Capitolo 1450

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B: questo è successo per colpa tua! Sapevo che avremmo dovuto educarla in modo più rigido,ma tu no: dobbiamo darle fiducia. Ecco dove ha portato la tua stupida fiducia: nostra figlia ha una relazione con un professore.

E: ah sì? E pensi che trattarla in questo modo ti farà ottenere qualcosa?!

Em: io continuerò ad amarlo che tu lo voglia o no.

B: non mi interessa: a me basta che tu non veda.

Em: a settembre ricomincerà la scuola e io lo vedrò che ti piaccia o no.

B: non credo che potrai vederlo,dal momento che tu in quella scuola non ci tornerai!

Em: cosa? No! Tu non puoi farlo! Mamma dì qualcosa!

B: non mi interessa di niente e di nessuno! Non gli permetterò di avvicinarsi ancora a te.

Gaia continua a singhiozzare contro alla mia spalla ed è davvero difficile tranquillizzarla visto che ogni due secondi Simone torna ad arrabbiarsi ed Emily anche.

Em: a settembre avrò 18 anni e potrò decidere da sola! Io continuerò ad andare in quella scuola e starò con Colin!

B: ah ora lo chiami anche per nome? Cos'altro è successo tra di voi? Sei andata a letto con quel depravato?

Come sento quelle parole dette con tale disprezzo verso Emily,senza nemmeno ragionare agisco d'istinto e alzandomi,tiro uno schiaffo a Simone.

G: mami...

Emily mi guarda con gli occhi spalancati ed una mano davanti alla bocca mentre Gaia si tiene ancora più forte al mio braccio. Simone invece si limita a portarsi una mano sulla guancia che gli ho colpito,restando in silenzio.

B: Emily...

E: no! Non mi interessa quanto tu sia fuori di te per la rabbia: tu a mia figlia certe parole non le dici,chiaro?

Em: mamma...

E: lascia stare Emily: prendi tua sorella e andate di sotto. Voglio parlare con vostro padre.

Em: ma...

E: andate giù!

Emily capisce che sto facendo sul serio e si avvicina al letto per prendere Gaia in braccio: non sono molto abituate a vederci litigare soprattutto con questi toni e questo le preoccupa un po'.

B: non pensare che sia finita qui: finito di parlare con tua madre,devo mettere ancora in chiaro alcune cose con te.

Nonostante lo schiaffo che gli ho tirato,il suo tono è rimasto molto duro verso Emily che esce dalla camera con non poca preoccupazione addosso,chiudendosi la porta alle spalle.

E: mi dici che cavolo ti è preso?!

B: cosa è preso a te: lo hai capito o no che tua figlia era nello stesso letto con il suo professore. In casa nostra. Avresti dovuto tirarlo ad Emily lo schiaffo,non a me!

E: perché non glielo hai tirato tu,eh?

B: lo sai che non lo faccio. Ho tirato un solo schiaffo in vita mia ed e è stato quindici anni fa: me ne pento ancora.

Simone ed io non avevamo mai picchiato i nostri figli: oltre a non averne mai avuto bisogno,non volevamo che imparassero che quella potesse essere una soluzione da preferire al dialogo.

E: beh gli schiaffi non sono nemmeno per me.

B: dillo alla mia guancia! Ti è andato di volta il cervello per caso?

E: non mi interessa quello che è successo: non dai della poco di buono ad Emily in quel modo! Per di più davanti a Gaia: hai visto quanto era spaventata?

B: lei non capisce la gravità della situazione e ok,ma mi preoccupa che non lo capisca tu.

E: ho capito benissimo invece,ma tu non l'hai nemmeno fatta parlare e per poco non aggredivi quel ragazzo.

B: beh allora sono stato un bravo attore perché la mia intenzione era fare molto di più che aggredirlo.

Solitamente riuscivo sempre a gestire Simone e le sue reazioni,ma erano sempre state "normali": non lo avevo mai visto nemmeno io così e non è facile per me capire come comportarmi.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora