Capitolo 1538

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Emily Pov's

Em: Federico la smetti di fare avanti e indietro,mi fai venire la nausea.

Non so da quanto sia qui davanti a me a camminare e capisco sia nervoso,ma se continua rischio davvero di sentirmi male. Vorrei evitare visto che c'è già la caviglia a farmi un male terribile.

F: scusa se sono agitato.

Em: come tutti,ma fare un solco per terra non aiuterà nessuno,in più consumi energia per niente.

F: tra un po' sarà buio e siamo senza acqua da più di un giorno.

D: esatto e non mi sembra che tu stia facendo niente per migliorare le cose,quindi piantala.

Denise è la più piccola in mezzo a noi: ha 14 anni ed è la sorella di Federico,motivo per cui era venuta con noi. L'ho conosciuta giusto qualche giorno fa,quando abbiamo iniziato questa escursione,ma essendo l'unica ragazza ho legato subito con lei. Inoltre ha un caratterino niente male e devo dire che mi piace il modo in cui sa farsi rispettare. Per mettere pace tra di loro interviene Luca,il migliore amico di Federico,nonché il mio ex fidanzato. Appena l'avevo lasciato,non aveva preso molto bene la cosa dicendomi di non voler nemmeno rimanere mio amico. Nel giro di un paio di settimane però ha digerito la cosa ed è tornato a parlarmi. Questa estate siamo usciti spesso con il nostro gruppo di amici e siamo riusciti ad avere di nuovo il rapporto di prima.

L: smettetela di fare come cane e gatto. Sono sicuro che non vedendoci uscire,la sicurezza avrà iniziato a cercarci.

F: peccato che questa riserva sia enorme e con questo vento e gli alberi fitti,non credo riescano a vederci nemmeno dall'alto.

Em: i tuoi ti hanno mai insegnato il concetto di positività?

S: probabile,ma non avrà ascoltato come al solito.

L: dove sono gli altri due?

F: sono andati avanti di qualche passo per vedere se si vede qualcosa di più.

"Gli altri due" sono Nicolò e Valerio due ragazzi del quinto anno che avrebbero dovuto andare all'università a breve,però li conoscevamo da tanto e avevano accettato di venire con noi. Si era rivelata una fortuna averli chiamati perché,essendo i più grandi,ci avevano aiutato ad orientarci e soprattutto a rimanere calmi. Denise viene a sedersi sul pezzo di tronco su cui mi sono appoggiata.

D: fa male?

Em: abbastanza,ma sopporto.

D: posso fare qualcosa?

Em: a parte strozzare tuo fratello per me?

D: no - mi guarda sorridendo - oltre a quello.

Em: nulla,ma grazie.

Mi passo la mano intorno alla caviglia sentendo dolore non appena la sfioro: quando sono caduta devo essermela stortata,ma camminarci sopra non deve di sicuro aver migliorato la situazione. Dopo qualche secondo vediamo Valerio e Nicolò ritornare.

F: allora?

N: nulla.

V: alberi per chilometri: non credo ci stiano nemmeno cercando.

L: è impossibile: non siamo rientrati in orario.

N: sì,ma dubito che si muovano con questi venti: si rischia di volare via.

Pur con delle eccezioni,sono tutti preoccupati per la nostra situazione e a ragione,ma io sono l'unica a non esserlo. Ovviamente mi farebbe piacere vedere arrivare le jeep della forestale e tornare a casa,ma da qualche mese a questa parte non provo più nulla. Tre mesi se devo essere precisa. Dall'ultima volta che ho visto Colin,il mio cuore ha iniziato a battere sempre meno velocemente fino a fermarsi metaforicamente. Mio padre mi ha impedito di vederlo o addirittura sentirlo e questo mi ha fatto provare una grande rabbia iniziale unita ad una grande tristezza che non mi ha fatto nemmeno avere voglia di uscire per settimane. Questo bisogno di isolamento poi si è sfogato nel suo totale opposto: ho iniziato ad uscire con i miei vecchi amici e anche a farmene dei "nuovi" pur di passare meno tempo possibile a casa principalmente per non vedere mio padre. Avevo fatto esattamente quello che mi aveva detto lui: mi ero trovato degli hobby. Andavamo a fare gare di go kart,gare con le moto d'acqua e ogni altro tipo di passatempo originale: la cosa importante era correre dei rischi per sentire il brivido. Fino a quando sentivo l'adrenalina scorrermi nelle vene,riuscivo a non fermarmi a pensare perché pensare faceva male e anche molto. L'escursione in questa stramba riserva naturale era stata l'ultima trovata prima di incominciare l'ultimo anno di liceo. Federico si avvicina a me,vedendo che anche sua sorella è seduta con me.

F: pensi di resistere?

Em: ho altra scelta?

F: posso portarti in braccio se serve.

Em: grazie,ma non dobbiamo muoverci.

F: se non arriva nessuno,dovremo trovare un posto il più riparato possibile dal vento dove dormire.

Em: me la cavo da sola ma grazie lo stesso.

D: al massimo la aiuto io,ora smamma.

Federico fulmina con lo sguardo sua sorella,ma lei mi guarda ridendo: sapevo che lui aveva un interesse per me e anche Denise. Il problema è che per quanto fosse un bel ragazzo,non ero affatto interessata e Denise lo trovava ridicolo per il modo in cui si offriva sempre di aiutarmi. Io più che ridicolo,lo trovavo tenero: in fondo non è colpa sua se non ricambio il suo interesse.

X: ehy... ci hanno detto che c'è qualcuno che si è perso... c'è nessuno?

P.S. Ciao ragazze 😊 siccome molte di voi mi riempiono di domande/curiosità e idee vorrei fare un capitolo di domande e risposte come ho fatto tempo fa per dirvi anche qualche spoiler ❤

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora