Capitolo 1518

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L: avrei voluto dirtelo con più calma,ma...

T: non ti ho mai sentito così nervoso,calmati e parla: non può essere poi nulla di così grave.

L: tra i sei,è compresa tua sorella Alex.

A: mia sorella? Lilia?

L: dai nomi che mi hanno dato,risulta Emily.

Istintivamente appoggio la mano sul braccio di Alex vedendolo diventare teso: tiene molto alla sua famiglia,ma essendo l'unico maschio ha davvero un grande senso di protezione verso le sue sorelle,anche di Lilia,la più grande.

A: ok,partiamo subito. Preparativi,prendete le vostre cose e andiamo.

L: Alex non agitarti,fammi finire di parlare ed illustrarti la situazione.

A: ti chiamo appena salgo in macchina. - spegne l'interfono - Muoviamoci.

Viky e Tobie vanno subito a preparare la loro attrezzatura senza dire una parola,mentre Alex va di corsa nella stanza in cui teniamo i progetti. Appena ha sentito nominare il nome della sorella,è partito in quinta e non so quanto sia salutare per la sua lucidità. Quando perdeva di vista la logicità,facendosi guidare solo dall'emotività non era mai una cosa giusta. Anche Tobie me lo ricorda,lanciandomi ogni tanto uno sguardo mentre io aiuto Matías a prepararsi. Quando vedo Alex tornare,provo ad approcciarmi a lui,ma non si ferma nemmeno un attimo: prende le sue cose senza dire niente e anche le chiavi della macchina.

A: vi do due minuti e poi vi voglio in macchina.

Esce dal nostro ufficio e inevitabilmente,appena la porta si chiude,tutti i nostri sguardi si incontrano. Sappiamo tutti come si comporta Alex in queste situazioni,persino Matías che mi guarda preoccupato.

T: ragazzino credo sia meglio che tu venga in macchina con noi.

M: ok.

V: cerca di farlo stare tranquillo.

T: e soprattutto fallo ragionare: avremo a che fare con un grande problema.

I: la sorella?

T: magari solo quello: è molto probabile che le forze dell'ordine abbiano avvisato i genitori.

Non avevo riflettuto su questo: altro che probabilità,sicuramente ci sarebbero stati Simone ed Emma. Oltre a dover pensare a preoccuparsi di Emily,avrebbero dovuto anche metabolizzare quello che riguarda il nostro lavoro. Non sapevano quello che facevamo per motivi legati alla Sicurezza Nazionale per cui lavorava Lewis. Venire a sapere una cosa così,sarebbe stata difficile per chiunque,immaginiamoci per due genitori che pensano che il figlio sia semplicemente all'università a studiare.

I: adesso andiamo,vedremo come fare.

Prendo la custodia degli auricolari dal cassetto facendoglieli prendere,tenendo quelli per me ed Alex e poi usciamo tutti insieme. Alex è già con il motore acceso che mi aspetta così mentre Tobie e Viky vanno con Matías,io salgo con Alex trovandolo collegato in chiamata con Lewis: da fuori si vede chiaramente quanto sia nervoso,infatti appena apro la portiera si sente la sua voce alta e infastidita.

L: stai in silenzio un attimo!?

I: che succede?

L: oh finalmente! Prova a farlo ragionare tu!

I: dimmi cosa sta succedendo?

L: io sono già qui: non ero molto lontano e appena ho avuto la chiamata sono arrivato.

A: sapere che sei lì non è utile a nessuno: me lo hai già detto.

I: a me non lo ha detto,quindi stai calmo e pensa a guidare,mentre lui mi fa un resoconto.

Cerco di sembrare il più diretta possibile per fargli capire che sta sbagliando: essendo molto intelligente,è il primo a sapere che in queste circostanze ci mette un attimo a perdere il controllo.

L: avrebbero dovuto tornare per le due di oggi perché sono stati avvisati dei forti venti.

I: e non li sentono da tre ore giusto?

L: questo è quello che mi aveva detto il responsabile,ma parlando con i genitori è risultato che non li sentono da venerdì sera.

A: quasi 48 ore: le probabilità indicano che qualcosa è successo.

L: non è detto: la forestale ha detto che...

A: non mi interessa nulla di quello che dice la forestale! Quegli incompetenti non sanno nulla! C'è il 78% di probabilità che qualcosa sia andata male.

Lewis è un'agente del governo americano che aveva fatto parte dei Marines,quindi è un uomo molto tosto che sa tenere la situazione sotto controllo,ma anche lui in questi anni aveva imparato a conoscere Alex: sa quello che lo spaventa di più.

L: ragazzo non devi agitarti così: i tuoi genitori non sanno ancora del tuo coinvolgimento.

A: sono già lì?

L: sì.

A: li hai rassicurati? Hai detto a mia madre che non è nulla di grave: lei si agita per nulla.

L: mi chiedo a chi assomiglia? - il suo tono è divertito - Comunque sì,per ora sono tranquilli se si può dire così.

I: altre informazioni?

L: ho detto tutto ad Alex. Ora vi lascio parlare qualche minuto,intanto chiamo Tobie e Viky e informo anche loro.

I: d'accordo,a dopo.

Lewis ci saluta ancora una volta per poi chiudere la telefonata,quindi sposto lo sguardo su Alex: ha gli occhi fissi sulla strada e ha le mani strette intorno al volante,su cui è evidente stia sfogando il suo nervosismo.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora