C: non c'è problema: ci vediamo lunedì a scuola.
Ovviamente mi dispiace non poter stare con lei,ma avrebbe potuto capitare a chiunque un imprevisto e di sicuro non è stata colpa sua.
Em: ti va di entrare,almeno per un caffè?
C: non credo sia il caso.
Em: Gaia dorme come un sasso ancora,dai.
C: un caffè e vado.
Emily mi sorride,prendendomi la mano e tirandomi dentro,buttandosi su di me per poi baciarmi appena richiude la porta.
Em: questo è un buongiorno come si deve.
C: ti ho portato un cornetto: non sapevo se avevi già mangiato.
Em: grazie,sei un tesoro. Ho già fatto colazione,ma lo tengo per dopo.
Vado verso la cucina,andandomi a sedere su uno sgabello,appoggiando il sacchettino sul tavolo,mentre lei va a prepararmi un caffè.
Em: tutto bene?
C: si,non ho dormito molto ma tutto ok.
Em: come mai?
C: sinceramente non lo so: per questo non ho resistito quando mi hai offerto un caffè. Ne ho già bevuti quattro stamattina.
Non mi capitava spesso di non dormire,ma quando succedeva l'unico rimedio era il caffè. Emily mi porta il caffè,venendo ad abbracciarmi e sedendosi poi contro la mia gamba.
Em: mi dispiace.
C: non è colpa tua,anzi credo di non essere di cattivo umore proprio per il fatto che sarei venuto da te.
Em: grazie.
c: grazie a te del caffè.
Mi da un bacio,restando poi con la testa appoggiata contro la mia spalla a guardarmi mentre bevo in un paio di sorsi il mio caffè.
Em: ascolta,perché non rimani qui?
C: mi piacerebbe,ma non posso.
Em: lo so che c'è mia sorella,ma lei non dirà nulla.
C: tua sorella ha cinque anni e se c'è una cosa che i bambini sanno fare bene è parlare.
Em: Gaia è molto intelligente.
C: conoscendoti non lo metto in dubbio,ma rimane comunque una bambina di cinque anni.
Em: le diciamo che sei un mio amico e che deve tenere questo segreto. Per favore Colin: io voglio stare con te.
Capisco benissimo che voglia passare del tempo con me,visto che io voglio la stessa cosa,ma rimanere sarebbe davvero molto rischioso e noi certi rischi non possiamo proprio correrli.
C: Em anche io voglio stare con te,ma non è una buona idea.
Em: fidati di me: conosco Gaia. Lo sai che io ho un bellissimo rapporto con lei e se le chiedo di non dire niente,non lo farà.
C: io mi fido e posso fidarmi anche di lei,ma è un attimo che le possa scappare una parola senza volere.
Em: se anche dovesse succedere mamma e papà non le daranno credito: dirò che era un amico di Alex.
C: non è tutto così facile Em.
Em: lo so. Ma non può nemmeno essere sempre tutto così difficile: io non voglio aspettare fino a lunedì per rivederti.
Mi avvolge le braccia attorno al collo,stringendomi forte: in questo mese,eravamo stati davvero bene,ma non era stato per niente facile. E non lo era stato soprattutto per lei: anche se mi diceva che a lei bastava un bacio rubato a scuola,un paio di ore a casa mia o dei messaggi,so che avrebbe voluto di più. Ne ho la conferma ora e il problema è che ha tutte le ragioni del mondo. In questi momenti la vedo davvero fragile e anche se so che per me farebbe qualunque tipo di sforzo,non posso chiederle di sopportare più di quello che già deve. Prima ancora che io riesca a dire qualcosa però,vedo sua sorella scendere l'ultimo gradino. Si sta stropicciando gli occhi,ma mi nota subito e soprattutto nota subito sua sorella abbracciata a me.
G: Em...
La sua vocina tenera ancora impastata dal sonno fa quasi spaventare Emily che si stacca subito da me,provando a sembrare il più naturale possibile.
C: credo abbia deciso lei per me.
Le sussurro queste parole mentre lei si gira verso la sua sorellina,che continua a guardarmi con aria interrogativa. Emily va da lei prendendola in braccio e venendo poi verso di me,mentre Gaia continua a sfregarsi un occhio con un pugnetto.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Romance- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...