Capitolo 1571

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Em: non ho fame tutto qui.

C: allora non mangiare,non sei obbligata. Credo che se mi parlassi e ti liberassi di quello che ti preoccupa però,ti si potrebbe riaprire lo stomaco.

Em: non ho niente... vieni a metterti qui vicino a me?

C: sono vicino a te. - la guardo divertito - Non posso venirti in braccio.

Em: ho bisogno che mi abbracci e mi tieni stretta tra le tue braccia.

Mi stupisce il modo in cui me lo chiede: non come un normale bisogno di coccole,ma come se le servisse sentirsi avvolta da qualcuno e in questo caso da me per paura di qualcosa. Non so cosa le stia passando per la testa,ma non me lo faccio ripetere due volte: prendo il vassoio,spostandolo sul mobiletto di fianco al letto e,stando attento a non farle male,mi stendo di fianco a lei,stringendola tra le braccia. Lei si rannicchia subito contro di me ed io le accarezzo i capelli posandoci sopra un bacio.

C: che c'è Em?

Em: ho paura.

C: paura?

Em: mi sento strana: un attimo sono contenta e quello dopo vorrei piangere e basta.

C: se ti serve per sfogarti,fallo: non devi vergognarti perché io sono qui per te.

Em: non è per quello: lo so che con te posso essere anche fragile.

Le sfioro il mento con le dita,facendole alzare il viso verso di me: non sta piangendo,ma ha quell'espressione tipica di quando davvero qualcosa la preoccupa. Le do un piccolo bacio,posandogliene poi uno sulla fronte. So che non serve metterle pressione addosso e quindi non le chiedo di parlare,ma dopo qualche minuto in cui restiamo abbracciati in silenzio,è lei a sbloccarsi.

Em: sono stata tre mesi a combattere con la tua mancanza ed ora averti qui mi sembra un sogno.

C: lo sembra soltanto perché sono davvero qui.

Em: sì,ma.... papà avrà anche deciso di darci una possibilità,ma non credo accetterà che tu diventi come qualsiasi classico fidanzato.

C: lo so,ma ha già fatto molti passi verso di noi: è giusto che rispettiamo i suoi tempi.

Em: ma se questi tempi fossero troppo lunghi? Se tu... se tu capissi che aspettare così tanto non ne valesse la pena?

Mentre parla,sento la sua voce incrinarsi,ma allo stesso tempo percepisco che sta cercando di trattenersi. Capisco il senso delle sue parole e so che non sta mettendo in dubbio quello che provo per lei,ma non c'è bisogno di avere paura.

C: Em io ti amo.

Em: lo so,ma non si tratta di amore: si tratta di sopportare.

C: sopportare cosa?

Em: tutto. Tempo fa mi hai detto di essere preoccupato per il fatto che non avrei potuto avere una relazione normale,ma sei tu ora che a malapena ti senti libero di darmi un bacio.

Non riesco a trattenere un piccolo sorriso: è vero che sentire lo sguardo fisso di suo padre su di me,non è il massimo,ma non è un problema. Capisco il motivo per cui lui si comporta così e se è il prezzo per poter ricominciare anche solo a vedere Emily,lo pago volentieri.

C: probabilmente tempo fa avrei lasciato perdere se si fosse trattato di un'altra persona,ma ora si tratta di te.

Em: so che mi ami,non ho messo in dubbio quello.

C: lo so,hai messo in dubbio te stessa il ché forse è pure peggio.

Em: come fa ad essere peggio? - alza lo sguardo,guardandomi in modo confuso - Sarebbe peggio offendere quello che provi piuttosto che quello che penso di me.

C: non per me che ti amo: ai miei occhi conti più tu di me ed è sempre stato così fin dai primi giorni in cui ti ho vista.

Mi ero innamorato di come Emily credeva in se stessa,non in modo arrogante e vanitoso,ma semplicemente in modo fiducioso. Aveva grande fiducia nelle sue capacità e nei suoi mezzi,ma quando si trattava di noi,arrivava a mettersi in dubbio e non lo avrei mai permesso: preferisco veda un difetto in me,piuttosto che in se stessa.

C: tu vali qualsiasi cosa Em: sei una persona così speciale che il dover aspettare per stare con te,non è nemmeno un prezzo così alto se ci penso bene.

Em: hai solo un'alta considerazione di me.

C: molto alta,ma non è una considerazione soltanto: è evidenza. Sei speciale e il caso ha voluto che ti incontrassi e beh... io ringrazio quel giorno.

Em: non ho mai provato qualcosa del genere.

C: nemmeno io,ma in quell'unico mese che abbiamo passato insieme,sono stato felice come non mai.

Em: anche per me è stato lo stesso.

C: hai fatto la differenza nella mia vita da quando ci sei entrata e fino a quando tu lo vorrai,voglio che tu ne faccia parte: non mi importa quello che dovrò fare. Mi basta poterti amare.

Emily mi sta guardando con ancora gli occhi lucidi come se le avessi detto delle parole incredibili,ma per me sono soltanto la normale traduzione di quello provo. Continua a fissarmi senza dire niente,quasi fosse ipnotizzata.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora