S: ha ragione: io vi devo le mie scuse.
L: non è necessario,non deve...
S: invece sì. Sapevo che eravate molto qualificati e nei piani alti ho sentito parlare molto di voi,ma...
T: periodo difficile vero?
S: decisamente e immagino che lei con le sue capacità lo abbia capito.
T: immagina bene.
Oltre all'impronta lasciata dalla fede e alla foto,era risultato evidente che tenesse molto al suo lavoro e questo sembrava interessarle di più di quello che stava succedendo nella sua vita,quindi poteva solo significare che la sua relazione fosse terminata a causa di qualcosa legato al lavoro. Fallire con questo primo incarico importante avrebbe significato aver perso per nulla parte della sua vita.
S: ho lavorato molto duramente per arrivare a ricoprire questo ruolo e non volevo che il mio primo incarico importante fallisse.
L: è comprensibile.
S: non ho nemmeno speso due minuti a leggere il rapporto che l'agente Franco mi ha lasciato su di voi e nemmeno i rapporti sui casi che avete risolto.
I: non deve preoccuparsi,avrà avuto cose più importanti da fare.
S: vero,ma vi ho accusato di poca professionalità,quando sono stata io la prima a non esserlo. Avrei dovuto non dubitare di voi.
T: dice la verità.
Solitamente quando qualcuno,un membro del governo o chi ci ingaggia,ci pone le sue scuse è compito mio capire se queste sono vere o no,interpretando il loro linguaggio del corpo.
S: siete una squadra anticonvenzionale: intrattenete rapporti personali tra di voi,utilizzate un linguaggio totalmente inadeguato e permettete ad un bambino di 10 anni di partecipare ad operazioni governative...
T: tranquilli,sta arrivando un ma.
S: ma...non ho mai visto nessuno lavorare come voi ed ottenere un risultato simile. Posso dire di aver lavorato con le persone più strambe,ma allo stesso tempo più brillanti che conosca.
V: grazie.
S: ora devo andare: abbiamo organizzato una conferenza stampa per tranquillizzare le persone,in caso sia trapelata qualche indiscrezione: credo ci rivedremo presto.
T: speriamo non così presto però.
S: arrivederci.
Ci stringe a tutti la mano compreso a Matías,per poi andare verso un gruppo di militari intenti a preparare una sorta di set,a mio avviso uno scarso tentativo di inscenare l'interno di un ufficio governativo.
I: noi andiamo a farci controllare.
V: non state bene?
A: benone se considerate che ci siamo buttati in due con un paracadute,ma il capitano che è venuto a prenderci ha detto che è la procedura e poi vista la mia mano,è meglio darci un'occhiata.
T: posso farlo io se vuoi.
A: no,colpa di Lewis.
L: ho dovuto informare il centro dove faceva riabilitazione e mi hanno detto che doveva ancora finire la fisioterapia.
V: hai mentito ai medici?
A: non ho mentito...ho detto loro che mi avevano chiamato per una piccola consulenza: chi avrebbe immaginato sarebbe diventata un'operazione anti bomba atomica.
M: in realtà capita quasi sempre,ma ok...non potevi proprio immaginarlo.
Il ragazzino ha ragione da vendere: difficilmente un nostro lavoro non si trasformava in qualcosa di più serio,anche se non in questi termini. Alex e Bella vanno così verso uno dei medici della base mentre io vengo chiamato dal sergente.
T: ragazzi arrivo subito.
Quando raggiungo il sergente,mi chiede velocemente di aiutarlo a trovare le parole giuste da usare nel messaggio che la Molina avrebbe dovuto dare alla nazione per dare il giusto senso di tranquillità. Dovevano essere molto più che sincere le sue scuse,se ha chiesto il mio aiuto anziché quello dei suoi collaboratori esperti in comunicazione. Lo aiuto velocemente,poi mi guardo intorno per trovare gli altri,ma l'unica che ho a portata di occhio è Viky. È seduta sul retro di una jeep e quello che credo sia un paramedico sta cercando di toglierle la benda adesiva che le avevo messo sull'occhio. Il tutto con grande insuccesso,visto quanto Viky lo allontana ogni volta che lui tenta di avvicinarsi con la mano. Quando si trattava di farsi visitare,difficilmente si faceva mettere le mani addosso da qualcun altro,a meno che non fossi presente anche io,ma in generale non voleva che soprattutto degli uomini le si avvicinassero troppo: faceva parte di una parte del suo passato che insieme stavamo cercando di farle affrontare. Senza pensarci molto,vado verso di lei: per quanto possa essere arrabbiata,non se la prenderà per questo.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Romance- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...