Capitolo 1456

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Fa molta fatica a parlare sia per i singhiozzi legati al pianto ma anche per il suo problema del linguaggio. Quando si trovava in situazioni di panico,agitazione o paura,iniziava quasi a balbettare. Ci avevano detto che era una cosa normale e che fosse un residuo del suo problema,ma in realtà ho sempre pensato che fosse legato al suo carattere. Emily è sempre molto forte,ma la sua è solo una facciata: preferisce attaccare invece che difendersi e quando qualcuno la mette in difficoltà si ritrova ad essere indifesa. Quello che odia di più è essere vulnerabile e rimanere sola e questo le crea paura.

E: amore,adesso respiri,ti prendi due secondi per calmarti e ne parliamo ok?

G: devi reppiae come me guadda.

Gaia inizia a respirare lentamente ed Emily la segue quasi subito dopo: il loro rapporto è sempre stato molto forte e sono contenta che Gaia riesca ad aiutarla anche in questi casi,risultando molto buffa anche.

Em: mi dispiace mamma,io non volevo...

E: ehy tranquilla. Ti va di dirmi come è iniziata?

Molte volte farla parlare è l'unico modo per farla tornare calma e in più in questo modo posso sapere qualcosa in più sul loro rapporto.

Em: è iniziata....fin dal primo giorno.

E: quando lo hai incontrato e lo hai scambiato per un normale ragazzo?

Em: sì. Lui...lui mi ha chiesto di parlarmi ricordi? - annuisco - Beh poi da quel giorno abbiamo iniziato a parlare tutti i giorni e poi ci vedevamo per le lezioni di matematica quindi inevitabilmente è nato qualcosa.

La cosa potrebbe anche filare liscia,ma non mi torna qualcosa: se tutto era cominciato fin da subito,perché Emily aveva iniziato ad uscire con Luca?

E: ma perché Luca allora? E poi eri anche diventata molto distaccata soprattutto prima di metterti con lui.

Em: beh...perché noi...

E: Emily respira,va tutto bene. Devi solo raccontarmi cosa è successo.

Em: allora... - la osservo respirare profondamente - noi ci siamo baciati,ma poi lui ha detto che non andava bene e quindi ha detto che non voleva più aver nessun rapporto extra scolastico con me.

E: aspetta...era lui? Era lui il famoso ragazzo di cui ti eri innamorata?

Emily si limita ad annuire alla mia domanda,facendomi sentire davvero ridicola. Come avevo fatto a non capire che Luca non significava niente per lei e che il pianto di quella sera in cui avevamo parlato non poteva essere per lui?

E: ecco perché ti eri spenta in quel modo.

Em: lui non era solo il ragazzo di cui mi ero innamorata mamma,lui era diventato un amico con cui mi confidavo: gli parlavo di voi,della scuola,dei miei problemi e lui mi ascoltava sempre.

E: ma perché Luca? Non avresti dovuto farti ancora più male.

Em: lo so,ma...Luca era davvero interessato a me ed io...beh mi sentivo sola: ero convinta che avrei potuto sostituire Colin,ma non ci sono riuscita.

Ero arrivata solo ora a questa conclusione,ma non ci è voluto molto: io ed Emily eravamo simili sotto molti aspetti e probabilmente nei suoi panni,avrei fatto la stessa cosa.

E: poi gli hai detto quello che provavi,vero?

Em: quello lo avevo già fatto,ma lui aveva comunque detto che non potevamo stare insieme.

E: e come è successo?

Em: ti ricordi quando più o meno un mese fa sono uscita con Luca e le ragazze? Quando siamo andati a cena fuori?

E: quando ti sei fermata a dormire da Veronica,sì.

Em: beh quella sera non ho dormito da Veronica.

Sono di gran lunga molto più tranquilla di Simone,ma devo ammettere che sentire queste parole non è facile: sono comunque sua madre e non posso non far correre l'immaginazione anche quando non dovrei.

E: allora qualcosa è successo.

Em: no,no. Solo che dopo la cena,abbiamo deciso di andare in un locale a bere qualcosa e la situazione ci è sfuggita di mano.

E: non mi rendi più tranquilla così: eri andata via in moto con Luca.

Em: Colin era in quel locale e quando mi ha vista,mi ha voluto portare a casa sua. Non voleva che andassi in giro con qualcuno che aveva bevuto e non voleva nemmeno che voi mi vedeste così.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora