Capitolo 1546

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Biondo Pov's

Il tempo sembra non passare mai: mi sembra di essere arrivati qui giorni fa,invece sono sì e no quattro ore. Il fatto che la situazione sia controllata dalla forestale,ma in particolar modo da Matías e Lewis mi da ancora più tranquillità. Nonostante questo però non posso negare di essere agitato: vorrei sapere se Emily sta bene,vorrei sapere se Alex e Isabella stanno bene e ormai anche se tutti i loro amici stanno bene perché,anche se li conosciamo da poco,tengo anche a loro. Ho lasciato Emma con loro di là e sono uscito per respirare un po' di aria poi sono andato a prendermi un altro caffè. Mentre bevo un piccolo sorso,penso a tutto quello che nella giornata di oggi è cambiato. Il mio rapporto con Emma per prima cosa e poi il mio modo di pormi verso la situazione di Emily. Quando però ero pronto a parlarle per provare quantomeno a trovare un punto d'incontro,ecco che non posso farlo perché si è persa in questa stupida riserva. Vengo poi a sapere che mio figlio vive una realtà totalmente diversa da quella in cui lo avevo sempre pensato e lo vengo a sapere proprio perché Emily non si trova. Come se non fosse sufficiente il tutto è contornato da delle sensazioni non reali perché sembra quasi di vivere in un film con tanto di effetti speciali. I miei pensieri vengono però interrotti da una mano che si posa sulla mia spalla.

L: posso? Mi ci vuole anche a me un caffè.

Mi sorprende vederlo qui e prendersi una pausa visto che non si era fermato un attimo da quando avevano iniziato le ricerche. Mi sposto sorridendogli leggermente impacciato: devo essermi perso così tanto nei miei pensieri da non essermi accorto di essermi piantato davanti alla macchinetta.

L: come sta?

B: potrei stare meglio,ma non mi lamento.

L: tra poco arriverà l'elicottero che ho chiesto e andrò a prenderli.

B: il fatto è che non so se sono stupido,ma nonostante le circostanze sono tranquillo.

L: beh Alex direbbe che è meglio,visto che essere nervosi non porterebbe a nulla se non a prendere decisioni affrettate e non ragionate.

Sia io che Emma avevamo avuto modo di parlare abbastanza con Lewis e dal modo in cui parlava di Alex e degli altri,era stato subito chiaro il fatto che fosse molto legato a loro. Anche con questa frase me lo conferma visto che conosco anche io quello che Alex avrebbe pensato di questa situazione.

B: ci sono novità dai computer?

L: nulla. Inoltre ora che è sceso anche il buio non si vede nemmeno quel poco di prima.

B: questo vento potrebbe essere rischioso per l'elicottero?

L: sì,ma non mi interessa: non li lascio là.

Il suo modo di parlare molto perentorio e deciso ci ha trasmesso sicurezza fin dall'inizio. Ad occhio e croce avrà al massimo sessant'anni,ma l'aver fatto parte dell'esercito gli ha conferito un'aria davvero importante oltre che un portamento possente. Questa impressione che dà contrasta poi con l'attenzione con cui parla dei ragazzi,risultando quasi dolce.

L: Matías mi ha detto che avete parlato.

B: sì,ci ha spiegato a grandi linee in cosa consiste il vostro lavoro.

L: e che impressioni vi siete fatti? Vi preoccupa?

B: sicuramente ci ha sconvolto visto che noi lo credevamo tranquillo a studiare.

L: sarei falso se provassi a spiegarvi il nostro lavoro come qualcosa di normale,ma posso assicurarvi che proteggerli per me non è solo un lavoro.

Vista la sua età mi ricorda molto mio padre,così come il padre di Emma e da questo punto di vista sono contento che per Alex sia un punto di riferimento. Passa molto tempo lontano,tornando a casa sporadicamente per qualche giorno,quindi mi rassicura il fatto che abbia un uomo come lui a cui appoggiarsi.

B: Matías ci ha detto che non è la prima volta che rischia così tanto.

L: il loro lavoro ha delle giornate tranquille e purtroppo altre in cui,lavorando per conto del governo,può capitare che ci siano dei pericoli da correre.

B: Alex ha 23 anni però e gli altri non molti di più. Come potete pensare di fargli fare un lavoro del genere?

L: non lo faremmo se non fossimo sicuri che ne fossero in grado,inoltre sono io il primo ad accettarmi che vengano tutelati e in qualunque incarico sono con loro.

Dopo il nostro vero e proprio primo discorso con Matías avevamo saputo alcune cose,ma poi avevamo approfittato dell'attesa per chiedergliene altre. Ci aveva raccontato di alcuni lavori di cui si erano occupati non solo qui,ma soprattutto in giro per l'Europa.

B: molte volte si è trattato di secondi prima che qualcosa di brutto capitasse.

L: è vero. Capita molto spesso che arriviamo ad un limite molto pericoloso,ma siamo sempre riusciti ad uscirne.

B: e se dovesse capitare di non farcela? Lei potrebbe assicurarmi sulla sua vita che mio figlio starà sempre bene?

L: non posso perché non posso conoscere il futuro,ma posso se penso alle capacità di quei ragazzi: qualora non arrivassi io,loro sarebbero pronti a proteggersi a vicenda.

Che quei ragazzi fossero uniti lo avevo capito dal modo di relazionarsi tra di loro e sicuramente non avrei mai potuto immaginare quanto quei quattro anni li avessero resi più complici e legati,però credo sia anche comprensibile il mio dubbio.

L: capisco che siate preoccupati.

B: davvero lo capisce?

L: non importa quanti anni possa avere vostro figlio: vi preoccuperete sempre.

B: lei ha figli?

L: sì una femmina,ma purtroppo l'ho persa troppo presto.

B: oh mi dispiace,io non volevo.

L: non si preoccupi,non poteva saperlo e comunque non è un segreto.

Perdere un figlio credo che sia la cosa più brutta che possa capitare a noi genitori e spero di non provare mai un dolore simile. Ammiro molto il suo modo di parlarne con un velo di malinconia e comunque tanto rispetto.

Biondo ed Emma - Ricordati di... 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora