C: se continui me lo spacchi,stai seduta tranquilla.
Em: vuoi anche dirmi come respirare?
C: perché no: fai dei respiri profondi perché potrebbe venirti un po' di nausea.
Em: non prendo consigli da uno come te.
C: uno come me?!
Em: lasciami in pace.
Continua a rispondere con un tono molto fastidioso,sapendo sì e no quello che sta dicendo e continuando a toccare lo schermo touch al centro.
Em: non so dove stai andando,ma portami a casa te lo ripeto.
C: vuoi davvero tornare a casa? Presentarti davanti a tuo padre e tua madre in queste condizioni?
Em: non so di che condizioni parli.
Mi da l'ennesima conferma di sapere a stento il posto in cui si trovava pochi minuti fa,così mi sporgo prendendo la sua borsa,che ha appoggiato contro le sue gambe.
Em: non é tua!
C: piantala di parlare a caso.
Em: non dirmi cosa posso o non posso fare,chiaro?
Il modo in cui me lo dice,non riuscirebbe a intimorire nessuno,così continuo a fare quello che avevo iniziato. Metto la mano nella sua borsa e in pochi secondi trovo il suo cellulare. Fortunatamente non c'é nessun blocco e riesco a sbloccarlo. Stando comunque attento alla strada,mando un messaggio alla sua migliore amica Veronica dove le dico per conto di Emily che se i miei avessero chiesto,io ero rimasta da lei a dormire.
Em: mi ridai il telefono?
Mando poi un messaggio anche a sua madre,perché conoscendola avrebbe avuto meno da ridire e avrebbe voluto meno spiegazioni rispetto a suo padre.
Em: sei un maleducato sappilo!
Incrocia le braccia contro il petto,voltandosi leggermente verso il finestrino. So che non darle risposta é il modo migliore di gestirla in questa condizione,ma a volte mi é impossibile. Rimetto il cellulare nella borsa e gliela appoggio sulle gambe.
Em: mi dici dove hai intenzione di andare?
C: ti porto a casa mia.
Em: ti ho detto che voglio andare a casa mia.
C: e io ti ho detto di no.
Em: non mi interessa.
C: a me ancora meno.
Em: non so nemmeno se hai la patente!
Cerco di trattenermi dal non ridere: partiva convinta e ostinata per poi perdersi in domande stupide. L'alcool le faceva un effetto alquanto strano.
C: ho la patente da cinque anni se ci tieni a saperlo e sei già salita in macchina con me.
Em: mi sono fidata una volta e mi hai fregato,quindi mi è bastato.
In queste parole il suo tono cambia: riesco a cogliere benissimo il suo triste riferimento a quello che era successo tra noi,complice l'effetto rivelatore dell'alcool.
C: non sai di che parli Emily.
Em: lo so,carino: io ti ho detto che mi sono innamorata di te e tu mi hai riso in faccia.
C: non é vero e lo sai.
Em: quello che so é che vorrei non fossi mai entrato nella mia vita.
So che le sue parole sono dettate da altro,ma so anche che in queste situazioni si é portati a dire la verità e la verità dietro a tutto,era che le avevo fatto molto male. Questa frase mi toglie la forza di rispondere e lascio che tra noi rimanga solo il silenzio. Avrei bisogno di arrivare a casa il prima possibile,anche per accorciare questo momento di imbarazzo forzato,ma é sabato sera e Roma é intasata. Sembra essersi rassegnata alla mia decisione di portarla a casa mia,visto che non dice più una parola,ma dopo qualche minuto interrompe il silenzio.
Em: Colin?
C: dimmi?
Em: mi gira la testa.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Romance- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...