Capitolo 1438

474 29 2
                                    

G: hai peso acche le palline di cioccoato e la panna mottata! Gazie!

C: figurati. Ho pensato ti sarebbero piaciuti.

G: mi pace! E poi mi hai peso Aiell!

C: aspetta di vedere la seconda sorpresa.

Em: che sorpresa è?

Colin si limita a sorridermi,ma io non posso non guardarlo confusa. Scarta anche i nostri gelati e,oltre alla panna anche per noi,noto in che cosa consiste la sorpresa per Gaia.

G: nooo!!!! Non ci posso chedere!! C'è acche la Bella Addommentata,guadda Em: mi maccavano solo quetti.

C: il gelataio mi ha fatto questo favore.

G: gazie gazie! Che bello! Sei il miore!

Em: allora ricordiamoci di tenere i cucchiaini così poi li lavo e te li do.

Gaia si butta subito sul suo gelato ancora tutta entusiasta: anche se con poco è riuscito a renderla davvero felice e non posso non essergliene grata.

G: posso addae a maggiare sul divano?

Em: solo pecché non c'è mamma e papà,ma non sporcare.

G: ok.

A piccoli passi va verso il salotto,accendendo la TV e mettendosi seduta a mangiare: se mamma fosse qui adesso,le verrebbe un infarto visto quanto odia anche solo l'idea di sporcare qualcosa.

C: stai bene?

Em: sì perché?

C: ti vedo pensierosa.

Em: no,sto bene: pensavo ai miei.

C: come mai?

Em: ormai sono abituata a mentirgli io su di noi e mi dispiace aver coinvolto anche Gaia.

Non mi risponde ma come sente le mie parole,sembra incupirsi: non ho pensato nel dirgli quelle cose,quanto lui si senta responsabile riguardo a questo argomento.

Em: non è colpa tua: ti ho chiesto io di restare.

C: lo so,ma vorrei tu non dovessi mentire.

Em: finirà presto: finita l'estate avrò 18 anni.

C: sai benissimo che non sarà così facile come credi: non potremo comunque uscire allo scoperto,perché rimango il tuo professore e dubito che i tuoi mi accetterebbero.

Em: non mi interessa: terremo la cosa segreta per la scuola e loro dovranno accettarlo.

Sapevo che per il lavoro di Colin la nostra relazione non sarebbe ancora stata permessa,ma ne avrei parlato ai miei genitori e qualora non avessero voluto accettarlo,non gli avrei dato peso.

C: mi dispiace però.

Em: ehy - gli prendo la mano - io ti amo e sono felice con te,quindi non hai nulla di cui dispiacerti: so quello che sto facendo e non lo farei,se non ne fossi sicura.

Colin accenna un sorriso e sembra sincero,ma conoscendolo anche se l'ho tranquillizzato,so di non averlo convinto del tutto a togliersi il senso di colpa di dosso. Torniamo a mangiare il nostro gelato e poi Colin mi da una mano a sistemare la cucina. Quando finiamo,vedo che Gaia si è addormenta davanti alla televisione,così io e Colin ci mettiamo a guardare in silenzio la TV scambiandoci finalmente qualche coccola senza il pericolo di essere visti. Dopo quasi un'ora,mi alzo per andare in bagno,ma quando ritorno vedo,e soprattutto sento,che Gaia si è svegliata.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora