Biondo ed Emma - Ricordati di... 8

Capitolo 1432

Annuisco,guardandola andare verso la televisione e prendere il telecomando. Mi alzo e lei mi prende ancora una volta la mano,portandomi a sedere sul divano. Sale sopra,sedendosi di fianco a me,accendendo la TV e andando subito su un canale di cartoni.

G: ti pacciono i cattoni?

C: certo.

Non sono di sicuro i miei programmi preferiti,anzi a dire la verità non li vedo da un bel po' di anni,ma non posso di sicuro dirglielo. Dopo un paio di minuti che guarda la TV,Gaia si gira verso di me,guardandomi in modo strano.

C: cosa c'è? Ti serve qualcosa? Hai bisogno che ti chiamo Emily?

G: no...ma....posso mettemmi vicino a te?

C: sì,ma... sei già vicino a me.

G: lo so,ma io ittendo vicino vicino: di solito quaddo guaddo la TV,mi pace se mi fanno le coccoe.

C: e tu vuoi che te le faccia io?

G: se non voi fa lo stesso,ma posso ammeno abbacciatti?

C: ok,va bene.

Non faccio nemmeno in tempo a finire di parlare che Gaia mi prende il braccio,alzandomelo e mettendosi contro di me. Devo ammettere che all'inizio sono un vero e proprio cubetto di ghiaccio perché non sono abituato a queste cose,ma poi vedendo che lei invece è tranquillissima,la circondo con il braccio.

G: non devi per fozza.

C: non preoccuparti: è che non so bene come ci si deve comportare in queste situazioni.

G: sei bavo: è che mi pace toppo guaddare la TV mentre mi abbacciano.

C: spero di farlo bene allora.

G: sarai bavo quando avrai i tuoi babbini.

Sentirle dire queste parole mi fa molto piacere: avevo capito di esserle stato simpatico fin da subito,ma non pensavo a tal punto. Rimaniamo a guardare la TV per un po' e io le accarezzo i capelli vedendo quanto si stia abituando a starmi vicino. Vista la sua età è come vivere una situazione che sarebbe accaduta se avessi avuto una figlia a diciotto anni. In effetti è quello che è successo ai loro genitori e sinceramente non so come abbiano fatto. Io,per quanto possa trovare tenera la situazione,non mi sentirei mai pronto. Dopo un po' di tempo,sento Emily scendere i gradini,ritrovandomela dopo pochi secondi davanti.

Em: sei comoda eh?

G: mi ha detto che potevo,veo Coin?

C: sì tranquilla,non mi ha dato nessun fastidio.

Em: beh non vorrai restare tutto il giorno a poltrire.

G: abbamo giocato infatti pima.

Em: non ti ha fatto domande troppo personali vero?

C: nulla che non potessi gestire,non preoccuparti.

G: io non sono cuiosa come te Em: gli ho solo fatto due domadde.

Non era stata molto opprimente nel voler sapere le risposte,come magari sarebbe stata Emily,ma di sicuro non erano state due semplici domandine quelle che mi aveva fatto. Emily si viene a sedere di fianco a noi,ma Gaia non si allontana da me.