,le stacca guardandomi di nuovo negli occhi e asciugandomi le lacrime con il dito.

C: dove altro potrei andare?

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora