E: cosa vorresti dire?
B: niente lascia stare.
E: non lascio stare: mi accusi di voler litigare già alla mattina e poi sei tu ad iniziare.
B: ho solo detto che vorrei poter dire lo stesso.
E: riguardo a cosa?
B: al fatto che c'è una ragione se mi sono comportato così con lei,cioè che le voglio troppo bene.
E: hai uno strano modo di dimostrare alle persone che tieni a loro.
Ormai da tre mesi a questa parte,questo era il modo in cui comunicavamo: ad essere precisi lo era diventato da quando dopo svariati tentativi di farmi cambiare idea,io le ho detto che non lo avrei mai fatto per nessun motivo. Credo che sentirsi dire che lei rientrava nel concetto di "nessun motivo",l'abbia ferita.
B: non ce la fai proprio a venirmi incontro eh?
E: dovrei farlo io? E perché?
B: non puoi chiedermi di scegliere tra te e lei.
E: nessuno te lo ha mai chiesto,tanto meno io,che mi ucciderei pur di far stare bene mia figlia. L'unica scelta che hai fatto è stata tra lei e te stesso e guarda caso... hai scelto te stesso.
B: non è così e lo sai.
E: io so solo che l'unico modo per farla stare bene è farla pensare ad altro quindi se non hai sue notizie non lamentarti: le hai detto tu di occupare il tempo.
Da quando aveva cominciato ad uscire di più,passava molto tempo con i suoi amici e alcuni erano solo conoscenti: sono diventati amici con il tempo,visto che preferiva stare con loro piuttosto che a casa.
B: poteva non scegliere quella cavolo di foresta artificiale.
E: hanno le cartine per muoversi all'interno in caso il GPS dei cellulari non prendesse e hanno cibo e acqua. Inoltre la forestale sa che dovrebbero uscire oggi verso le tre,se non avranno notizie li andranno a prendere loro.
B: non capisco perché con tutte le cose che bisogna fare a Roma,il comune abbia speso soldi in quel cavolo di bosco.
E: siamo a metà del XXI secolo: credo sia bella l'idea di tornare a fare un'escursione come una volta,senza tutta questa tecnologia che ci circonda.
Ormai siamo a metà del XXI secolo e tutto è elettronico e robotico intorno a noi: dalle macchine ai sistemi più basilari della casa. Da qualche anno non c'era una persona che non avesse luci automatiche in casa o dispositivi a comando vocale.
E: comunque se non avremo novità, ci atterremo al programma che ci aveva dato Em: andiamo là a prenderla per le 16.
B: basta che arrivino in fretta....
E: vuoi un caffè,così ti calmi un po'?
B: no grazie,ne ho già bevuti tre. Vado di sopra un attimo.
E: non svegliare Gaia se riesci.
B: non farò un suono.
E: ok,grazie.
Mi alzo dal divano e,guardandola soltanto con la coda dell'occhio,vado di sopra. La stanza di Gaia è semi aperta,così mi avvicino a guardare: sta dormendo tranquilla,quindi socchiudo la porta e vado nella camera di Emily. Qualche settimana fa,mentre Emily era con i suoi amici per l'ennesima volta,ero entrato per cercare un gioco che Gaia aveva lasciato nella sua stanza. Mentre cercavo,avevo trovato sotto il letto una scatola e,preso dalla curiosità,l'avevo aperta. Dentro ci avevo trovato dei biglietti con delle frasi dolci,degli scontrini di bar,dei pacchettini regalo aperti,delle foto e altro. Non ci avevo messo molto a capire che se li fosse scambiata con il suo professore in quel mese in cui mi aveva detto che erano stati insieme. Ogni tanto quando non so cosa fare,ritorno a guardare questa scatola,quindi mi metto seduto sul suo letto e la apro e prendo in mano le cose che ci trovo dentro. Se devo essere onesto,pensavo che nel giro di un mese le potesse passare questa sorta di "cotta",invece non è stato così. Non sono egoista come crede Emma,perché in queste settimane ho riflettuto su come il rapporto tra me ed Emily sia cambiato e ho visto che mentre tra di noi il rapporto peggiorava,quello che lei sentiva per questo ragazzo non diminuiva. Sarei stato disposto a farmi odiare da Emily,se questo avesse significato farle dimenticare il suo professore,ma non è andata come avevo programmato. Tra le varie foto c'è anche una scatolina con una rosa nera stabilizzata,il fiore preferito di Emily. Mentre rileggo ancora una volta le frasi scritte su quei biglietti,sento la porta aprirsi e quando mi volto,vedo Gaia che si stroppiccia gli occhi.
G: papi...
B: ehy buongiorno piccolina.
G: pecché sei in camea di Em?
B: cercavo una cosa.
Viene a piccoli passi verso di me,così metto velocemente tutto dentro la scatola,infilandola sotto il letto per fare in modo che Gaia non veda nulla.
G: pecché guaddavi nella catola di Coin?
B: la scatola di?
G: Em mi ha detto che ci sono tutti i icoddi che ha di Coin lì dettro e nessuno può guaddarli.
B: io...stavo cercando una cosa e l'ho trovata per caso.
G: tanquillo papi,io non dico niette...una votta ho guaddato acche io,ma non so leggere ancoa.
Mi guarda quasi delusa: non mi sorprende poi tanto che lei sapesse di questa scatola visto l'ottimo rapporto che hanno e non mi sorprende nemmeno il fatto che ci avesse messo il naso dentro,conoscendo la sua curiosità.
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Biondo ed Emma - Ricordati di... 8
Storie d'amore- SEQUEL - Emma e Simone sono ormai sposati da più di 20 anni e i loro figli sono cresciuti....forse troppo. Ognuno di loro ha intrapreso strade diverse,compresa Gaia,la più piccola di casa. Ognuno di loro ha fatto o farà scelte molto precise,ma Emm...