Capitolo 1557

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E: io...

C: è solo una foto: non vedo né sento sua figlia da...

E: oh no,non preoccuparti: sono io che ho sbagliato a toccare,visto che non è casa mia.

Pensa che sia seccata per il fatto che abbia una foto di Emily,ma la verità è che sono stata una vera cafona: non avrei dovuto mettere le mani in giro,ma da un certo punto di vista sono contenta che non se la sia presa per questo. Lo osservo leggermente stupita perché in quelle poche volte che lo avevo visto a scuola aveva sempre indossato dei completi. In questo momento veste una semplice tuta,come aveva anche quando lo abbiamo trovato a casa nostra,ma nella confusione del momento non lo avevo guardato bene. Si aggiunge un'altra qualità alla lista: oltre che ordinato e gentile,è veramente un bel ragazzo.

C: posso chiederle cosa è successo ad Emily?

E: se non ti dispiace,possiamo parlarne mentre andiamo?

C: certo come vuole. Quindi vengo in auto con lei?

E: sì... posso solo chiederti un favore prima?

C: qualsiasi cosa,mi dica pure.

E: potresti offrirmi un bicchiere d'acqua?

C: certamente.

Va molto velocemente a prendere il bicchiere,versandomi l'acqua come se si sentisse imbarazzato dal non averci pensato: in realtà è che sono molto in ansia e ho bisogno di rilassarmi per due secondi. Bevo velocemente l'acqua,chiudendo per un secondo gli occhi e facendo un rapido respiro.

E: grazie mille.

C: si figuri.

E: ok,andiamo.

Va verso la televisione,prendendo il telecomando dal divano e spegnendola,poi mi indica con la mano la porta,venendo ad aprirla. Usciamo e mi segue fino alla mia portiera.

C: preferisce che guidi io?

E: beh...

C: non per essere troppo invadente,ma la vedo davvero agitata. Se però non si fida,va bene.

E: no ok.... mi faresti un favore in effetti.

Mi accenna un sorriso,così gli do le chiavi,andando dall'altra parte. Se Simone sapesse che ho fatto guidare la sua amata auto al fidanzato/professore di Emily,probabilmente si dimenticherebbe temporaneamente dei suoi buoni propositi di tregua. Saliamo entrambi e Colin mette subito in moto,partendo.

C: dove devo andare?

E: sai dove si trova il Gemelli?

C: l'ospedale?

E: sì.

Si volta per un paio di secondi verso di me,guardandomi come se avessi detto la cosa più spaventosa del mondo. La sua espressione dura poco però,perché torna a guardare la strada,annuendo debolmente.

C: Emily sta bene vero?

E: sì,ma potrebbe stare meglio.

C: cosa le è successo?

E: hai presente la nuova riserva naturale che hanno fatto un po' fuori città?

C: sì.

E: beh qualche giorno fa è andata con alcuni amici a fare un'escursione: la cosa però si è complicata.

C: in che senso?

Cerco di chiarirmi io per prima i vari pensieri che mi viaggiano per la mente: non credo che gli interessi tutto quello che ha fatto da scenario,ma è difficile per me trovare le parole giuste per spiegare senza svelare alcuni dettagli.

E: non sono tornati entro l'orario stabilito perché si sono persi e a causa dei venti forti di oggi,hanno dovuto chiamare dei soccorsi per andare a prenderli.

C: e cosa le è successo per finire in ospedale?

E: sono rimasti per più di un giorno senza acqua ed Emily si è storta la caviglia.

C: il ché non sarebbe grave,ma lei mi sembra più preoccupata quindi deve esserci dell'altro.

Per essere un ragazzo è molto attento ai dettagli: in effetti non ci sarebbe poi nulla di davvero preoccupante se Emily si fosse soltanto procurata una frattura.

E: mentre i soccorsi andavano a prenderli è scoppiato un incendio e...

C: un incendio?! In quella riserva?

E: sì,lei né uscita solo con questa storta,ma... ha respirato tanto fumo ed era molto debilitata... insomma lei era svenuta e...

C: respiri. Non si agiti,ok?

Sento la sua mano stringersi attorno alla mia e non so se mi stupisce più il fatto che abbia avuto il coraggio di fare un gesto simile o il fatto che riesca in un certo senso a calmarmi e darmi sicurezza. Nota anche lui il disagio che comunque questo contatto mi ha causato,così toglie subito la mano.

C: ehm... sa come sta ora?

E: arrivati in ospedale le hanno dato un po' di morfina per il dolore: il dottore che l'ha medicata mi ha detto che aveva i nervi molto infiammati per averla sforzata.

C: era sveglia?

E: non quando sono venuta via... la morfina anche se poca l'avrebbe fatta dormire un po',il tempo di metterle il gesso.

C: per il resto? Non ha avuto altri problemi,vero?

E: non che io sappia: era solo molto disidratata e debole.

P.S. Ragazzi in questo periodo riesco a pubblicarne solo uno perché nonostante la quarantena ho sempre qualcosa da fare. Ditemi come state passando le giornate anche voi 😘

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora