Capitolo 1449

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Vedo gli occhi di Emily farsi sempre più lucidi,fino ad iniziare a farsi scappare qualche lacrima. Il suo professore la guarda con un'espressione molto triste e quando arriva davanti a me,Gaia allunga il braccio provando a fermarlo con la manina.

G: ciao Coin.

Lui si limita a sorriderle per poi guardare me: in questo singolo sguardo riesco a leggere tutto il suo dispiacere e per certi aspetti anche la vergogna di essersi fatti scoprire in quel modo. Mi colpisce il modo in cui però Gaia lo guarda andare via in lacrime,così come Emily. L'unico ad essere rimasto impassibile è Simone che lo segue con gli occhi andare via. Lo sentiamo scendere velocemente le scale e nel giro di pochi secondi sentiamo chiudersi la porta di casa. Emily si avvicina alla finestra,probabilmente per osservare il suo professore andare via,ma poi si volta verso Simone.

Em: sei contento adesso?!

B: no,sarò contento quando i carabinieri lo porteranno dentro.

Em: tu non puoi denunciarlo!

B: scommetti? È solo un peccato che debba aspettare lunedì.

Em: tu non capisci.

B: a me sembra che l'unica a non capire sia tu: ma che diavolo hai nella testa? Da quanto va avanti questa storia,eh?!

Provo a far scendere Gaia per poter provare a calmare Simone,ma non ne vuole sapere: potrà sembrare strano,ma non ha mai visto suo padre arrabbiarsi così tanto.

Em: e a te cosa importa!? Perché dovrei risponderti?!

B: cambierai atteggiamento,tanto non rivedrai più quell'uomo nemmeno per sbaglio.

E: Simone sono solo dei ragazzi: non esagerare.

Em: ha 23 anni: non è un uomo,ha l'età di Alex.

B: peccato che Alex non sia il professore di nessuno! Ti rendi almeno un minimo conto di quello che hai fatto?

Em: sì e sono contenta di averlo fatto! Io lo amo e tu non mi impedirai di vederlo!

Non avevo mai sentito dire quelle parole ad Emily soprattutto con quel tono verso suo padre: la situazione deve essere molto più seria di quanto pensassi.

B: puoi giurarci che te lo impediró: non gli permetterò di continuare ad insegnare.

Em: lui non c'entra! Se tu lo denunci,io negherò tutto!

B: oh e pensi che ti crederanno? Sono tuo padre e tu una ragazzina di 17 anni: la tua parola non vale niente in confronto alla mia.

Em: non se io dico che lui mi stava difendendo da te.

B: cosa?! Tu hai perso la ragione: perdi la testa per un depravato e lo difendi inventando che ti ho picchiata,ma ti rendi conto?!

E: adesso basta!

Vado a mettermi in mezzo a loro due,dopo aver urlato come mai prima d'ora e aver ottenuto così la loro attenzione. Continuo a tenermi Gaia stretta tra le braccia cercando di farla comunque restare tranquilla.

E: ma vi state ascoltando? Parlare di depravati e violenza?! Questi sono argomenti seri e non dovreste nemmeno nominarli.

B: Emma non metterti in mezzo!

E: no,tu non metterti in mezzo! Non mi interessa quanto tu possa essere arrabbiato,ma se osi ancora alzare la voce in questo modo,l'unico ad essere picchiato sarai tu.

Em: hai visto? Persino mamma ha capito che...

E: ce n'è anche per te signorina! Non mi piacciono questi toni e questa cattiveria da entrambe le parti.

L'atteggiamento di Simone ha superato ogni limite,ma quello che ha fatto Emily non può avere nessuna scusa,come nemmeno le parole che aveva usato.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora