E: pensavo non avresti mai cambiato idea...
B: non esageriamo adesso: non l'ho cambiata,sono solo disposto a riconsiderare le mie conclusioni.
E: che nella tua lingua,vuol dire quello che ho detto io.
B: ok hai ragione,ma sono stanco di questo muro di ghiaccio che si è formato tra di noi. Sono stanco di non poter più parlare con mia figlia vedendola girarsi e sono stanco di dormire dandoti le spalle.
E: anche io.
Mi viene ancora vicino,abbracciandomi per la seconda volta,questa volta però staccandosi quasi subito e prima che possa dire qualcosa,mi ritrovo le sue labbra sulle mie. È passato un bel po' dall'ultima volta che ci siamo scambiati anche un semplice bacio come questo.
B: grazie.
E: figurati,non sei l'unico a cui è mancato essere come prima. Non hai sbagliato solo tu: anche io avrei dovuto insistere e farti cambiare idea prima,così non saremo arrivati a questo punto.
B: l'unica colpa che puoi avere tu è di essere troppo buona: hai cercato di capire Emily mentre io ho pensato solo a tenerla lontano da quel ragazzo,girando intorno al problema.
E: è comprensibile perché non è una sciocchezza,ma non me lo sarei mai aspettata da te: insomma capisco si parli di Emily,ma hai decisamente esagerato.
B: spero non sia tardi per rimediare.
E: non lo è mai,fidati.
Mi da un bacio sulla guancia poi,sorpassandomi,rientra dentro lasciandomi lì fuori come uno scemo: dopo non aver avuto le sue attenzioni per settimane,anche un bacino sulla guancia riesce a farmi restare di sasso. Rientro subito anche io,andando a sedermi su uno sgabello del tavolo,dove Gaia ha già finito di mangiare lasciando come al solito confusione e andando a mettersi sul divano a guardare i cartoni.
B: signorina potevi almeno chiudere i biscotti.
G: mami dice che no li cudo mai bene,quiddi lo faccio fae a lei.
B: potresti imparare da come lo fa lei pigrona.
E: lascia stare,ormai è una causa persa.
G: avete fatto pace finammente?
E: come?
Gaia si volta verso di me,aspettando una risposta così anche Emma sposta lo sguardo nella mia direzione leggermente confusa: non credo tuttavia le servano spiegazioni per capire quello che intendeva Gaia.
E: qualcuno deve dirmi qualcosa?
G: no,niette veo papi?
B: niente.
E: vi si sta allungando il naso ad entrambi,ma fa lo stesso: qualsiasi cosa vi siate detti,avete fatto bene a dirvele.
Emma inizia a sistemare il pasticcio lasciato da Gaia,così io la aiuto e appena si volta,faccio l'occhiolino a Gaia: le sue parole,unite alle lacrime di Emma sono state il campanello d'allarme definitivo per me. Non potevo continuare sulla mia strada infruttuosa mentre le persone a cui tenevo di più si allontanavano da me,in più avevamo anche Gaia e non meritava di subire quel clima di indifferenza e gelo causato da una stupida discussione. La mattinata la passiamo insieme a giocare con Gaia e solo io ed Emma a sistemare alcune cose in casa,pranzando poi per la prima volta da un po' in serenità. Avremo dovuto andare a prendere Emily per le quattro di pomeriggio,ma già verso le tre avremmo dovuto partire,visto che la riserva si trovava a qualche chilometro da casa e per raggiungere l'ingresso bisognava girargli intorno per un bel pezzo. Verso le due e mezza,sentiamo però suonare il campanello. Emma è di sopra a sistemare alcune cose mentre io e Gaia siamo rimasti giù perché lei ha voluto mettersi a colorare. Quando vado ad aprire,trovo la mamma di Emma,così la faccio entrare.
G: nonna nonna!
Appena la vede mettere piede in casa,Gaia si alza e corre ad abbracciarla: nonostante avessero quasi settant'anni,erano molto in gamba per la loro età e non si facevano problemi a prenderla ancora in braccio.
R: eccola la mia principessa,come stai?
G: bene. Guadda... - le indica i disegni che stava facendo - ti pacciono?
R: sono bellissimi. La mamma dove l'hai lasciata?
G: sopa. Mami! Mami!
E: cosa c'è da urlare tanto?
B: c'è tua madre.
E: arrivo.
Rossana si sposta nel salone,andando a sedersi sul divano e mettendo giù Gaia che va subito a prendere i suoi disegni per farglieli vedere: ogni volta perdeva delle ore a spiegare anche solo un piccolo schizzo. Dopo nemmeno un paio di minuti,sentiamo Emma scendere le scale,arrivando da noi.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Romance- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...